CAPITOLO 14

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Da quel momento in poi, Jude avvertì un deciso distacco crescere tra loro. Leona si comportava come sempre in modo educato e gentile, ma rimaneva sempre sulle sue. Jude si sentiva come se avesse perduto qualcosa di molto prezioso che gli era passato tra le dita senza rendersene conto.

Erano stati così vicini... E per un bel periodo, si era goduto la fiducia e la generosità di Leona. Aveva conosciuto quel fuoco che faceva vedere solo quando era con lui... E l'ultima volta quando avevano fatto l'amore, il modo in cui si era regalata a lui, il modo in cui l'aveva avvolto con la sua passione. Non riusciva a dimenticare il suo viso mentre la faceva sua.

Ma ora era tutto finito... Lo sentiva in ogni secondo che passava. Vivere nella stessa casa con lei era terribilmente doloroso, molto più doloroso di quanto Jude avrebbe mai creduto fosse possibile. Non riusciva a ricordare un altro dolore simile in tutta la sua vita. Nemmeno quando sua madre lo aveva abbandonato e si era ritrovato da solo al Silver Oak Institute.

La sua frustrazione e la sua disperazione sembravano crescere di ora in ora e non riusciva a capire cosa fare per mettere fine a tutto quel dolore che sentiva dentro. Aveva provato a parlarle, ma una volta messi i bambini a letto, si ritirava subito nella sua stanza, negandogli così l'opportunità di capire meglio le sue colpe.

Un giorno, tornando dal lavoro, vide davanti alla casa, una macchina che non era il Maggiolino di Leona, parcheggiata nel vialetto e dietro, un furgone davanti. C'erano due uomini che stavano scaricando due altalene. Curioso, Jude seguì il piccolo percorso verso il giardino sul retro.

Leona sta parlando con i due uomini che avevano cominciato a montare le altalene. Faith era ferma, vicina a Leona, mentre i due gemelli correvano in cerchio, come due piccoli apache. Keith lo vide e gli corse incontro.

"Jude! Jude! Guarda! Abbiamo due altalene!" annunciò lui con un sorriso a 32 denti. "Una volta sistemate, sarò il primo a salirci!"

"Ma cosa dici! Sarò io il primo!" disse Clive.

"Ed io ti dicò di no! Sarò io il primo!" lo contradisse Keith.

"Siete delle teste vuote! Le altalene sono due! Comunque, non sarete voi i primi a provare le altalene," intervenne Faith. "Saremo la zia Leona ed io a salirci per prime, perché noi due siamo state bravissime e voi, no. Non avete smesso di litigare un secondo."

I due gemelli ammutolirono improvvisamente. Leona sollevò lo sguardo e, per un secondo, sorrise a Jude. Il cuore di lui perse un colpo. Gli era mancato il suo sorriso, così brillante, così caldo. Lo stava guardando come se la loro discussione della settimana precedente fosse stata dimenticata. Poi, d'improvviso, capì dal suo sguardo, che se n'era ricordata. Il suo sorriso svanì, portato via dalla brezza.

"Ho comprato un set di altalene..."

"Ho visto..." disse Jude.

"Questi ragazzi dicono che quando avremo finito di cenare, tutto quanto sarà a posto."

"Evviva!" gridarono i gemelli in coro.

"E la Ford che ho visto nel vialetto?"

Leona sorrise un po' imbarazzata.

"Be'... È stato un gesto dettato da un mix fatto d'impulso e praticità. Ormai il mio Maggiolino era davvero troppo vecchio. Facevo fatica ad allacciare le cinture di sicurezza alle sedie dei gemelli. Così, tornando a casa da scuola, mi sono fermata da un concessionario ed ecco... Adesso ho una nuova macchina!"

Si era comprata una macchina nuova da sola? Jude sì senti un po' a disagio.

"Perché non hai chiesto a me? Avrei potuto aiutarti sia con la macchina che con il set di altalene."

IL PREZZO DELLA PASSIONE (2 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Место, где живут истории. Откройте их для себя