13.

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Giorgia
per l'ennesima volta in questa giornata torno su quegli articoli,non ho fatto altro di diverso oggi
sono ancora in condizioni pietose,credo
mi alzo per la prima volta dopo ore e mi vado a guardare allo specchio e..oh
capelli biondi scompigliati,segni violacei sotto agli occhi,la spallina del reggiseno che fuoriesce
proprio nel momento in cui stavo per andarmi a fare una sistemata,qualcuno bussa alla porta
senza esitare troppo mi dirigo verso essa,chi può bussare alle 18.00 del pomeriggio se non mio padre?
non chiedo nemmeno chi è ed apro,ma aprendo la porta mi ritrovo a bocca aperta
-ni'- faccio per salutarlo quasi in un sussurro,ma mi interrompe
-cos'è successo?- chiede quasi allarmandosi,usando un tono un po' duro
a quel punto sbuffo,cosa vuole sapere ora?
-senti nico,non ho proprio voglia di parlare- dico cercando di ricambiare il tono duro,ma non ci riesco del tutto
provo a chiudere la porta ma lui precede i miei movimenti e la lascia aperta mettendo un piede in mezzo,e dopo ciò entra in camera chiudendo la porta
-non è successo niente- dico decisa,prendendo un dischetto struccante ed iniziandomi a togliere il mascara sotto agli occhi,come se lui non fosse in camera,mentre con lo sguardo vedo lui sedersi sul letto
-non hai risposto a nessuno dei miei messaggi se non a quelli di stamattina,non sei venuta a fare colazione nè tantomeno a pranzare,non c'eri agli allenamenti e non sei venuta nemmeno al parco qui giù con noi-
mi elenca ogni singola cosa che solitamente faccio ma che oggi non ho fatto,e non posso far altro che stare zitta e sospirare,mentre butto un dischetto nel cestino
mi giro verso di lui appoggiandomi alla scrivania ed incrociando le braccia,non sapendo cosa fare
-lo sai che finché non mi dici cos'hai non me ne vado?-
si nicolò,lo so davvero benissimo,ma non lo ammetterò
-non ho niente- dico di nuovo decisa,sperando che se la beva,ma non sarà così
rimango quasi paralizzata nel suo sguardo,tanto che devo distoglierlo,perché non lo reggo
si schiarisce la voce e dopo un po' a mia sorpresa prende parola
-gli scoop,non è così?-
rimango pietrificata,e in questo momento diventa interessante anche il quadro appeso al muro
annuisco leggermente come se non volessi farmi vedere,ma sento il suo sguardo bruciarmi addosso,come se lui fosse fuoco ed io benzina
senza distogliere lo sguardo dall'interessantissimo quadro,con la coda dell'occhio noto che sta venendo verso di me,e proprio in quel momento mi abbraccia
non posso fare altro che ricambiare l'abbraccio
lui sa di cos'ho bisogno e sa cosa fare quando non ci sono con la testa,come se mi conoscesse da una vita
-non possiamo farci niente noi,noi sappiamo cosa siamo,e questo è l'importante-
mi sussurra con la sua solita voce scura,mentre mi accarezza i capelli
io semplicemente tendo ad annuire,mentre tolgo la mia testa poco fa poggiata sulla sua spalla,ed ora ci troviamo letteralmente quasi naso contro naso
pian piano si avvicina,e giuro di sentire il mio cuore uscire dal petto
il mio naso si scontra con il suo,ma nulla è perfetto,e dato che la fortuna non è mai dalla mia parte,sentiamo squillare un telefono,il suo
dallo schermo si legge "leo bonucci"
grazie leo,grazie davvero

l'amore sei tu.-nicoló barellaWhere stories live. Discover now