CAPITOLO 1

2.8K 129 24
                                    

Altro giorno, altri centomila dollari... A parte il dolore sordo che gli attanagliava lo stomaco, Jude Hutton si sentiva piuttosto bene mentre saliva i gradini della scuola elementare "St. Francis". Non a caso il quotidiano locale lo aveva più di una volta definito 'il mago del mercato azionario'.

Inghiottì due pastiglie di antiacido e pensò che il bello della borsa era che una persona con un po' d'intuizione poteva fare soldi sia che il mercato andasse giù sia che andasse su. Jude era capace di guadagnare in entrambi i casi.

Dopo l'infanzia passata al Silver Oak Institute per orfani, Jude aveva investito tutto il suo tempo e le sue energie a fare soldi con le azioni. Ormai i giorni in cui aveva dovuto tirare la cinghia erano passati e lontani. Ora era un milionario. Era anche sicuro che non avrebbe dovuto tirare la cinghia mai più.

Ultimamente, River Shields e Neo Adler, i suoi amici più cari, cresciuti come lui al Silver Oak Institute, lo avevano convinto a partecipare ad un'attività benefica, peraltro deducibile dalle tasse, che loro avevano scherzosamente chiamato 'Il Club dei Milionari'.

Era un loro accordo segreto, un modo per ricordarsi del loro difficile passato, adesso che erano ricchi... Un modo per fare del bene a coloro che, come loro un tempo, avevano bisogno d'aiuto. Jude aveva ancora qualche dubbio sul suo impegno all'interno del club, ma avrebbe tenuto fede alla sua parola.

Attraversò l'atrio della vecchia scuola elementare e si diresse verso il punto da cui provenivano le voci dei bambini. Il compito di Jude era quello di fare qualche ricerca sul programma del doposcuola per determinare l'entità di un eventuale donazione da parte del club.

Strofinandosi lo stomaco dolorante, Jude girò in un corridoio e sbriciò in una classe. Una donna dai meravigliosi capelli rossi stava facendo cantare ai bambini una canzone che parlava delle lettere dell'alfabeto.

Era questa la famosa Leona Roberts, la responsabile del programma? Ballava e cantava con i bambini, incoraggiandoli quando il volume della loro voce cresceva. Prima di allora, Jude non aveva mai visto tanto entusiasmo e tanta energia in una sola persona. In più, le sue curve così deliziose e il suo sorriso più splendente del sole d'estate erano una distrazione notevole.

"Ape, aurora, Ariel, automobile... Queste parole iniziano con la lettera...?" disse la sirena dai capelli rossi.

"Con la lettera A!" gridarono i bambini con tanto entusiasmo.

"Esattamente! Molto bene, bambini! E se vi dico... Jet, Johnny, junior, jeans, joystick...?"

Lo stomaco gli si contrasse e Jude corrugò la fronte. Doveva essere l'entusiasmo dei bambini, pensò, ma non poteva certo negare che il metodo della signorina Roberts aveva una certa efficacia. Era quasi tentato di unirsi al coro. In più, la lettera J lo riguardava...

Leona Roberts lo vide e gli fece un ceno con la mano.

"Entri! Si metta a cantare con noi!" lo incitò, continuando a sorridere ai bambini. "Allora, bambini, di che lettera sto parlando?"

"La lettera J!" esclamarono loro insieme in un coro di voci cristalline.

Jude entrò in classe e si sedette su una seggiolina fin troppo piccola per lui. Il suo stomaco aveva proprio deciso di non dargli pace, ma lui cercò comunque di ignorare il dolore, dicendosi che era causato dall'effetto di tutte quelle vocine.

Non odiava i bambini, ma era profondamente convinto che una moglie, un'ex-moglie per essere più precisi, e dei figli costituivano il peggior nemico per il portafoglio di un uomo.

IL PREZZO DELLA PASSIONE (2 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora