Prologo

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(Vestito di Natasha per la festa ma con i suoi meravigliosi capelli rossi)
                                                        1492,Inghilterra
Odiavo festeggiare il compleanno,mi faceva sentire solo più vecchia,anche se non si dava a vedere. Mentre a mio fratello gemello Klaus non dispiaceva,faceva sempre le sue entrate ad effetto e ovviamente dove farle anche io.E poi c'era sempre qualcuno che moriva,quasi sempre degli uomini dato che fissavano il mio corpo con speranza di poterlo toccare.A Klaus questa cosa non andava bene, quindi testa tagliata o cuore rimosso.Non era la cosa che preferivo essere fissata ma con il tempo ci fai l'abitudine e delle volte ti senti anche lusingata. Amavo il mio corpo, specie i miei meravigliosi occhi azzurri che molti confondevano con verde.Mio fratello gemella Klaus diceva che era una nostra particolarità da piccoli ,che avevamo solo noi e questo ci rendeva speciali.A pensarci mi venivano le lacrime agli occhi. Purtroppo il rapporto con Klaus non era più quello di una volta.Era ossessionato solo da una cosa,spezzare quella stupida maledizione ed per questo che mi teneva al guinzaglio.Senza di me il rituale non avrebbe avuto successo dato che eravamo gemelli. Stavo guardando il panorama dalla mia finestra,in attesa di andare giù ,quando qualcuno apri la porta della mia camera.Mi voltai e vidi,il mio gemello,vestito in modo impeccabile per la festa,ovviamente voleva attirare l'attenzione.<<Sei incantevole, sorellina>>Mi baciò la mano e mi accarezzò la guancia con la sua mano.Io non potevo fare a meno di sorridere.Era pur sempre il mio gemello anche se non mi faceva allontanare e viaggiare.<<Questa serata porterà molti proficui per entrambi.Voglio che tu non faccia niente di azzardato,chiaro?>>Lui mi guardò in attesa di una risposta e io annui anche se confusa con la testa.
<<Andiamo?>>Disse porgendomi il braccio.
<<Certamente>>Mi prese sotto braccio e scendemmo al piano di sotto,dove si svolgeva la festa.Con il mio udito,sentì tutte le conversazioni che c'erano ma una mi interessò veramente. Quella di Elijah. Finalmente mio fratello era andato alla ricerca di qualche donzella da corteggiare.Ero felice per lui, passava tutto il suo tempo ad aggiustare i drammi di Klaus.<<Allora dov'è il misterioso ospite di cui ho sentito tanto parlare?>>Disse la ragazza che stava parlando con Elijah.
<<In realtà sono due,Comunque elegantemente in ritardo come sempre, Signorine Petrova>>Petrova...La Ragione per cui mi voleva calma e buona in questa serata. Tolsi il braccio da quello di Klaus e lo guardai con uno sguardo deluso mentre lui non mostrava nulla.Per raggiungere il suo scopo faceva di tutto, Inclusa me,la sua gemella.Non avrei partecipato a tutto questo,preferivo morire o essere rinchiusa in una bara se fosse stato possibile.Mi voltai per andarmene ma Klaus mi prese il polso e mi fece voltare verso di lui dove incontrai uno sguardo duro e arrabbiato.<<Dove pensi di andare?>> Come se non sapesse già la risposta.<<Non parteciperò al tuo teatrino,se è quello che pensi>>Mi voltai di nuovo per andarmene ma mi bloccò alla parete.<<Oh tesoro lo farai e come oppure...>>Mi fece andare verso una finestra forzatamente dove si poteva vedere la festa che ci stava aspettando.<<Tutte queste persone moriranno>>Mi avvicinai un po' di più alla finestra e potei vedere gente che rideva e parlava felicemente tra di loro. Non potevo a fare a meno di sentirmi in colpa per loro,non potevo lasciarli morire ma non volevo neanche diventare un ibrido.Klaus sapeva di aver fatto leva su di me,io non ero come lui.Uccidevo solo se era strettamente necessario. <<Sarebbe tutto più facile,se smettessi di fare la bambina e accettassi il suo destino>>Sussurrò al mio orecchio e spostandomi una ciocca dietro di capelli dietro all'orecchio.Mi voltai verso di lui con un sorriso divertito.Ero io la bambina?Era lui quello che volevo uccidere 3 persone che non avevano nessuna colpa,che non dovevano essere utilizzate per un rituale.<<Almeno io non gioco a nascondino con le mie paure.Dove tu sei una pessimo giocatore>>Non disse nulla.L'avevo ferito ma non mi aveva dato scelta.Stavo per andarmene ma lui mi prese il braccio.Che cosa voleva ora?Aveva trovato le parole giuste per ferirmi di nuovo?Mi voltai verso di lui arrabbiata ma i miei occhi si posarono su una scatoletta rossa che aveva in mano.<<Avrei voluto dartela alla festa ma credo che questo sia il momento opportuno.>> Apri la scatola che rivelò contenere una collana con una pietra rossa,come i miei capelli.

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