capitolo 30: luna piena

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Se non fosse che Henry rideva ogni due secondi con Thomas stasera avremmo cenato peggio in una notte al cimitero. I ragazzi erano abbastanza preoccupati per la luna piena, Derek e Peter non levavano lo sguardo da me che non avevo toccato cibo, le ragazze parlavano della disposizione per la luna piena... insomma stavo per scoppiare da un momento all'altro. Per fortuna che Thomas teneva occupato Henry, a quest'ora avrebbe già scagliato sedie e urlato. I miei pensieri vengono interotti dall'Alpha che si faceva strada a dettare comandi

Scoot: allora ragazzi.. io riesco a controllarmi, come Derek e Peter... ma voi dobbiamo cercare di legarvi bene 

Stiles: ho portato l'occorrente, vado a prenderlo disse andando verso la sua jeep

Scoot: Malia starà con noi, Alison e Lydia terranno a bada le porte per Deucalin... non si può mai stare fermi e voi... si rivorse verso me ed Henry

Daisy: so come fare dissi alzandomi da tavola non è la prima luna pena dissi fredda

vidi Scoot tirare un sorriso, ma Derek mi guardava preoccupato... sapeva che non stavo bene.. ma non posso dirli niente. già è tanto che sono tornata e qui tra mia madre, i ricordi, Deucalion.. vorrei non essere partita. Theo mi è sempre stato dietro ma avrà "fiutato" che sono un mix di emozioni quindi meglio se mi lascia in pace.

Daisy: vieni piccolo dobbiamo andare di sopra dissi ad Henry mentre lo prendevo sulle spalle Thomas vuoi stare con noi o aiuti i ragazzi? chiesi prima di salire 

Thomas: vedo se hanno bisogno prima di me e dopo vi raggiungo disse anch'esso con un sorriso

salì con Henry di sopra e andai verso la mia stanza

Daisy: allora piccolo lo posai a terra io ti legherò a quel termosifone, come facevamo a New York ricordi? 

annuii

Daisy: ora lego queste dissi mettendoli le manette e ce ne stiamo solo io e te ok? 

annuì un po' preoccupato e io li sorrisi per rassicurarlo. Sentivo che aveva paura quindi li feci tornare in mente una cosa 

Daisy: ti ricordi cosa facevamo prima che la luna sorgeva? 

lui annuì. stava già iniziando a sudare e i suoi occhi prendevano colore. la luna sorgeva

Daisy: dai ripetilo con me piccolo 

Henry: "la luna ci aiuta, la luna ci protegge, nulla gela, nulla nasconde" disse faticando per controllare i poteri

Daisy: dai piccolo 

Stava iniziando ad arrabbiarsi. Questa luna non sarebbe stata come le altre.. era più cattivo... più potente. riusciva a ripetere il detto ma sudava a fiumi. urlava e si dimenava... non posso sopportare ciò. Da giù provenivano i rumori dei ragazzi e la voce di Scoot che urlava il mantra che recitava nostra madre... da quando e morta non lo più sentito. Henry si stava dimenando più del previsto e non riuscivo a calmarlo. cercavo di urlarli o stringerlo a me, ma in tuto ciò mi sono procurata tagli sul braccio, ventre e uno sulla guancia. Era come posseduto.

Daisy: Henry ricorda come combattevamo a New York! HENRY RICORDALO! LA LUNA CI AIUTA, LA LUNA CI PROTEGGE, NULLA GELA NULLA NASCONDE! urlai 

il piccolo non smetteva

CRACK!

Solo ora notai che si era riuscito a slegare un polso. Mise la mano difronte a me e io per buttarmi all'indietro e schivare il colpo urtai contro il letto e il colpo di Henry mi prese il fianco, che iniziò a sanguinare. 

silenzio

solo quello placò dopo. Henry rendendosi conto di ciò che ha fatto, si mise a piangere tornando umano. mi buttai su di lui tranquillizzandolo ma non smetteva 

Daisy: ehi piccolo sto bene... shh.. ora guarisce 

Dopo svariati minuti i suoi singhiozzi si placarono e pian piano il fiato divenne pesante... segno che si era addormentato. Li levai la maglietta, ormai sporca di sangue, e li misi una mia felpa infilandolo nelle coperte e lasciandolo dormire nella mia vecchia stanza. Per fortuna avevo pulito il letto... sapevo che ci saremo fermati qui.

chiusi la porta e mi recai giù dove c'erano Derek e Peter che sorvegliavano il piano di sotto, Lydia la parte posteriore ed Allison al piano di sopra con l'arco. Feci un sorriso a Derek e andai in cucina dove trovai Stiles mettersi una benda sul braccio.

Daisy: aspetta ti aiuto dissi andando verso di lui 

Stiles: grazie mi sorrise 

Daisy: come te la sei procurato? chies

Stiles: aiutavo Scoot a calmare Isaac, Liam e Malia. te? disse indicando la mia ferita che si faceva leggermente evidente dal mio maglioncino

Daisy: ah niente di che... a New York faceva di peggio e mi misi a ridere ripensando a ciò ecco fatto 

Stiles: grazie Daisy mi diede un bacio sulla guancia e tornò giù dove sicuramente tenevano fermi i lupi

io mi alzai la maglietta notando le varie ferite lasciate da Henry... nemmeno quella sul fianco prometteva bene. Vari versi di dolore uscivano dalla mia bocca e varie fasce venivano insanguinate. Sotto la felpa avevo un top che usavo per correre e anch'esso si era leggermente sporcato di sangue. Prima di mettermi una fascia nuova sentì un forte rumore provenire da giù e vidi Derek e Peter correre sotto. 

sicuramente era successo qualcosa ai ragazzi.

mi precipitai giù e notai Isaac e Liam che si litigavano tra di loro e Malia che si buttava verso Scoot per calmarlo. Sapevo come reagire. Mi avvicinai a loro e varie voci mi dicevano di non farlo

Scoot: ferma Daisy! 

Derek: Daisy!!

non li ascoltai e mi diressi verso di loro. I tre lupi mi guardavano e si avvicinarono tutti e tre e mi guardavano stranita. Mi girai e feci segno a Theo mimando un "chiudimi" e soffermandomi sul sorbo degli uccellatori che c'era. Theo agì subito e man mano che tenevo impegnati i tre lupi con il mio contatto visivo esso ci circondava. 

Theo: fatto! 

ero in trappola con loro e una volta capito il mio trucco iniziarono ad attaccarmi. ne uscì tra vari graffi, pugni, colpi... ma la più forte fù quando Isaac colpì dove Henry mi aveva colpito prima. Da lì urlai a più non posso... infondo non posseggo poteri come i lupi. Da lì si fermarono e tornarono umani... come se il mio urlo li avesse fermati. si resero conto di ciò che mi fecero e feci un sorriso debole e interruppi la barriera. Derek e Theo si stavano avvicinando ma li misi la mano davanti come segno di levarsi. Avevo il sangue che colava. le miei mani si erano sporcate del mio stesso sangue, mentre avevo una mano sul fianco e andai in cucina. Vidi subito Thomas che appena mi vide così mi venne in contro. sentivo la sua voce ovattata e i muscoli farsi pesanti... l'ultima cosa che sentì furono delle braccia che mi portarono sul divano. 

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Where stories live. Discover now