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24 Agosto
-guarda qua cos'ho trovato- mi urla thessa,mentre scende le scale
stiamo facendo,o meglio,stiamo mettendo le ultime cose nella borsa per l'ospedale,con l'occorrente per me e per i bambini,che si sono scoperti essere ancora due,sani e salvi
thessa scende e mi mostra due tutine,una rossa e bianca in cui prevale il rosso,e una bianca e rossa in. cui prevale il bianco
-ero convinta di averle messe in borsa- dico facendomi passare le tutine
guardo per un attimo la borsa e no,non sembrerebbe mancare niente
-c'è tutto,almeno cre-
sento letteralmente qualcosa scorrermi sotto al ventre,e penso sia quello che penso
-oh- riesco solo a dire
mi giro lentamente verso thessa che mi guarda interrogativa,ma poi abbassa lo sguardo verso i miei pantaloncini
-oh,oh no,mio dio- inizia subito lei ad allarmarsi,mentre io non riesco a parlare dal dolore delle acque rotte
thessa si riprende dallo stato di tranche e si affretta a prendere il borsone con l'occorrente,per poi scappare fuori dalla porta di casa e buttare tutto dentro alla macchina
-vieni,dammi le mani,ora in macchina chiamiamo nico- dice porgendomi le mani


dopo svariate urla di dolore,ancora in macchina, mentre thessa supera chiunque,nicolò risponde al telefono,ma thessa non mi fa parlare
-nicolò corri subito in clinica,qui affianco a me c'è la tua ragazza che sta per partorire in macchina- dice facendomi ridere -e tu stai per diventare papà,corri-
-oh mio dio,arrivo- si chiude così la chiamata
-tieni duro ancora un po' gio',siamo arrivate- dice correndo giù dalla macchina per poi venirmi ad aprire la portiera
i dottori,che abbiamo chiamato precedentemente,si avvicinano e mi fanno stendere su una barella

-signorina,con calma,sono ancora due- mi rivela l'ostetrica,mentre il ginecologo gli porge il referto -ora basta solo qualche spinta ed è fatta-
-no io non partorisco se non arriva nic-
improvvisamente si apre la porta,e mi si presenta davanti nicolò,con una sottospecie di cuffia in testa e un camice verde lungo fino ai polpacci,camice che fa intravedere le sue gambe sporche di erba del campo da calcio
penso sia scappato dall'allenamento per venire fin qui in così poco tempo
guardo uno ad uno i dottori e le dottoresse davanti a me,quasi preoccupata
-è il momento- mi sussurra nicolò mentre mi prende la mano,mettendomela fra le sue due



-dai giorgia,sta uscendo la testolina del secondo,altre due spinte-
caccio un urlo di disperazione che cessa quando sento il secondo pianto riempire la stanza
sospiro mentre,ancora scossa,mi viene dato il primo nato in mano,leonardo,e pochi istanti dopo mi viene messo fra le braccia anche tommaso
mi giro verso nicolò esausta,e lui mi posa un bacio sulla tempia

Spazio Autrice
beh,sono nati finalmente!
la storia come già detto ovviamente continuerà
oggi i nostri azzurri sono tornati in campo,anche se ci sono rimasta un po' di sasso per il pareggio

l'amore sei tu.-nicoló barellaWhere stories live. Discover now