Ti amo<3 - Cap.11

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Clay's POV:
Eccoci, eravamo davanti alla casa sulla spiaggia.
Stava per tramontare il sole ed avevamo almeno una ventina di chiamate perse dagli altri che erano preoccupatissimi non avendoci trovati a casa al loro ritorno.
Eravamo dentro la macchina e non nascondo che da un lato avevo paura di scendere dal veicolo che in quel momento mi sembrava il posto più sicuro che potessi trovare.

La mia febbre non saliva quindi per il momento stavo apposto.

C: "Io vado a cercarlo"

K: "Io ti aspetterò qui, nel frattempo risponderò alle chiamate di Sap."

C: "Ok- Oh! E grazie Karl. Di tutto, senza di te ora non sarei qui a cercare George"

K: "Ehy non ringraziarmi, a questo servono gli amici! Ora vai, ti starà sicuramente aspettando."

Detto questo mi incamminai verso verso il muretto dove ci siamo rifugiati qualche mese fa, alla fine di quell'estate fantastica che ha segnato l'inizio di dei mesi fantastici per me,
dove finalmente ho incontrato qualcuno che amavo veramente e per il quale avrei dato la vita.

Dietro il muretto non c'era niente, o meglio nessuno.
Ho notato un paio di scarpe bianche con accanto un paio di calzini blu e li capii che erano di George visto che erano del suo colore preferito.
Mi avvicinai e vidi che nelle scarpe c'era un biglietto così quando vidi scritto su quest'ultimo "Per Clay" cominciai a leggerlo a mezza voce.

Caro Clay,
Se sei qui vuol dire che Karl ha riferito quello che gli avevo chiesto gentilmente di dirti.
Sono contento che tu stia leggendo questo biglietto e che tu ti sia ricordato del primo luogo in cui ci siamo incontrati.
Uno dei ricordi più belli che ho, non è così anche per te?
Oh, ma magari preferiresti parlare di persona, non è per questo che sei qui?
Dirigiti verso la costa se ti va, parliamo di quello che è successo.
Tuo,
GeorgeNotFound<3

Non credevo fosse tanto bravo con le parole, ed anche io sono contento di essermi ricordato di questo posto perché forse qui c'è uno dei ricordi più belli della mia vita.

Detto questo cominciai a camminare con passo costante verso la costa, non volevo perdere altro tempo, volevo vederlo, abbracciarlo e chiedergli scusa per l'altra sera.
Voglio che stia con me, voglio le nostre solite chiacchierate serie o sceme che siano.

Ed eccolo lì.

Vedevo in lontananza la figura di un ragazzo con una maglietta oversize che aveva i piedi immersi nell'acqua che sembrava essere a temperatura ambiente visto che stava calando il sole e quindi l'acqua rilasciava tutto il calore accumulato durante la giornata.
Guardava verso l'orizzonte.
Ammirava il bellissimo tramonto che c'era a quest'ora del pomeriggio e che dipingeva il cielo con tutti i suoi colori caldi.

Ammirava il bellissimo tramonto che c'era a quest'ora del pomeriggio e che dipingeva il cielo con tutti i suoi colori caldi

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(Esempio di tramonto che c'era in quel momento)

Mi feci coraggio e dopo essermi tolto pure io le scarpe e le calze mi avviai verso di lui.
Arrivato misi i piedi in acqua.
Che bella sensazione, altro che temperatura ambiente, l'acqua era calda, non bollente, calda al punto giusto.

L'ultimo bacio che ti ho datoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora