Capitolo 5 "Francesco"

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Mi alzai dal letto circa dieci minuti dopo.
Ero talmente nervoso e in parte arrabbiato che non riuscivo a chiudere occhio.
Uscii di casa per prendere un pò d'aria "Oi Fra,dove cazzo pensi di andare?"
"Non lo so Ludo,a fare un giretto"
"Vengo anche io con te,quando sei così non è mai saggio lascarti da solo"
Non le dissi niente perchè era vero.
Quando sono incazzato,o semplicemente non è giornata,me la prendo con tutto e tutti,anche con persone che non conosco.
Ci sedemmo su una panchina piena di scritte vicino a casa sua.
Tirò fuori dalla tasca della felpa un pacchetto di sigarette,lo aprì e magicamente ci fece uscire due canne "Fra,tieni qua"
"Tu si che mi capisci"
Rimasimo in silenzio.
Lei aspettava che io dicessi qualcosa ,forse aspettava che parlassi di come mi sentissi,ma non lo feci.
Ad un certo punto mi venne in mente un idea "Ludo,ti va di accompagnarmi al cimitero?"
"Certo, dai alzati che andiamo"
Feci come mi disse,mi alzai,tornammo a casa sua per prendere gli skate visto che il cimitero era abbastanza lontano e soldi per il bus non mi andava di spenderne.
Dopo un'estenuante mezzora arrivammo a destinazione.
Rimasi a guardarlo da fuori,non riuscivo proprio ad entrare.
Mi feci coraggio ma mi ricordai che avrei dovuto prendere dei nuovi fiori,visto che a mio padre quelli che lascia di solito mia madre facevano cagare.
Presi un girasole,lui li adorava e adorava anche il giallo.
Entrammo da quel cancello nero mezzo arruginito e andai verso la sua tomba.
Appena vidi la sua foto cominciarono a lacrimarmi gli occhi.
Era li,che mi guardava,con quei suoi capelli lunghi fino alle spalle,gli occhi neri e un sorriso smagliante.
Chiesi a Ludo se potesse lasciarmi un attimo da solo e lei andò fuori dal cimitero.
Cominciai a parlare con la sua foto
"Hey Pa,come te la passi?Io non molto bene." feci una pausa "Penso di essermi innamorato veramente,ma ho fatto lo stronzo con lui.Mi manca però voglio lasciarli del tempo. Poi con mamma è un casino,mi ha dato la colpa per quello che è successo e forse ha ragione. Forse era meglio se fossi rimasto li,su quella collinetta dalla quale si vede tutta la città a bere e piangere da solo. Non saresti dovuto venire tu a consolarmi, a dirmi che va tutto bene,che è umano non sentirsi bene. Magari non dovevo andare li quella sera. Pensavo potesse tirarmi su dimorale vedere Genova tutta coperta dalla neve. E invece ci ha fatto slittare giù da quella cazzo di collina. Dovevo morire io" non riuscivo a smettere di piangere "Mi manchi cazzo,mi mancano le serate fatte insieme a suonare la chitarra e bere birra,mi manca andare al mare in moto insieme,mi mancano i tuoi aneddoti sulla vita e sulla felicità,mi manchi tu"
Mi abbassai e gettai via quelle rose di merda che mia madre lascia sempre e le rimpiazzati con il mio girasole.
Mi rialzai e guardai di nuovo la sua foto "Ciao papà,io ora vado ma giuro che ti vengo a ritrovare il prima possibile.Ti voglio bene"
Me ne andai.
Mi sentivo contento e libero da un peso che portavo da tanto tempo.
Li fuori trovai Ludo seduta su un muretto intenta a preparare l'ennesima canna "Ludo,ti va di andare a bere qualcosa? Offro io"
"Se offri tu è ovvio che vengo"
La abbracciai e andammo in direzione : un bar qualsiasi.

Sotto La Pioggia Di GennaioWhere stories live. Discover now