Scena 3

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Passarono diversi giorni da quando Bunny mi rapì. Il nuovo ragazzo, Hoseok, fu molto silenzioso da quando venne portato in questo luogo.
Anche Jimin lo fu,ma era qui da molto più tempo.
Alternai lo sguardo trai due ragazzi prima di guardarmi le gambe; la ferita - che si era creata a causa del proiettile alla mia gamba destra - sembrava starsi rimarginando, ma trovavo ancora faticoso camminare.
Il mio amico dormiva col capo poggiato sulla mia spalla, le sue gambe erano ancora rotte ma stava iniziando a muoverle un po'.

Erano terribilmente magro, come se non lo fosse stato anche prima...
Anche io stavo iniziando a perdere peso a causa del cibo che non ci veniva dato; guardai Hoseok che stava giocando con uno degli anelli che indossava alle dita.
Mi alzai facendo attenzione e lo raggiunsi. "Stai bene?"

Alzò il capo per guardarmi e poi annuì. "S-Sì..." il suo sguardo era ancora puntato sull'anello.
"Cos'è quello?" mi azzardai a chiedere, prendendo posto vicino a lui; rimase a guardarlo per un altro po' e poggiò la schiena alla parete dietro di sé.
"E' l'anello di mio padre, me lo diede quando ero piccolo e si arruolò. Non l'ho più rivisto." mormorò.

"Mi dispiace..."

"Non importa."
"P-Pensavi fosse reale..? Sai, Bunny."
Gli chiesi, guardando verso di lui e ricambiò lo sguardo.
"Si, lo sapevo. Ha ucciso un mio amico..." sussurrò in risposta. "Chi?"

"Kim Yugyeom."

"Ho sentito di lui, mi dispiace così tanto Hoseok" dissi nuovamente, lui sospirò e posò il capo sulle ginocchia. "Non voglio essere il prossimo..."
La sua voce arrivò alle mie orecchie come spezzata e poco dopo delle lacrime salate si scontrarono contro il pavimento.
Lentamente e con attenzione con un braccio lo avvicinai a me così da poterlo abbracciare. "Non sarai il prossimo, te lo prometto." a quel punto il suo guardo era puntato su di me.
"Perché sei così gentile con me..?"

Feci contatto visivo con lui per poi sospirare. "Siamo tutti nella stessa situazione, nessuno sa se moriremo uno dopo l'altro o se riusciremo a rivedere i nostri familiari.
Ma voglio assicurarmi che voi ragazzi siate al sicuro." lo vidi chiudere gli occhi, era accoccolato tra le mie braccia e continuò a tremare. "Non preoccuparti, starai bene, te lo prometto."

La porta venne improvvisamente sbattuta, a seguito di ciò ci furono degli spari, "Chi è il prossimo??" Lo sentii urlare.
Alzai lo sguardo per vedere Bunny che puntava la pistola verso le persone.
Sentii qualcuno afferrare la mia mano, vidi Jimin sveglio e che tremante stritolava quest'ultima.
Mi sentivo osservato e notai poi che Bunny guardava nella nostra direzione, più nello specifico guardava me.
Un sospiro lasciò le mie labbra mentre mi distanziai appena dai due.

In poco tempo me lo ritrovai di fronte e tentai di indietreggiare mentre Jimin nascose il volto nell'incavo del mio collo. "Bene bene bene, guarda un po' chi abbiamo qui. Il piccolo protettore che protegge i suoi due fidanzatini." quella frase venne detta quasi con sarcasmo, lo disse per provocarmi e lo sentii ridacchiare attraverso la maschera. "Va a farti fottere." gli ringhiai contro mantenendo il mio sguardo puntato nel suo, la sua testa leggermente inclinata vero destra.
Improvvisamente puntò la pistola contro di noi, contro Jimin. "Cos'era quello?"

Sgranai gli occhi, il respiro di Jimin si fece più pesante ed incominciò a tremare maggiormente. "No!!" Gli urlai contro, mettendo dinanzi al mio amico così che la pistola questa volta fosse rivolta verso di me; afferrai la sua mano e strinsi forte la presa senza smettere di guardare quel ragazzo, non intenzionato a spostarmi.
Lentamente abbassò la pistola. "Così va meglio." disse con un tono di voce calmo prima di mirare verso gli altri e sparare ad una persona; Hoseok si nascose dietro di me e qualcuno urlò per lo spavento, Jimin invece iniziò a stritolarmi il braccio terrorizzato. "Non sparare più stronzate simili." mi rivolse un ultimo guardo prima di allontanarsi, io invece ero focalizzato sulla persona che aveva appena ucciso.

Era un uomo più grande di noi, la sua fronte era stata perforata dal proiettile; potei sentire Jimin trattenere il respiro quando mi voltai verso di lui. "Hey, hey respira." mormorai dolcemente mentre gli presi la mano. "Guardami, Jimin guardami." ripetei nella speranza di riuscire a calmarlo; i suoi occhi erano colmi di lacrime e numerose gli stavamo rigando il volto, respirava a fatica. "Siamo i prossimi, siamo i prossimi..." quelle erano le uniche parole che stavano lasciando la sua bocca mentre continuava a piangere.

Lo strinsi immediatamente a me. "No, non siamo i prossimi. Ti prometto che non lo saremo-"

"Come fai a dirlo? Come sai che non saremo i prossimi?" quella domanda giunse immediatamente alle mie orecchie , lasciandomi di stucco. "Jimin..." iniziai ma venni interrotto dalle sue parole, mentre mi abbracciò nuovamente. "Non lasciarmi." scoppiò di nuovo a piangere, io ricambiai la stretta e lo feci sedere sulle mie gambe. "Non lo farò." Gli dissi per poi puntare il mio sguardo su Hoseok, stava piangendo anche lui e tremava, mentre tentava di calmarsi.

"Hey."

Puntò lo sguardo su di me. "Andrà tutto bene." mi fissò per un po' prima di annuire appena, ancora terorizzato.
Il rumore stridulo della porta che si apriva giunse improvvisamente alle nostre orecchie.
"Mangiate puttane" una delle guardie urlò mentre lasciò del cibo nella stanza; le persone si affrettavano nel prendere il cibo prima degli altri. Il biondo aveva lo sguardo puntato su di loro. "Restate qui." dopo aver detto ciò adagiai il mio amico sul pavimento ed andai a prendere un po' di cibo. Riuscii a prendere dei pezzetti di pane.

Tornai poi da loro e passai sia ad Hoseok che a Jimin un pezzetto di pane a testa.
"Tenete, voi ragazzi avere bisogno di mangiare qualcosa."
Hoseok mi guardò confuso. "E tu?" Jimin immediatamente divise il suo pane e me ne passò la metà. "No Jimin, tu ne hai più bisogno. Mangia."
"M-Ma-"

"Per favore Jimin." lo interruppi, lui in risposta mi guardò triste per poi abbassare il capo e dare un morso al pane, Hoseok fece lo stesso. Presi posto vicino a loro e rimasi ad osservarli ma i miei occhi sembravano starsi chiudendo da soli così tentai in tutti i modi di svegliarmi più e più volte. Jimin lo notò. "Hey, dormi un po'. In questi giorni non hai chiuso occhio." io in risposta scossi la testa. "Sto bene." lo vidi farmi cenno di posare la mia testa sulle sue gambe. "No, sul serio, riposati per un po'." Ripeté.

Alla fine mi decisi e mi rannicchiai vicino a loro, la mia testa era poggiata sulle gambe del mio migliore amico.
Mi coprì con la sua giacca e chiusi gli occhi.
"Riposa bene."

Un sospiro lasciò le mie labbra, finché non caddi tra le bracia di Morfeo senza neanche rendermene conto.

No escape // Serial Killer! jjk x kth// Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora