32.

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Nicolò
-è strano,nessun messaggio,nessuna chiamata,di solito mi trovo pieno di messaggi in cui mi dice che sono stato bravissimo e che mi aspetta a casa,ma l'ultimo accesso è di quando l'ho lasciata alla clinica-
dico ad arturo,alludendo al fatto che giorgia non risponde già da qualche ora,e mi sto iniziando a preoccupare davvero
-dai fratello,si sarà addormentata,non t-
interrompe la frase di arturo proprio una chiamata da parte di giorgia,e sospiro,la sua chiamata mette a tacere le mie paranoie
-è lei- dico allontanandomi da arturo e salutandolo con un cenno di mano,che lui ricambia con una pacca sulla spalla
-oi amore-
-pronto signore?-
dall'altra parte del telefono sento una voce maschile,e non è di certo la voce di giorgia
-con chi parlo,scusi?- chiedo cordialmente
-centodiciotto- improvvisamente mi si gela per un attimo il sangue -abbiamo chiamato l'ultimo numero trovato fra le chiamate recenti della signorina mancini-
-ditemi- incito il signore dietro al telefono a proseguire la conversazione
-la signorina,presumibilmente incinta,è stata coinvolta in un brutto incidente,ma siamo riusciti a tenerla in vita-
tendo a guardare un punto fisso nella mia macchina stando in silenzio,non mi escono le parole da bocca
-signore?-
-si,ci sono,dove devo venire?-
richiedo l'ospedale e in men che non si dica mi ritrovo a sfrecciare per le strade di milano


arrivato nella segreteria dell'ospedale ormai col fiatone,do il nome e cognome della mia ragazza alla segretaria
-secondo piano,in fondo al corridoio-
-grazie mille,buona serata-
sfreccio per le scale,e per poco non faccio male ad un anziana signora
spalanco la porta dell'ultimo reparto e la prima cosa su cui mi cade l'occhio è il suo corpicino esile,la pancia ancora gonfia scoperta mentre il seno e le gambe coperte da un "telo" azzurrino,e poi alzo lo sguardo verso il viso,bellissima come sempre,bianchissima, con qualche ematoma vicino alle tempie
-signore!..barella?-
mi richiama il medico,probabilmente lo stesso che mi ha chiamato prima
-i bambini- dico semplicemente alternando lo sguardo fra la pancia e il volto del dottore -i bambini ci sono ancora?-
-i bambini ci sono ancora- mi rassicura il medico -e stanno abbastanza bene,ma nasceranno molto probabilmente prima del previsto- e dopo quest'affermazione caccio un sospiro di sollievo
-cos'ha lei?-
-il suo cuore si è fermato per un attimo,supponiamo questo noi,ha lesioni qua e là,ora probabilmente è ancora troppo scossa per risvegliarsi,ma domani mattina sicuramente la ritroveremo sveglia-
-grazie al cielo- sussurro,e mi siedo sulla sedia accanto a lei,sfiorandole la mano
-ha un genitore con cui possiamo essere messi in contatto?-
-si,lo chiamo subito-

l'amore sei tu.-nicoló barellaWhere stories live. Discover now