104

13 1 0
                                    

E mille volte sognai di salvarlo,
magari per sottrarlo da quelle persone
che di lui non avevano mai capito niente.

E mille volte mi capitò di sognarlo,
di immaginarlo.
Mille volte volli toccare il suo volto
e vedere quel sorriso che mi piaceva tanto.

Mille volte guardai lui soltanto,
mille volte lo vidi nelle mie giornate
e lo immaginai a me accanto.

Volevo solo lui
in quei giorni oscuri
e uccidendo il nemico tanto temuto,
versando il suo sangue per terra,
avrei potuto regalargli la vita che avrebbe sempre voluto.

E sognarlo ogni notte,
volendolo lì,
ma, non avendolo, scoppiare in lacrime,
e diventare fragile
di fronte a una vita così,
può essere possibile?

E desiderare di essere al suo posto,
e pur di non vederlo piangere,
cercare di consolarlo,
ma non potendolo fare da vicino,
e volendo solo iniziare il cammino
verso la via che mi avrebbe portata da lui:
tutto ciò è impossibile!

Un sentimento ribolliva
e l'ansia saliva;
era dura quella vita,
e viverla era una fatica.

E dato che eravamo lontani
e che non potevo stringergli le mani,
spesso triste mi sentivo
e a volte mancava il respiro.

Ma l'avrei fatto,
anche se sarebbe servito del tempo;
sarei comparsa davanti a lui in un lampo
se solo me lo avesse chiesto.

E sarei rimasta per sempre.
Avrei curato le sue ferite
e gli avrei regalato la vita felice
che da sempre aveva sognato.

E, non sarebbe importato come,
ma sarei riuscita a salvarlo
e non l'avrei più mollato.

E quelle persone,
che tanta tristezza hanno portato,
che tanta gioia hanno rubato,
sarebbero rimaste in silenzio.

E non me l'avrebbero più portato via,
perchè l'avrei trasportato lungo quella vita
in cui nessuno sarebbe potuto entrare,
nessuno tranne lui
e ci sarei stata io a controllare
tutti i momenti bui,
per far sì che non capitassero più,
per far sì che sorridesse di più.

E saremmo stati insieme per sempre,
solo noi e nessun altro,
da soli, sotto un manto,
a guardare un cielo stellato.

~Giuls

PoesieWhere stories live. Discover now