Sdraiato su un sofà,
ascoltando una lenta melodia,
la testa altrove;
le note che scorrono,
i minuti che passano,
il tempo che si ferma.

Come il vento che scuote
le foglie di una quercia,
come la vita che passa,
come il sole che brilla;
come la quiete e la tempesta,
come il fuoco e l'acqua,
come il veleno e l'antidoto,
Tutto diventa vivo e morto,
brillante e solitario.

Sdraiato su questo sofà,
assaporo la vita, l'euforia
assaporo la felicità, la tristezza.
Su un sofà, su questa nuvola di felicità.

E vivo, muoio, muoio e vivo.
Su questa nuvola,
dove il male non esiste
e il brutto si trasforma in affascinante.

Su questo sofà, dove vita e morte non esistono,
dove il vento della follia mi rende suo,
dove la mediocrità lascia spazio alla poesia.

Dove un libro non sono solo pagine di parole,
dove la vita non sono solo eventi,
dove noi non siamo solo due persone,
dove me e te restano, su questa nuvola fatta di noi.

Dove il vento non si ferma mai e il sole non smette di brillare.
Laggiù, dove non si odono né urla, né rumori, ma solo canti.
Laggiù, dove l'anima trova riposo.
Laggiù, dove la mente crea nuovi scenari e ne assapora ogni momento.

                                                     ~Giuls









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