capitolo 22: rapporto (?)

416 11 0
                                    

La luce solare invadeva la stanza in tutto il suo splendore. Mi alzai dalla poltrona, la schiena faceva molto male... ma in compenso ho tenuto a bada Henry che ora sta dorm- odio! DOV'È HENRY!? Sul letto dove lo lasciato ieri non c'è. Mi precipito al piano di sotto

Daisy: Derek, Derek! HENRY NON C'È! Dove può essere? Urlai scendendo le scale Derek ma dove se- oh mi fermai sulla porta della cucina dove trovai Theo e Henry fare i pancake mentre li altri erano in salotto che finivano la partita di ieri.

Theo: ciao Daisy! Dormito bene? Chiese mentre girava un pancake

Henry: mamma mamma! Mi saltò in braccio il piccolino Theo mi ha fatto vedere come  si fanno pancake, ne ho fatto uno anche per te disse scendendo e andando a prendere il pianto con un pancake ti piace?

Daisy: si mi accovacciai alla sua altezza ora ci voglio nutella e panna montata sopra dissi ridendo

Il piccolino andò verso la cucina e prese l'occorrente, mentre io andai da Theo che stava bruciando la cucina

Daisy: grazie per esserti occupato di Henry, ti giuro appena  non lo visto nel letto mi è saltato il panico dissi ridendo

Theo: si è svegliato prima di te ed è sceso giù, ci ha detto che dormivi così per ammazzare il tempo li ho detto di preparare dei pancake... mentre li altri finivano la partita di ieri disse mentre guardava l'impasto cuocere

Li feci un sorriso e andai verso i piatti poggiati sul tavolo della cucina. Erano molti piatti, dovevano essere per i ragazzi. Iniziai a mettere su ogni pancake panna montata, gocce di cioccolato e nutella. Henry mi guardava e mi passò alcuni piatti portandoli sul tavolo dove pranziamo.

Daisy: ragazzi lasciate stare un attimo e venite a fare colazione! Urlai e i ragazzi mi fecero degli sbuffi vedete che ora butto i pancake se non venite aggiunsi

I primi a precipitarsi furono i gemelli con Liam e Isaac che facevano a gara a prendersi i pancake. Ma io dico... sono dei bambini? Bha... Henry si mise a mangiare il suo piatto di pancake ed io pure, misi il piccolino in braccio e mangiammo.

Derek: sorellina quando hai l'esame? Chiese Derek difronte a me

Peter: Derek sei assillante disse mio zio bevendo del caffè

Daisy: dopidomani ho l'esame. Domani pomeriggio torno a New York, faccio l'esame e ritorno qui a Beacon Hills. Dissi finendo di mangiare amore ti sei sporcato aspé aggiunsi verso Henry che aveva la faccia di nutella

Henry: ble! No daiii disse scansandosi dal tovagliolo per levarli la nutella 

Persi le speranze e mi alzai dal tavolo. Mentre li altri finivano di fare colazione, salì di sopra. Dovevo disinfettanti la ferita e farmi assolutamente una doccia. Prima di entrare in doccia diedi un occhiata alla ferita... non aveva un bell'aspetto. Decisi lo stesso di entrare in doccia. Il sangue scendeva creando un filo di rosso e riempiendo la vasca. Fissai per minuti interminabili finché qualcuno non bussò alla porta.

Theo: ehi Daisy, tutto ok? Disse continuando a bussare
Daisy: si tranquillo, sto uscendo dalla doccia

Chiusi l'acqua e uscì, mi asciugai, misi il mio intimo e indossai un pantalone e una maglietta. Naturalmente larghi. Apri la porta e trovai Theo con le braccia incrociate

Daisy: ehi. Mi medicheresti la ferita? Chiesi

Lui annuì ed entrò in bagno. Mi legai la maglietta per far scorgere la ferita. Mi sedetti sul lavandino e lui si mise difronte a me e iniziò a medicarmi la ferita.

Daisy: aaha dissi sentendo il bruciore di quella sostanza a contatto con la ferita

Theo: scusa disse fermandosi e guardandomi

Daisy: tranquillo, fai

Dopo vari minuti riuscì a medicarmi e mi mise un cerotto. Solo ora mi sono resa conto della posizione in cui ci trovavamo: io sul lavandino, lui tra le mie gambe, i nostri volti a due centimetri di distanza e io che incrociavano il suo sguardo con ancora le sue mani sui miei fianchi. All'improvviso cedette la distanza e si fiondò sulle mie labbra. All'inizio era solo un bacio che si trasformò in un limone. La sua lingua si incrociò con la mia amante di piacere e dolore, le sue mani erano saldi sui miei fianchi finché non scesero sulle ferita. Provoco un gemito di dolore, che lui ricambiò con un bacio di scusa. Quel momento durò poco, qualcuno bussò alla porta era il piccolo Henry.

Henry: mamma! Zia Lydia ha detto se volevi andare a fare shopping. I ragazzi hanno finito la partita e ci hanno chiesto di andare con loro a farci un giro, andiamo disse dietro la porta

Daisy: ehi piccolino, si certo! Vai a prepararti, io ho finito. Dissi tappando la bocca a Theo con la mia mano che rideva

Senti i passi del piccolino allontanarsi così levai la mano dalla bocca di Theo.

Daisy: ma sei scemo? Dissi seria ma non ci riusci che mi misi a ridere anch'io

Theo: ok sono serio, si sono serio hahaha. Dai su andiamo

Mi aiutò a scendere e prima  che aprissi la porta mi prese da dietro e mi baciò, per poi us ire dal bagno. Questo "rapporto" con Theo è alquanto strano (?). E come se entrambi ci "vogliamo" ma abbiamo paura.. forse é una mia sensazione.

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Where stories live. Discover now