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La mia testa girava
e le mie labbra tremavano;
la mia voce si inclinò
e i miei occhi non videro.

Le lacrime uscirono,
l'aria diventò irrespirabile
e la gola divenne secca.

La vita diventò un terremoto
e quel respiro molto noto
si spezzò,
facendo spezzare
quello che rimaneva del mio cuore.

La mia mente viaggiava
per capire
cosa avrei potuto fare
per poterlo salvare.

Per poter salvare il mio amore,
l'unico mio pensiero,
l'unica anima vagante nel mio cuore,
a cui avevano tolto quel desiderio,
il desiderio di vivere
e toccava a me farglielo tornare.

Avrei fatto di tutto per lui,
davvero!
Avrei persino
sfidato il cielo;
avrei sfidato il destino
solo per averlo vicino.

Avrei fatto un lungo salto
solo per poterlo avere a me accanto
e per non farlo scoppiare in un gran pianto.
avrei ucciso chiunque
solo per lui;
avrei spazzato via
quei giorni bui.

Eppure c'era un muro che mi fermava,
quel muro chiamato distanza,
quel muro che ogni notte
mi distruggeva
e piangere mi faceva.

Pregai anche una divinità a cui non credevo
e l'avrei fatto altre cento volte,
perché lui era tutto ciò che avevo.

Sapevo che non sarebbe servito a niente,
ma volevo provarci lo stesso,
perché anche se non credevo
rimaneva in me un urlo indifeso,
un urlo non ascoltato,
che pregava di continuo,
anche quando non volevo.

E molte volte piansi quella notte,
molte volte cercai di calmarmi,
ma a niente servì,
anzi, ancora di più soffrì.

Cosa si fa quando si vuol difendere un fiore
da una tempesta,
ma si è consapevoli
di non poterlo fare
e sentire scoppiare la testa
per via di quei numerosi piani,
che mai si avvereranno,
o che, comunque, sono lontani?

Come si può fermare un pianto,
senza averlo accanto,
senza poter abbracciarlo?

Molte volte cercai di escogitare un modo
per scappare via da lì
e correre da lui;

molte volte mi fermai
per riflettere vari secondi:
Ero davvero pronta a buttare tutto così
e andare dal mio amato
che tanto bene mi faceva
e che volevo far star bene?

La consapevolezza di ciò una luce in me accendeva
e sognare mi faceva.

L'avrei salvato,
era ovvio!

Per lui sarei anche morta.

L'avrei protetto ad ogni costo,
perché era lui il mio posto
e a nessuno avrei permesso
di portarlo via
dalla vita mia.

Per lui avrei fatto di tutto:
Lo avrei sorretto quando sarebbe stato distrutto,
Lo avrei tenuto stretto,
questo è certo!

Dovevo solo trovare un modo
per portarlo via
da quell'oscuro mondo
e stringerlo tra le mie braccia.

Ce l'avrei fatta,
anche a costo di distruggere quella distanza,
che tanto mi uccideva,
che morire mi faceva.

E saremmo rimasti insieme per sempre,
a guardare un cielo stellato
sotto le coperte,
e sarebbe stato al mio fianco:
Non desideravo altro
se non questo!

Un giorno sarei arrivata
e sarei rimasta con lui per sempre.

E per ogni giornata persa
ne avrei vissute altre mille.

Un giorno, non troppo lontano,
l'avrei rivisto
e il mio cuore sarebbe esploso.
Come la prima volta in cui lo vidi,
come la prima volta in cui sorrisi
al pensier suo.

Perché senza di lui
ogni sentiero è buio;
senza di lui
nulla è sicuro.

~Giuls

PoesieWhere stories live. Discover now