Capitolo 9-Anna

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𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨,𝐯𝐨𝐥𝐞𝐯𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚,𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐢 𝐖𝐆𝐅,𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐜𝐢𝐜𝐨. 𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐫𝐯𝐢 𝐮𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐚. 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.

I ɴᴏsᴛʀɪ ᴘᴏᴛᴇʀɪ ʀɪᴛᴏʀɴᴀɴᴏ ᴅᴀʟʟᴀ ʟᴏʀᴏ ᴠᴀᴄᴀɴᴢᴀ

Il pavimento diventa pericolosamente più vicino ogni secondo che lo guardo,e questo non aiuta per niente a calmare il mio attuale panico.

"Veronica se sopravviviamo ti ammazzo iooooo!"
"Ahhhhhhhhhhh!"
Queste sono le ultime parole prima di spiaccicarci al suolo di legno del castello,come delle frittelle. La mia visuale diventa nera e l'ultima cosa che vedo sono chiazze verdi che ci accerchiano.

"Anna,svegliati presto!"
Una voce mi chiama,implorando di svegliarmi.
"Mhhmmm"
Provo a mandarla via in vano. Voglio dormire,non so nemmeno da quante ore siamo qui,ma sembra passata un eternità.
"Anna!"
La voce persiste,provando a scuotermi.
"Mhm...ancora cinque minuti mamma"
Provo a mandarla via rigirandomi su un fianco.
"Non sono tua madre,svegliati prima che ritornino quegli zombie!"
E come un secchiello di acqua ghiacciata buttato in testa,spalanco gli occhi in poco tempo.

"Finalmente,c'è ne hai messo di tempo bell'addormentata"
Veronica mi guarda,sbuffando e borbottando qualcosa sottovoce.

"É un piacere rivederti anche per me"
Dico alzandomi,o meglio,provandoci. Quando infatti cerco di tirarmi su dal pavimento,noto delle catene nere pesanti che mi contornano i polsi,e le stesse catene le ha anche Veronica attorno ai suoi.

"Ho un déjàvu..."
Nel mio sogno,la parte finale,io e Veronica eravamo incatenate,prima di venir liberate da Sergio ed Ettore. Ma ovviamente quello era solo un sogno,questa è la realtà,e Sergio ed Ettore non verrano mai a sapere dove siamo.

"Non dirlo a me...é come se i nostri genitori avrebbero di nuovo provato a metterci in catene"
Commenta lei guardandosi intorno,camminando per quella che sembra una cella.

"Già...."
Mi guardo intorno. Le pareti sono più rovinate e rustiche rispetto a quelle di prima,e c'è molta più umidità e buio qui,non ci sono nemmeno abbastanza torce da poter illuminare il corridoio davanti a noi,e non capisco dove possiamo trovarci.

"Prigioni..."
Veronica sputa velenosamente.

"Fammi indovinare. Non hai una bella esperienza con le prigioni?"
Dico sarcasticamente,sono a conoscenza del fatto che finiva in prigione ogni 3 volte a settimana. Per non parlare che durante le nostre visite in altre dimensioni,combinava sempre qualche casino,e veniva rinchiusa in una cella per la maggioranza della nostra permanenza. Lei e le prigioni non sono nulla di nuovo.

"Affatto....ma è colpa di quei poliziotti! Non sanno come divertirsi. Come fanno ad arrestarmi solo perché sto dando colore ad una città spoglia di vita? Non capiscono l'arte"
Si lamenta,ed io sospiro.

"Sarebbe stato innoquo,se tu per 'dare colore alla vita' non intendessi vandalizzare una statua,che rappresentava il primo sindaco della città,con cartaigenica e uova,e fare graffiti sugli edifici pubblici con gli spry e la pittura indelebile"
Le faccio presente,e lei ridacchia riportando alla mente quelle scene. Ah,la vita era molto più semplice in quei giorni.

"Dai,ammettilo che ti sei divertita pure tu. E non negarlo! Sei stata tu a darmi l'idea per i graffiti"
E non posso fare almeno di ridacchiare ricordandomi quel momento.

༒συя ѕєɕяєт༒Where stories live. Discover now