28.

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siamo ancora in macchina,e mentre lui mi accarezza la coscia,io penso ancora alla conversazione avuta poco fa col giornalista
giro un po' il capo verso il finestrino beandomi delle raffiche di vento, e nel frattempo immagino me e nicolò con una famiglia,due gemelli,ma un maschio ed una femmina,oppure due maschi,o due femmine,vabbè dai
poi immagino il nostro matrimonio,con tantissimi invitati,i giocatori dell'inter,della nazionale e-



-a che pensi?- mi distrae nicolò,e di scatto io mi giro verso di lui
-penso a noi- dico banalmente
-mh?- mugola continuando ad accarezzarmi la coscia nuda
-penso al nostro futuro,a quello che abbiamo detto al giornalista prima,ad una nostra famiglia-
dico senza girarci troppo intorno
lui ferma la macchina,e solo ora mi accorgo che siamo arrivati a casa,ma nessuno dei due scende ancora
-tu vorresti una famiglia con me?- mi chiede lui
io annuisco girandomi verso di lui,e mi faccio scappare anche un sorrisetto
-tu?- chiedo io di rimando
-io amo le responsabilità e amo infinitamente i bambini,come amo infinitamente te,non vorrei una famiglia con te-
con quest'ultima frase mi spiazza totalmente,cioè,aveva detto altro davanti al giornalista,sarà..



-o meglio,non vorrei soltanto una famiglia con te- dice alzandomi il mento con due dita
-gio' io con te voglio una vita intera-
istintivamente lo stringo a me
-stavi per piangere- ridacchia
-ma vaffanculo nicolò-

l'amore sei tu.-nicoló barellaWhere stories live. Discover now