tiger ears

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conoscerete tutti regina george: intelligente, manipolatrice e capace di fare qualsiasi cosa in suo potere per ottenere ciò che vuole.
ecco, taehyung era come lei, ma molto più pericoloso.
basti pensare all'immenso potere di cui era in possesso, e che era perfettamente a conoscenza di avere.

taehyung, in mezzo a cartierer, tiffany e van cleef, rimaneva la gemma più pregiata tra i gioielli di nientemeno che jeon jeongguk, ex amministratore delegato, proprietario di ben tre aziende multimiliardarie e presidente con un patrimonio più o meno a metà tra paperon de paperoni e tony stark, e lasciate che ve lo dica, jeongguk non si sarebbe trattenuto dal far spuntare qualche cadavere qualora avesse visto scorrere una singola lacrima sulle preziose gote del suo dolce e puro angioletto taehyung.

e lui stesso non era un'eccezione.

-ggukie...- quando il suo nome pronunciato con quella voce dolce e calda dal tono lascivo, era la fine: jeongguk da uomo rispettato da giovani e maggiori, famoso per il suo sguardo glaciale e la sua caparbietà, si tramutava in una mera marionetta tra le mani abili e fresche di manicure del suo piccolo tae tae.

come quando nonostante un'importante riunione imminente, jeongguk si era lasciato abbindolare da quella vocina che lo pregava di farsi dipingere le unghie di diversi colori, con tanto di glitter, che non erano assolutamente passate inosservate ai suoi sottoposti, i quali senza dubbio avevano anche notato i numerosissimi stickers dei personaggi sanrio che tempestavano il suo portatile mentre era in corso una discussione sulla sua propaganda.

ma a jeongguk interessava? gli interessava quando sedendosi i suoi pantaloni si sollevavano scoprendo i calzini di molang? o quando si trovava a lanciare le chiavi della sua auto ad un suo stagista, che tra le mani non si ritrovava altro che un portachiavi di winnie pooh? no, non gli interessava affatto.

-ggukie-boo?- taehyung camminò in punta di piedi verso l'ampia scrivania in mogano del suo ufficio, lavoro del più fine dei falegnami che era riuscito ad ingaggiare.

rispose con un flebile "uhm?" con lo sguardo fisso nello schermo del computer.

-mi guardi?- richiese in un piagnucolio, accomodandosi sulla superficie lignea e fredda ed allungando le mani verso quelle del maggiore, che premevano le lettere della tastiera in modo quasi meccanico, per prendergli le dita tra le sue.

a quel punto jeongguk alzò il capo, facendo sorridere il corvino, che aveva facilmente raggiunto il suo obiettivo, come sempre d'altronde.
-non hai freddo con la canottiera, piccolo?- domandò poi, osservando prima il pantalone della tuta color celeste e decorato con il piccolo stitch che si esibiva in pose diverse, e dopodiché la canottiera bianca, che lasciava scoperte le sue clavicole, le spalle larghe e la sua pelle olivastra che sembrava brillare sotto la luce soffusa della sua lampada, probabilmente taehyung aveva applicato una qualche crema che le rendeva luccicanti, il che faceva impazzire il moro.

-infatti ero venuto qui per chiederti di venire in camera da letto sotto le coperte, ma evidentemente sei troppo occupato per me- si lamentò ancora, incrociando le braccia al petto un po' stizzito.

-scusa, amore mio, ma sai che tra poche ore l'anno finirà e che come al solito devo lasciare il messaggio di capodanno. mi aspetti?- tentò di consolarlo, quasi di intenerirlo sporgendo il labbro in fuori, facendo ridacchiare il più piccolo.

-posso partecipare?- chiese poi, facendogli gli occhi dolci, sapendo perfettamente che quel desiderio era un po' difficile da esaudire.

-sai che non voglio, tae...- sospirò jeongguk, sentendosi un po' in colpa per non essere in grado di acconsentire a quella sua richiesta.

-uffa, ggukie! stiamo insieme da tanto tempo, perché non mi presenti come il tuo ragazzo?!- sbottò infastidito dall'ennesimo rifiuto.

erano diversi mesi che ormai la relazione che li legava aveva smesso di girare attorno ai soldi ed era diventata qualcosa di più, eppure jeongguk, di rendere pubblico il loro fidanzamento non ne voleva sapere, per motivi ben più che leciti.

-taehyung-

e quando usava il suo nome completo con il tono da "non voglio discutere", oh, taehyung iniziava a tremare come una fogliolina.

-sai come la penso. questo non è uno di quei boyfriend tag delle coppiette su internet di cui parli sempre: la mia testa ha sopra una taglia di miliardi di dollari, taehyung, ho decine di migliaia di nemici, e questo è un video di ringraziamento per l'anno nuovo, non puoi farne parte, fine della storia-

e taehyung era davvero difficile da mettere al proprio posto, ma quando jeongguk usava il pugno di ferro con lui, il corvino sembrava quasi un cane bastonato e non era difficile che, proprio come in quell'istante, le lacrime cominciassero a cadere.

e come ho già detto, jeongguk non avrebbe mai accettato che taehyung piangesse una sola lacrima perché mai e poi mai se lo sarebbe perdonato, per cui immediatamente abbandonò tutto ciò che stava facendo e si alzò dalla sua sedia girevole per avvicinarsi di più al corvino e prendergli nel modo più delicato possibile il viso tra le mani.

-ti prego, non piangere tae tae, mi dispiace. prometto che nel nuovo anno ufficializzeremo la nostra relazione ma non ora e non in questo modo, va bene?- il suo tono era drasticamente cambiato non appena si era accorto del guaio che aveva combinato alzando la voce con taehyung, che in seguito a quelle parole pronunciate in maniera più dolce, aveva smesso di piangere e aveva annuito, tuttavia con ancora un'espressione imbronciata in viso.
-posso fare qualcosa per farmi perdonare? qualsiasi cosa, mh?-

allora il suo broncio sparì, rimpiazzato da un ghigno non molto rassicurante agli occhi di jeongguk.

e fu così che il grande e grosso jeon jeongguk, ricco e rispettato, si ritrovò ad elencare i propositi del nuovo anno in diretta con un paio di finte orecchie da tigre sul capo, e con taehyung che lo guardava divertito dietro le telecamera.

e fu così che il grande e grosso jeon jeongguk, ricco e rispettato, si ritrovò ad elencare i propositi del nuovo anno in diretta con un paio di finte orecchie da tigre sul capo, e con taehyung che lo guardava divertito dietro le telecamera

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