Capitolo XXXVI:Il significato dell'amore

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22 Gennaio 2019,Londra

Per la consueta ora pomeridiana del the,i due ragazzi si sarebbero recati nella casa di cura dove soggiornava la signora Roth,per ascoltare la sua testimonianza.

"Carla,sei pronta?.Dovevamo essere in macchina già da cinque minuti!."esclamò Sean,poggiandosi alla porta della stanza,non volendo entrare,per non disturbare la preparazione della Lotti.

"Un attimo e arrivo!."replicò lei,prendendo il telefono,che fino a qualche momento prima era stato impegnato in una videochiamata con la sorella...Rita,stava cercando di abituarsi al meglio alla lontananza da Gabriele,ma non era affatto semplice.L'unica cosa in grado di confortarla,era sapere che lui a Parma,si era già ambientato bene e non rimaneva lì,soltanto per forzatura.

Insieme al telefono,prese anche un quaderno con una penna,per appuntare ogni domanda con le rispettive risposte.

"Sono pronta."uscì dalla stanza e Sean,appena la vide,rimase a guardarla per un po':indossava un maglioncino rosa cipria con una gonna in tartan abbinata al maglioncino con l'aggiunta del beige e un paio di stivali neri che arrivavano fino a metà ginocchio.

"Tutto ok?."gli chiese la ragazza,facendo ritornare Sean in sè

"Sei bellissima."disse quest'ultimo,sorridendo.

"Grazie,anche tu lo sei."replicò Carla,dandogli un bacio sulla guancia.Anche l'occhio voleva la sua parte e desideravano dare ad Abigail,già un ottima impressione di sé,dalla presentazione vestuaria.

"Se sei pronta,possiamo andare?."

"Sì,andiamo.Siamo già in ritardo,speriamo di raggiungere la casa di cura per le cinque."

Fecero un respiro profondo e furono pronti a percorrere un sentiero nella storia,cercando di entrare in empatia con tutto quello che accadde,trasportandolo sulla loro pelle,tra i battiti del cuore e le pieghe dell'anima.

***

Uscirono di casa,in macchina Carla si mise sul sedile del conducente e Sean su quello vicino...Quel giorno il traffico londinese fu clemente e in breve tempo,raggiunsero il quartiere West End e successivamente,l'indirizzo stradale preciso.

La casa di cura,era formata da una grande struttura nei colori del beige,circondata da un ampio giardino,ben curato...Vennero accolti dall'infermiera che si occupava personalmente della signora Roth e li condusse da lei,nella sala comune,dove alcune persone giocavano a scacchi,altre guardavano la televisione e altre ancora chiacchieravano dinanzi a una tazza di the.

"Miss Roth,sono arrivati i vostri ospiti."l'avvertì la donna.

Abigail,sedeva su un divanetto blu cobalto,indossava un abito bianco e al collo portava un triplice filo di perle.

Aveva degli occhi azzurri,posti in una delicata forma a mandorla,i capelli bianchi lucenti,raccolti in un elegante chignon e il viso,trasmetteva ancora tanta fierezza,nonostante l'avanzare dell'età.

"La ringrazio.Prego,ragazzi,accomodatevi pure."li invitò Abigail

L'infermiera si allontanò da loro,Sean e Carla si sedettero sul divano di fronte la donna,dello stesso colore in cui ella era seduta.

"Come siete belli."affermò Abigail,sorridendo.
"Grazie mille,Miss Roth."risposero in coro,Sean e Carla,ricambiamo il sorriso

"Oh non chiamatemi Miss...Mi fa sentire più vecchia di quanto io non lo sia già.Chiamatemi semplicemente Abigail e datemi del tu."replicò lei,avvertiva fin da subito,le persone buone e di certo,i ragazzi lo erano.I loro occhi,riuscivano a trasmetterle quella serenità che lei aveva perso,tempo addietro.La trovò una cosa molto speciale.

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