25 capitolo |il gelato alla fragola|

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dopo un lungo tratto in macchina ci fermiamo davanti al lungo mare di Beverly Hills

è davvero un bel posto, il quartiere di Beverly Hills è sempre stato un posto magico anche per me e per lui a quanto pare

un posto che ha valorizzato la mia infanzia e la mia adolescenza, piena di ricchi ricordi

~come mai siamo qui?~chiedo quando spegne il motore della macchina
~perché...perché da qui è iniziata la mia carriera~mima due virgolette con le dita
~ah...com'è successo?~

Flashback's Kaden

è una giornata piena di sole, calda ma con un filo di vento, una giornata normale per qualsiasi adolescente, ma non per me

~sei pronto per diventare un uomo, figliolo?~dice mio padre appoggiando la mano sulla mia nuca
~si...sono nato pronto~dico fiero di me
~così si fa~mi da una leggera spinta sulla spalla

ritrovarmi finalmente a diciott'anni a fare il mafioso è la sensazione più eccitante che abbia mai avuto prima d'ora

sono sempre cresciuto in una famiglia poco raccomandabile agli occhi degli altri, ma esserne all'interno mi ha aiutato molto, mi ha sempre reso un vero uomo e sempre pronto ai rischi

scendiamo dalla macchina costosa di mio padre e ci dirigiamo verso la casa beige davanti a noi

~preparati figliolo...perché questa giornata non la dimenticherai mai e poi mai~disse prima di accompagnarmi all'interno di una casa color beige

dove i miei occhi trovano la figura di un uomo vestito di nero e la camicia bianca, macchiata però dal rosso del sangue che gli esce da tutte le ferite aperte in faccia

Fine Flashback's Kaden

~le parole di mio padre mi sono sempre rimaste qui in testa~appoggia le due dita sulla tempia destra
~si ma com'è iniziata tutta questa situazione?~dico curiosa
~oh ehm...con l'uccisione di un uomo~puntò gli occhi sui miei
~che cosa?~mi giro rivolgendo lo sguardo su una casa beige
~è quella la casa dove ho ucciso quell'uomo~

probabilmente ha capito dove stavo puntando i miei occhi e mi ha anticipato con la sua storia

~è stata la tua prima vittima?~ chiedo spaventata
~si~dice guardando la casa
~ma in totale quante persone hai...u-ucciso?~chiedo titubante
~penso dai 250 in su...~
~che cosa? oh mio dio...come...come...~
~sono abituato e neanche mi tocca ormai~

rimango ancora allibita dalle sue parole così dure e cattive, che non hanno un briciolo di emotività

~vuoi un gelato?~chiede dopo un bel po' di silenzio
~ehm si...va bene~

credo che un buon gelato riesca a non farmi pensare a quello che ho sentito poco fa

———————

poco dopo ci fermiamo davanti ad una gelateria, davvero molto estetica sia da fuori che all'interno, tutto è curato nei minimi dettagli, i colori predominanti di questo locale sono il bianco e il rosa pastello

~intanto che vado a ordinare siediti lì su quella panchina~indica con la mano un panchina rosa
~non ho voglia di sedermi~dico guardando la panchina
~quale gelato vuoi?~cerca di rimanere calmo

qui ormai lo sanno anche i muri che ha la mania del controllo, dovrei assecondarlo per non farlo arrabbiare ma non sempre, perché c'è il rischio di farmi mettere ulteriormente i piedi in testa

~il cono alla fragola~
~vuoi della panna montata sopra?~
~ehm...si va bene grazie~sorrido leggermente

lo guardo mentre si dirige verso il banco dove sono esposti tutti i tipi di gusti di gelato artigianale

rimanere qui da sola mi fa sentire particolarmente in imbarazzo, stare sotto il comando di Kaden non mi va e lo sono quasi sempre stata

quindi la scelta di sedermi sulla panchina non mi va, l'unica cosa che potrei fare è quella di affiancarmi a lui

~salve signore le posso essere utile?~chiede gentilmente il ragazzo difronte a Kaden
~vorrei un cono alla fragola con la panna montata sopra e una coppetta di cioccolato fondente con scaglie di cocco~
~arriveranno subito~sorride gentilmente mentre inizia a preparare le nostre ordinazioni

la sua scelta mi fa pensare che gli piace particolarmente l'abbinamento cioccolato e cocco insieme e penso che questo lo caratterizza molto

~ecco a voi~il ragazzo ci passa il gelato con un sorriso smagliante
~grazie~prendo il gelato e aspetto Kaden che intanto paga l'ordine appena fatto

quando finisce mi prende per mano e usciamo insieme dalla porta della gelateria

inizio ad assaporare il gelato alla fragola e devo dire che è uno dei gelati più buoni che abbia mai mangiato prima d'ora

~delizioso~impreco a voce bassa
~è di tuo gradimento bimba?~mi chiede Kaden prendendomi in giro
~è il gelato più buono che abbia mai mangiato~dico mentre mi siedo su una panchina che da visione al bellissimo oceano pacifico che abbiamo qui a Los Angeles
~bimba~mi chiama cercando di trattenere le risate
~che succede Kad?~dico
~sei...sei sporca qui di panna~indica l'angolo esterno del mio labbro inferiore
~oh...oddio~provo a pulirmi ma Kaden mi precede prendendomi il polso
~lascia fare a me~posa delicatamente il suo pollice sull'angolo del labbro inferiore

raccoglie la panna e si lecca il dito per gustarsi quello che avevo meno di un secondo fa vicino alle labbra

il suo gesto mi fa rabbrividire, ma non dal disgusto ma dalla sua provocazione

~deliziosa questa panna~appoggia la lingua all'interno della guancia e ridacchia vittorioso

perché a quanto pare voleva proprio questa mia reazione

lentamente si avvicina a me pacato, intento a baciarmi presuppongo, sento il suo profumo invadermi le narici e quando percepisco il leggero tocco delle sue labbra sulle mie, si abbassa leccando gran parte della panna

~oh mio dio Kad...sei così...stronzo~dico senza pensare anche se subito dopo mi pento di aver detto una parolaccia
~wow bimba...la tua prima parolaccia...dobbiamo festeggiare~ridacchia spalmandomi sul naso la piccola parte di panna che era rimasta
~dai Kaden...non scherzare~dico togliendo la panna montata dalla punta del naso
~stai crescendo piccola mia~mi pizzica leggermente la guancia e si alza in piedi buttando nel cestino la coppetta del gelato vuota
~torniamo a casa?~dico una volta aver finito il gelato
~si~mi prende per mano guidandomi verso la sua macchina costosa
~devo dire che...ti vedo cambiata dalla prima volta che ti ho visto~dice lui allacciandosi la cintura, stessa cosa faccio anch'io
~sul serio? io...non mi sento cambiata~
~te ne accorgerai presto anche tu...per il momento sei diversa dalla prima volta che ti ho vista~mi stampa un bacio veloce sulle labbra e parte all'istante

Spazio autrice

Ciao a tutti come va?
volevo scusarmi per le innumerevoli volte in cui non sono riuscita a pubblicare nuovi capitoli

soprattutto in questo periodo, siccome sto vivendo una situazione particolare e in mezzo c'è sempre la scuola, che mi toglie la maggior parte del tempo

ci ho messo un bel po' a scrivere questo capitolo, è stato difficile perché non trovavo nessuna idea, quindi spero che vi piaccia 💕

lasciate una stellina e commentate💕

Dangerous manDove le storie prendono vita. Scoprilo ora