CAPITOLO 4

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"No, no e poi, no!" brontolò Jude entrando nel bar O'Malley quella stessa sera.

Non poteva fare quello che gli frullava per la testa da giorni.

'Dev'essere uno scherzo,' disse a sé steso e a Dio.

"Pensavo ci fossimo messi d'accordo... Tu sai meglio di chiunque altro che non sono proprio il candidato ideale per il matrimonio o qualsiasi cosa che includa dei bambini."

Continuando la conversazione con l'Onnipotente, Jude arrivò al tavolo dove Neo e River erano seduti.

"Mi rendo conto che sei perfetto e che non fai errori, ma questa volta mi sa che ti sei proprio distratto," borbottò lui ancora.

"Fratello, ma con chi diavolo stai parlando?" chiese Neo.

"Lascia stare... Anche se te lo dicessi, non capiresti..." rispose Jude scrollando le spalle.

"Eh, va bene... Sarà qualche effetto secondario rimasto dall'intervento che ti hanno fatto all'ospedale. Chissà cosa avranno usato per addormentarti..." aggiunse Neo ridacchiando. "Ascolta, signor spilorcio, mi rendo conto della tua scarsa propensione a separarti dai tuoi bigliettoni verdi, ma sono mesi ormai che parliamo del programma del doposcuola... Cos'hai da dire sull'argomento?"

"Ho parlato con Leona Roberts, l'insegnante che si occupa del programma e lei mi ha finalmente dato una cifra. Però, dopo aver fatto certe verifiche al riguardo, penso sia troppo bassa."

"Bassa?" gli fece eco River. "TU pensi che la cifra sia bassa...?"

"Sì, io..." replicò Jude. "Comunque, ho già pensato alla giusta somma da mettere a disposizione per questo progetto. In più, credo che dovremmo trovare una qualche associazione che possa agire da sponsor. Questo programma è molto valido e ha bisogno di una maggiore diffusione."

"Okay... L'anestesia che ti hanno fatto prima dell'intervento ha fatto dei miracoli..." disse Neo scotendo la testa. "Tu, amico mio, sei un'altra persona..."

"Sul serio, fratello," disse anche River, "non avrei mai creduto di veder sorgere il giorno in cui tu, proprio tu, ci avresti consigliato di spendere di più."

Jude scrollò le spalle. Al momento, spendere altri trentamila dollari era l'ultima delle sue preoccupazioni.

"Be'... Cosa posso dire? Le cose cambiano..."

Neo si accigliò.

"Ma è successo qualcosa in Borsa?"

"Sale e scende, come al solito. Perché?" rispose Jude molto calmo.

"Però, guadagni sempre?" gli chiese anche River.

"E anche molto bene. Ma perché tutte queste domande? Avete bisogno di un consiglio?"

"No... È che sembri veramente un'altra persona..."

Jude accettò la birra che River gli porgeva.

"Sono diverso. Non mi basta più di fare soldi e metterli da parte. Anche se non mi va neanche di spenderli solo per il gusto di farlo."

"Proprio come me..." scherzò Neo con un lampo divertito negli occhi.

Dei tre amici, lui era decisamente quello con le mani più bucate.

"Diciamo che tu hai meno freni a spendere i tuoi di quanti ne abbia io di spendere i miei," disse Jude, asciutto, sorseggiando la sua birra.

"Ho solo avuto più tempo per spendere la mia eredità. Fino ad oggi, la mia posizione nella compagnia del mio defunto padre è stata praticamente inesistente. Ma ora è arrivato il tempo di cambiare," disse Neo, con assoluta determinazione.

IL PREZZO DELLA PASSIONE (2 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Where stories live. Discover now