Scena 8

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Lentamente aprii gli occhi, mi trovavo a letto.

Nel letto di Jungkook.

Mi guardai attorni e notai il ragazzo di fianco a me, addormentato.
Stava stringendo un lembo della coperta che lo copriva, un piccolo sorriso stampato in volto e delle sfumature di rosso stampate sulle sue gote.
Cautamente mi sporsi il necessario nella sua direzione e spostai delle ciocche di capelli dal suo volto.
Non passò molto prima che aprì anch'esso gli occhi e li posò su di me. "Ti ho svegliato?"

"No, sono sveglio da un po'..." disse con un filo di voce, ancora assonnato prima di nascondere il volto nel cumulo di coperte accennato poco prima.
"Possiamo uscire?"
Chiesi e lo udii sospirare, alzando gli occhi.

"Perché?"

"Ho promesso ai miei amici che avrei preso delle cose ieri ma non l'ho fatto, quindi-"

Rimase per un po' a scrutarmi. "Possiamo farlo." mormorò nel mentre che si mise seduto e strofinò gli occhi.
I suoi capelli erano un disastro a causa del sonno e mi ritrovai a ridacchiare a quella scena, facendolo voltare nella mia direzione. 
"Cosa..?" mi chiese.
"I tuoi capelli" Gli risposi e distolse lo sguardo. "Vestiamoci." aggiunse poi con un tono di voce calmo.
Annuii a quel punto, alzandomi e notai non ebbe alcuna maglia addosso; onestamente non ricordavo nulla di quel che accadde a seguito del bagno.

"Cos'è successo la notte scorsa?"

"Ti sei addormentato nella vasca, ti ho vestito e messo a letto." disse ed io sospirai.
"D'accordo, tu...non hai fatto altro, non è così?" mi azzardai a chiedere e negò col capo. "Non ho fatto nulla, l'ho promesso, rammenti?" rispose iniziando a vestirsi, gli indumenti per me li ripose sul letto invece, così lo seguii a ruota.
Indossai la mascherina, com'eravamo soliti fare quando uscivamo, e riposi lo sguardo su di lui nuovamente.

"Pronto?"
"Si andiamo." 
Uscii dopo di lui, e - dopo aver oltrepassato i suoi scagnozzi senza mostrargli il suo volto - ci incamminammo verso il negozio.
"Posso farti una domanda? "

"Quale sarebbe?"

"Vuoi...vuoi ancora che ti chiami Jungkook?"

Rimase a guardarmi per un istante prima di annuire e sospirare dolcemente. "Solo quando siamo soli...Non voglio che nessun altro sappia chi sono." disse in una specie di sussurro, e così annuii.
"Ho capito."
Con attenzione mi prese la mano, ed il silenzio che si calò tra noi permase finché non decisi di spezzarlo e parlare nuovamente. "Vorrei conoscere di più su di te."

"Perché?" mi chiese.
"Perché no?" gli risposi ed a quel punto guardò il pavimento.
"Sono nato nel 2197, ho vissuto a Busan per la maggior parte della mia vita, prima che il palazzo dove vivevo prendesse fuoco.
Dopo la mia scomparsa, andai a Masan." 

"Quanti anni avevi?" chiesi cauto ed alzò il capo. "11, mi pare." sgranai gli occhi a quel punto.
"Hai fatto tutta quella strada da solo? Saranno 55km circa-"
"Si." 
"Perché l'hai fatto?" 

"Avevo bisogno di andare via dalla grande Busan.
Da tutte le occasioni di essere trovato e catturato..." aggiunse in un sussurro.
"Catturato..?"

Annuì piano, guardandomi. "Sono stato colui che ha appiccato l'incendio all'edificio." 

-

Tornai alla stanza dove si trovavano tutti gli altri ostaggi. 
Notai immediatamente Jimin parlare con Hoseok e Yoongi, e quando notò la porta aprirsi voltò il capo nella mia direzione.
Aveva gli occhi spalancati ed un piccolo sorriso gli si stampò in volto.
"Tae! Stai bene!" disse contento e ricambiai il sorriso; in tutti quei mesi non ebbi mai visto Jimin sorridere in quel modo...

"Jin, ho portato quel che mi avevi detto." Dissi ad alta voce e superai i tre ragazzi; Yoongi era - come al suo solito - rannicchiato alla figura dello Hyung, come se fosse l'unica cosa a tenerlo vivo.  
Mi sedetti di fianco il mio migliore amico,  e quest'ultimo mi strinse a sé. 
"E' okay hyung, lo giuro." dissi ridacchiando e gli scompigliai i capelli.
"Ero così preoccupato per te e temevo fossi ferito." 
Mormorò poi e Hoseok mi guardò, prendendo anch'esso parte al discorso.
"Eravamo tutti molto preoccupati."

Mi voltai verso di loro ed i miei occhi incrociarono quelli di Yoongi che immediatamente distolse lo sguardo, timido. 
"Mi ha soltanto chiesto di passare la notte con lui, tutto qui, lo giuro."
Jimin continuò a guardarmi con aria preoccupata, poi - lentamente - mi ristrinse a se.
"Come vanno le gambe?" gli domandai nel mentre che Jin ci raggiunse. "Meglio, al momento, non fanno molto male." 
Il mio sguardo cadde sui suoi tutori ed a quel punto mi ritrovai a sorridere maggiormente. 
"Bene."

"Arrotola la gamba dei pantaloni. 
E mettiti a pancia in giù." 
Mi intimò ad agire e così feci, seguii alla lettera le sue parole e sospirai; prese il disinfettante ed iniziò a tamponare la ferita.
Sobbalzai un po', ma Jimin continuò a passare le dita trai miei capelli nella speranza di farmi rilassare.
"Sembra essersi rimarginata bene, ma è infetta." mormorò e sospirai nuovamente, afflitto, nel mentre che prese ad avvolgerla con la garza.

Una volta fatto, abbassò quella parte del pantalone e mi sedetti come prima, poggiando il capo sulla spalla del mio amico. 
"State tutti bene?" 
Hoseok annuì in risposta, continuando a tenere Yoongi di fianco a sé, il ragazzo minuto d'altro campo continuava a giocare con la manica del primo - pensai fosse ormai divenuta una sua abitudine - ed a quel punto tentai di catturare la sua attenzione.
"Yoongi?" lo chiamai con un tono di voce dolce e basso, ed in risposta l'altro mi guardò. "Stai bene?" continuò a guardarmi per una manciata di secondi prima di annuire nuovamente.

Accennai un sorriso. "Hai fame?" domandai, notandolo annuire per l'ennesima volta. "Torno subito." mormorai alzandomi, mi diressi verso il punto in cui io e Jimin eravamo soliti stare, e presi un pacchetto di patatine.
Tornai poi dai due e glielo porsi. "Tieni." lo afferrai un po' incerto e - dopo averlo aperto - iniziò a mangiare; a quel punto decisi di tornare al mio posto.

Iniziai a rendermi conto di quanti di noi erano andati via.
Dopo aver contato, mi resi conto che eravamo rimasti soltanto in 32. 
Nel mese che stetti li, perdemmo 35 persone, mentre 4 si aggiunsero; un sospiro lasciò le mie labbra e mi portai le ginocchia al petto.

-

Camminai avanti e indietro, Jungkook non era ancora venuto a prendermi durante quella settimana; era solito venire tutti i giorni e per qualche assurda ragione stavo incominciando a preoccuparmi.
"Taehyung stai bene?" mi domandò Jimin ed io mi voltai nella sua direzione. 
"Si, sto bene." immediatamente la porta venne aperta, Bunny fece la sua comparsa ed afferrò una ragazza per i capelli prima di spararla.
Spalancai gli occhi e corsi da lui.

"Bunny fermati!"

Mi scrutò, aveva la solita maschera in volto, ma nonostante ciò potei percepire fosse incazzato.
"Levati dalle palle Taehyung." mi urlo contrò, cosa che mi lasciò stupefatto, così mi allontanai cauto, poi puntò la pistola contro Hoseok.
"Hobi!"

La pistola venne messa da parte e Hoseok fu spinto sul pavimento, al suo posto c'era Yoongi, che venne colpito alla spalla.
"Y-Yoongi" Urlò il ragazzo, che immediatamente gli corse incontro.
Lo sguardo di Jungkook era fisso sul ragazzo per terra, prima di fare la sua uscita e la porta venne sbattuta.
Mi affrettai a quel punto a raggiungere Yoongi anche io.

"Togligli la giacca e la maglia, presto! Vado a cercare qualcosa per fermare l'emorragia!" Urlò Seokjin, io feci come mi ebbe detto ed iniziai a premere sulla ferita, non appena la pelle fu scoperta dagli indumenti.
Stava respirando appena ed i suoi occhi erano ormai quasi chiusi.
"Coraggio Hyung, andrà tutto bene." Disse Hoseok, stringendogli la mano e spostò dei capelli dal suo volto.

Seokjin ci raggiunse con garze e disinfettante, oggetti che avevo potato in precedenza per la mia gamba. "Qualcuno deve usare la propria maglia per far pressione qui" Aggiunse e nel mentre Hoseok fece come detto dal ragazzo, poi si fece da parte e lasciò fare a Seokjin il suo lavoro.
Respirava velocemente, poiché agitato, mentre guardava la scena spaventato; io lo raggiunsi nella speranza di confortarlo.

Mi attirò in un abbraccio, lo sentii piangere contro la mia spalla; ricambiai la stretta e continuai a tenerlo lontano da Yoongi e Seokjin.
La cosa andò avanti fino all'ora successiva, all'incirca; gli altri ci raggiunsero per aiutare Seokjin come meglio poterono.
Jimin incominciò a confortare anch'esso il nostro amico, dandomi il cambio per aiutare Seokjin.
"Perché ha tentato di sparare Hoseok..?" mi domandò quest'ultimo.

"N-Non lo so. Non so perché si sia arrabbiato così..." Mormorai.
"Devi parlare con lui." disse ad un tratto. "Cosa?"

"Parlagli, sei l'unico a cui da ascolto." 

Spalancai gli occhi. "Ascoltarmi? Come?" 

"Ci hai comprato tutto il cibo, ti ha dato i soldi per prendere da mangiare."
Portai lo sguardo su Hoseok e Jimin, per poi guardarmi attorno.
"Sei l'unico che puoi fargli cambiare idea..." disse con un filo di voce ed io lo guardai prima di sospirare. "Ci proverò."

"Grazie, adesso vai, controllerò Yoongi personalmente." a quel punto annuii e mi alzai, raggiungendo la porta per uscire.
"Voglio andare da Bunny." mi rivolsi ad uno degli scagnozzi e - lentamente e con esitazione -  uno di quelli mi lasciò passare.
Raggiunsi la camera di Jungkook e bussai alla porta. "Jungkook..?" chiesi con un tono di voce basso, ma non udii alcuna risposta.

"Sono io, Taehyung." 

Aprii piano la porta, Jungkook era di fronte a me, i capelli in disordine e la pelle del suo volto e collo di colore rosso.
Spostai lo sguardo sulla stanza dietro di lui e notai fosse in totale soqquadro.
"Cos'è successo?" domandai cauto, rimase a guardarmi per un po' prima di tirarmi all'interno della camera; non passò molto prima che mi strinse tra le sue braccia.

"Jungkook..?"

"Voglio piangere così tanto, Taehyung...ma non posso."


No escape // Serial Killer! jjk x kth// Traduzione ItalianaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin