SpearHead//2//Roleplay

34 0 0
                                    

NOME: Mizuki

COGNOME: Sasajima

CODICE IDENTIFICATIVO: Smoker

SIMBOLO:

SIMBOLO:

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

ETÀ: 19

ALTEZZA: 1.92

ASPETTO:

CARATTERE: È spesso solare, anche se ha un certo lato di sé che mostra diversamente quando fuma, il che lo fa sembrare un poco triste

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

CARATTERE: È spesso solare, anche se ha un certo lato di sé che mostra diversamente quando fuma, il che lo fa sembrare un poco triste. Cerca sempre di tenere sotto controllo ciò che  succede al meglio delle sue possibilità.

STORIA: Fin da quando ancora la Legione non era presente, Mitsuki non era mai stato molto popolare. I suoi genitori erano morti quando lui aveva ancora una tenera età ed era stato affidato ad un convento. Di per contro era sempre stato un ragazzo gentile e solare con tutti. Predicava la fede cattolica con grande passione e aiutava spesso le suore residenti in quella pacifica casa. Questo fino ai suoi 17 anni. Il ragazzo passava, alle volte  tempo con una ragazza. Lei, bellissima ai suoi occhi, aveva dei capelli castani, lunghi fino poco sotto metà della schiena, alta circa 1.75 metri e con due occhi verdi smeraldo. Questa, però, era sempre un poco stronza.
Lo prendeva per il culo, non capiva se  stesse scherzando, ma era abbastanza pesante. Tuttavia lui provava per lei il forte desiderio di abbracciarla, stringerla a se e baciarla. Lui riusciva ad apprezzare quel suo difetto e ciò pensava che avrebbe illuminato ancora di più i suoi pregi. Le faceva spesso dei regali, mettendo da parte i pochi soldi che aveva. Le comprava le sigarette, le chiedeva di fare due passi, alle volte, pian piano gli sembrava di starsi ancora più avvicinando a lei.
Non sapeva come confessarsi anche perché quella ragazza aveva un carattere abbastanza selvaggio, che contrastava col suo e a cui lui non era abituato. Un giorno però  trovò la forza. Era oramai il tramonto, il quale scendeva verso le colline. Lui stava parlando con lei del più e del meno, durante una passeggiata, quando ad un certo punto lui decise che il momento era buono. Si dichiarò sinceramente e attese un attimo la risposta di lei, girata di schiena un poco davanti a lui.
Lei si fermò, a qualche passo da lui.
Piano girò il viso, rimase un attimo in silenzio. Le parole che vennero fuori da quelle tanto tentate labbra scossero il ragazzo.

"Sei veramente gentile... talmente tanto da farmi schifo."

Queste furono testuali parole. Allora il ragazzo capì che quel modo in cui lei gli aveva sempre parlato era solo perché lei si stava approfittando di lui. Il suo viso divenne cupo. E in quel preciso momento avvenne il primo attacco della Legione. Una macchina dietro di loro venne mandata in panne a seguito ad un colpo di mortaio da parte di un robot nemico. Questa si schiantò contro la ragazza facendola finire mezza schiacciata. La traccia di benzina oramai stava uscendo dal serbatoio. La ragazza era terrorizzata, con ancora le sigarette e l'accendino in mano, sotto la portiera della macchina, messa di lato, mentre il conducente di questa era morto. I frammenti di vetro si erano sparsi sulla strada mentre Mizuki era sconvolto con la faccia a terra. Appena si rialzò riuscì a mettere le cose a fuoco.
La ragazza lo vide e si mise a piangere supplicandolo di farla uscire, che lo avrebbe amato per sempre da allora.
Il carburante infiammabile stava uscendo dalla macchina sempre più copiosamente, quasi quanto le lacrime della donna.
Allora Mizuki prese una decisione.
Si avvicinò alla macchina e afferrò le mani della ragazza. Intuendo che lei sarebbe, a breve, stata al sicuro gli ordinò di sbrigarsi.
Allora Mizuki li tirò fuori.
Si, tirò fuori le sigarette e l'accendino, prendendole dalle mani della ragazza.
Lei allora chiese se fosse uno scherzo e gli ordinò nuovamente di tirarla fuori di lì.
Allora lui accese una sigaretta e se la portò alla bocca facendo un primo e lungo tiro. Dopo ciò schiuse le sue labbra e disse con voce fredda.

"Se implori così, mi fai pena... talmente tanto da farmi schifo."

La ragazza allora rimase a bocca aperta in fronte al bravo ragazzo, il quale era stato cambiato così da una singola frase di lei. Lui le diede la schiena e si allontanò piano. La ragazza continuava ad implorare inutilmente, ma la sua voce non lo raggiungeva più. Per lui lei era morta. Morta da tempo.
Prese l'accendino di lei, lo accese e lo lanciò allora sulla traccia infiammabile.

"Ci vediamo all'inferno, puttana."

Furono le ultime parole che lui le pronunciò prima che la macchina detonasse.
Da allora lui prese il vizio di fumare, persino dopo essersi arruolato come soldato.

ABILITÀ:
Capacità di pilota: base

Regola la coordinazione della squadra seguendo i loro spostamenti e parametri, oltre che quelli della Legione, su un monitor. Lui controlla lo stato dei Crawler ed è anche un meccanico. Non scende quasi mai a combattere in prima linea perché la sua priorità è aggiornare i piloti di ogni singolo cambiamento della Legione.
La sua concentrazione è su un livello estremamente elevato.

ORIENTAMENTO: Eterosessuale

CURIOSITÀ: Spesso fuma, quando ne ha la possibilità.

DISPOSTO A RELAZIONI: Si

//~//Golden Dawn//~//𝕄𝕐 𝕆ℂWhere stories live. Discover now