Capitolo 11

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Andrea

Mentre percorrevamo a piedi la via di ritorno per raggiungere il nostro hotel, Ludovico ci ha fatto fermare davanti ad una farmacia. Non appena l'ha vista ci è schizzato dentro, nemmeno avesse visto una bella ragazza.
Per evitare di perderlo di vista, abbiamo deciso di aspettarlo.

"Speriamo gli sia venuta la diarrea," sghignazza Gianmaria.

Nicola annuisce, ridendo e aggiungendo: "Gli starebbe bene."

Mi ritrovo anche io a ridere perché quel deficiente di mio fratello non hai mai fatto nulla per farsi apprezzare nel tempo da Gianmaria e Nicola.

Quando lo vediamo uscire dalla farmacia, il sorrisetto furbo che gli inarca le labbra inizia a farmi suonare un centinaio di campanelli d'allarme nella testa.

Stringe tra le mani un sacchetto di carta che passa direttamente a Gianmaria non appena gli arriva difronte.

Gianmaria, un po' titubante e con un sopracciglio inarcato, guarda il contenuto di quel sacchetto della farmacia.

Sgrana gli occhi e le guance gli diventano di mille sfumature di rosso. Richiude velocemente il sacchetto per poi sibilare: "Tu sei sempre il più grande degli stronzi."

Afferro il sacchetto incriminato per vedere cosa ha comprato Ludovico. Precisamente: una scatola di preservativi e una bottiglia di lubrificante... al gusto cioccolato? Avrei dovuto arrivarci prima. Avrei dovuto aspettarmi un gesto del genere da parte di quella sua mente contorta.

Ludovico sogghigna e fa un occhiolino a Gianmaria, poi replica: "Dovresti ringraziarmi, ho avuto pensiero per voi e per la vostra salute, soprattutto. Questo cretino di mio fratello è venuto in Spagna facendo voto di castità a Giorgia quindi non credo proprio abbia portato questi attrezzi del mestiere. Come credo nemmeno tu ci abbia pensato perché fare sesso occasionale non rientra nei tuoi gusti, principessa. Preferisci appuntamenti con fiori e cioccolatini, ma in farmacia questa roba non la vendono, infatti ho rimediato con il lubrificante al cioccolato."

Richiudo il sacchetto e prendo un profondo respiro, sentendo anche le mie di guance scottare per l'imbarazzo. Nemmeno avessi di nuovo quindici anni.

"Io non ho più parole da rivolgerti per farti comprendere quanto tu sia..."

"Meraviglioso?" termina Ludovico per me, sapendo benissimo che meraviglioso non è di certo un aggettivo che associo alla sua persona.

Incrocia le braccia al petto e continua a sorridere come lo Stregatto. "Invece di essere felice del fatto che stia provando a digerire questa storia tra voi fro... Porca troia!" urla, piegandosi con la schiena in avanti per afferrarsi una gamba dato che Nicola gli ha appena assestato quel calcio che avrei tanto voluto tirargli io contro uno stinco.

Gianmaria ridacchia sadicamente. "Ben ti sta." Mentre Ludovico impreca e piagnucola dal dolore, Nicola lo guarda con occhi irritati. "Ti avevo avvisato, che non avresti più dovuto dire quella parola. Ti è andata anche bene. La prossima volta te la rompo una gamba visto che la tua testa di cazzo è indistruttibile."

Ludovico lo guarda con occhi affilati, i denti stretti per il dolore e lo sguardo di chi ha appena aggiunto un nuovo nemico alla sua lista di persone che odia a morte.

Scuoto il capo, sospirando. Poi stringo una mano di Gianmaria.

Lui volta il capo verso di me con un piccolo sorriso sulle labbra.

Le guardo e ho voglia di... divorarle.

"Torniamo in hotel, adesso?" gli domando.

Gianmaria annuisce, lanciando un'occhiata nervosa al sacchetto che ci ha dato con così tanta premura Ludovico.

Dalla prima elementare: Andrea&Gianmaria حيث تعيش القصص. اكتشف الآن