E mille volte sognai di salvarlo,
magari per sottrarlo da quelle persone
che di lui non avevano mai capito niente.E mille volte mi capitò di sognarlo,
di immaginarlo.
Mille volte volli toccare il suo volto
e vedere quel sorriso che mi piaceva tanto.Mille volte guardai lui soltanto,
mille volte lo vidi nelle mie giornate
e lo immaginai a me accanto.Volevo solo lui
in quei giorni oscuri
e uccidendo il nemico tanto temuto,
versando il suo sangue per terra,
avrei potuto regalargli la vita che avrebbe sempre voluto.E sognarlo ogni notte,
volendolo lì,
ma, non avendolo, scoppiare in lacrime,
e diventare fragile
di fronte a una vita così,
può essere possibile?E desiderare di essere al suo posto,
e pur di non vederlo piangere,
cercare di consolarlo,
ma non potendolo fare da vicino,
e volendo solo iniziare il cammino
verso la via che mi avrebbe portata da lui:
tutto ciò è impossibile!Un sentimento ribolliva
e l'ansia saliva;
era dura quella vita,
e viverla era una fatica.E dato che eravamo lontani
e che non potevo stringergli le mani,
spesso triste mi sentivo
e a volte mancava il respiro.Ma l'avrei fatto,
anche se sarebbe servito del tempo;
sarei comparsa davanti a lui in un lampo
se solo me lo avesse chiesto.E sarei rimasta per sempre.
Avrei curato le sue ferite
e gli avrei regalato la vita felice
che da sempre aveva sognato.E, non sarebbe importato come,
ma sarei riuscita a salvarlo
e non l'avrei più mollato.E quelle persone,
che tanta tristezza hanno portato,
che tanta gioia hanno rubato,
sarebbero rimaste in silenzio.E non me l'avrebbero più portato via,
perchè l'avrei trasportato lungo quella vita
in cui nessuno sarebbe potuto entrare,
nessuno tranne lui
e ci sarei stata io a controllare
tutti i momenti bui,
per far sì che non capitassero più,
per far sì che sorridesse di più.E saremmo stati insieme per sempre,
solo noi e nessun altro,
da soli, sotto un manto,
a guardare un cielo stellato.
~Giuls
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Poesie
PoetryLa mia mente, i miei pensieri, la mia vita. Scrivo per vivere, scrivo ogni pezzo di me, ogni frammento della mia anima, fino a consumarla inesorabilmente.