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Se senti campane cantare
Vedrai Coraline che piange
Che prende il dolore degli altri
E poi lo porta dentro lei
Maneskin

Madeleine
Quando avevo immaginato i mille scenari possibili per quella giornata, di certo non avevo messo in conto il fatto che avrei litigato con Julien.

Avevo immaginato di certo che si sarebbe arrabbiato, perché dai, chi non lo avrebbe fatto?
Quando Viviane era arrivata insieme al suo principe azzurro, a casa era letteralmente esploso il panico.
Da quando infatti mio padre e Romèo avevano, o meglio, non avevano salutato Lèo, si era attivata una reazione a catena inarrestabile. Nonna Agnes infatti si era avvicinata a Romèo, e gli aveva chiesto quale fosse il problema. Mio fratello, che non sapeva tenersi niente, le aveva subito risposto che quello era il mio ex ragazzo, senza preoccuparsi di me. Mio padre poi aveva messo su un muso lungo colossale, e ovviamente si era innervosita anche mia madre.

Nathan mi aveva portata nella sua stanza, lasciandomi il tempo di riprendere fiato, prima che la furia di mia madre incombesse. Mi aveva stretta un po', e poi mi aveva incoraggiata ad affrontare di petto quella situazione che si era creata, un po' anche per colpa mia.

Neanche il tempo di tornare in salone che mia madre mi aveva afferrata per una spalla e mi aveva tirato verso il bagno. Era entrata poco dopo di me, e aveva chiuso la porta a chiave.
-Mi spieghi cosa ti è saltato in mente?- mi chiese subito, passando all'italiano.
-Mamma, stai facendo sul serio?- le chiesi. Ma perché doveva sempre trovare il modo di darmi la colpa?
-Cosa ci fa il tuo ragazzo con tua cugina?- mi chiese indispettita.
-Mamma, secondo te cosa ci fa?- sbuffai.
-Beh potevi dirmelo, almeno per non farmi fare questa figuraccia.- mi rimproverò.
-Spero tu stia scherzando, davvero.- le dissi.
-Io non sto scherzando proprio. Cosa ci voleva a dirmelo?- mi portai una mano sulla fronte, sentendo i miei occhi inumidirsi.
Ma come faceva ad essere così crudele quando si trattava di me?
-Mi spieghi come fai a essere così? Come fai a preoccuparti più della figura che hai fatto che di come stia io? Davvero, non me lo spiego.- le dissi, alzando la voce, uscendo dal bagno, ormai piangendo.

Svoltai nuovamente verso la mia stanza, ma fui bloccata da Romèo.
-Madeleine Yvette Bernardi!- mi richiamò, usando il mio nome completo. Cosa che non faceva mai, quindi c'era da preoccuparsi quando succedeva.
Mi voltai verso di lui, e vidi la sua espressione innervosita cambiare,addolcendosi.
-Oh, Maddie.- disse, prima di tirarmi verso di sé e abbracciarmi forte.
Mi prese per mano, e sotto lo sguardo di Nathan, mi portò in camera sua. Si, sia Nathan che Romèo avevano l'abitudine di portarmi con loro quando qualcosa non andava, e probabilmente la mia camera faceva schifo a entrambi i miei fratelli.

Mi fece sedere sul letto.
-Mi spieghi cosa è successo, Madeleine? Voglio consolarti, ma ho bisogno di sapere per che cosa per farlo bene.- mi disse, sedendosi accanto a me.
Presi un respiro profondo.
-Niente di eclatante, semplicemente una volta sono salita a Parigi da lui e li ho trovati insieme. Si erano conosciuti sempre grazie a me, e ora fanno la coppia felice.- gli spiegai, senza girarci troppo intorno.
-Che pezzi di...- iniziò a dire Romèo, ma fu bloccato da nonna, che ci richiamò per il pranzo.
-Senti Mad, ne riparliamo stasera magari, va bene?- mi chiese e io annuii.
-E rilassati, che nessuno è arrabbiato con te.- mi disse. Mamma lo era in realtà, ma evitai di specificarlo.

Quando mi sedetti a tavola mi guardai intorno. L'espressione di mia madre descriveva a pieno i suoi pensieri, mentre quella di mio padre meno. Lui era sempre stato così criptico e quasi apatico a volte che si riusciva a capire cosa veramente pensasse solo quando poi effettivamente parlava.
Nathan in questo aveva preso da lui. Mio padre sapeva essere la persona più calma del mondo, ma allo stesso tempo essere arrabbiato a morte con te. Era sembre tranquillo, a modo e mai scomposto. Da una parte capivo cosa avesse in comune con mamma. Erano due persone serie e a modo, precise e ordinate. Ma mia madre strillava molto di più, e se una cosa non le andava bene di certo non te lo mandava a dire.

Million Reasons||P.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora