NOME: Nathan (nātan, assume il significato di "Dono")
COGNOME: Adkins
SOPRANNOME: Ace (Dal suo tatuaggio a forma di Picca sulla spalla destra.)
ETÀ: 16
NAZIONALITÀ: Americano, abita a Boston, nel Massachusetts. Il precedente ghost rider, Johnny Blaze viveva a Waukegan.
DATA DI NASCITA: 6/2/2013
SEGNO ZODECALE: Acquario
TIPO DI REINCARNAZIONE: Anti-eroe
REINCARNAZIONE: Si è scoperto che ora lo spirito del Ghost Rider si annida dentro di lui. Questo quando si risveglia, trasforma l'ospite in uno scheletro senziente, in fiamme per tutta la durata di trasformazione. Tuttavia la memoria dell'ospite non viene alterata.
PRESTAVOLTO:
PERSONALITÀ: Normalmente è gentile e abbastanza calmo, non va a dar fastidio alle persone intorno a sé. Tuttavia per via del suo trauma, la sua personalità cambia radicalmente quando è sotto grande pressione o vede una fiamma, se si parla di cucina o delle candele lui non ha grossi problemi, ma se questa è abbastanza grande, come se si parla di un incendio, sembra trasformarsi in un altra persona, mostrando una demenza abbastanza problematica.
STORIA: Ancor prima della sua nascita, la vita della sua famiglia era abbastanza problematica. I suoi erano dei famosi trafficanti d'armi, che rifornivano la mafia in cambio di diversi fondi. Tuttavia non erano solo trafficanti, loro creavano le armi sotto richiesta. Quando Nathan nacque, i genitori continuarono i loro rapporti illegali e decidettero di insegnare i ferri del mestiere al figlio. Tutta la sua famiglia, soprannominata Eternal Eclipse, era infatti coinvolta in affari che riguardavano diverse mafie tra cui soprattutto varie branche della Yakuza. All'età di 5 anni gli venne tratuato sulla spalla destra il simbolo di una Picca, il nuovo marchio della famiglia, deciso alla nascita del ragazzo. Viveva una vita felice e agiata, inoltre sapeva di già come costruire armi funzionanti e pronte all'uso. Tuttavia un giorno la sua vita si trasformò. Lui e i suoi genitori stavano cenando, allora aveva solo 9 anni. Erano circa le 20.04 quando l'uscio di casa prese fuoco. Nathan era spaventato, il fuoco aveva cominciato a divampare e stava portando via tutto. A quel punto la porta venne sfondata e degli uomini vestiti con delle tute completamente bianche entrarono in casa. I suoi genitori lo nascosero in un bocchettone segreto dentro lo scantinato per evitare che fosse preso, con la speranza che riuscisse a sopravvivere. Era impaurito, continuava a piangere, mettendosi una mano in bocca per non far rumore. Partirono vari spari, urla strazianti riempirono la stanza, tuttavia il fuoco non accennava a fermarsi. Nathan non riusciva a respirare per tutto il fumo che si trovava nella stanza. Alla fine perse conoscenza. Quando finalmente arrivarono i soccorsi, lui venne trovato in fin di vita. Aveva delle scottature veramente terribili. Il soffitto dello scantinato era in parte crollato, fino a quasi schiacciare il ragazzino. Entrambi i suoi genitori erano morti, e lui stava cercando di lottare per non finire nella loro stessa situazione. Quando si svegliò parte del suo viso era stato ricoperto di bende, infatti era pieno di bruciature e cicatrici. Per miracolo non perse la vista dal suo occhio sinistro, ma la mancanza dei suoi era una cicatrice più profonda e dolorosa di qualsiasi tra quelle sul suo volto. Successivamente fu affidato al fratello di suo padre, rimasto vedovo prima che sua moglie potesse dare alla luce uno suoi figli. Lo zio era gentile anche lui quanto il suo fratello e decise di occuparsi di Nathan. Anche lui come il resto della famiglia si occupava del traffico di armi, anche se in quantità decisamente minore rispetto ai genitori di Nathan. Il giovane crebbe studiando da solo ciò che avrebbe dovuto fare a scuola, tuttavia alternava lo studio alla costruzione di armi, che potesse usare lui stesso. Con suo zio inoltre imparò ad usare le sue armi migliorando a vista d'occhio. In breve tempo divenne un asso nell'uso di un cecchino a lunga distanza da lui progettato. Un giorno alcuni soldati venendo a conoscenza delle sue doti decisero di scagionare lui e la sua famiglia dai trascorsi sulla mafia se questi avrebbero rifornito l'esercito al posto delle organizzazioni criminali e a condizione che il ragazzo si mettesse al servizio militare come cecchino d'Elite. Il ragazzo decise di difendere la famiglia e divenne un cecchino d'Elite a 15 anni. La sua condizione era sotto segreto militare, ma i trascorsi della sua famiglia furono insabbiati, come da accordo.
Poco dopo la sua entrata in servizio però, smise di operare perché qualcuno di importante, che aveva contatti con i vertici dell'esercito aveva concesso lui l'istruzione in una certa scuola superiore chiamata Immortalis.