CAPITOLO 11

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"Jude ha sempre lavorato, per quanto mi possa ricordare. E a volte aveva anche più di un job alla volta. All'inizio, aiutava l'impresa di pulizie che lavorava al Silver Oak, almeno finché non è stato grande abbastanza per trovarsi un lavoro part-time un po' più remunerativo," spiegò Maxine. "Ed è sempre stato il miglior amministratore dei propri risparmi rispetto a tutti gli altri ragazzi dell'istituto. Gli altri spendevano quasi tutto in caramelle o palloni," aggiunse Maxine e poi scosse la testa, "ma non Jude. Lui risparmiava. E tutti gli chiedevano prestiti. Ma lui aveva messo un limite massimo di due dollari, e non te ne prestava altri se prima non avevi saldato il debito precedente."

"Andiamo, signore... Spostiamoci verso i tavoli," disse Samaire. "Ascolta, ma anche allora era Mr. Spilorcio?"

L'espressione del viso di Maxine si addolcì.

"Non sempre... Mi ricordo di questo ragazzino che studiava al Silver Oak che avrebbe voluto andare a passare il Natale con i suoi parenti. Ma loro non avevano abbastanza soldi per il viaggio, perché il padre era molto malato. Allora Jude gli ha pagato il biglietto dell'autobus."

Samaire si fermò... Era decisamente stupita.

"Davvero? Non avrei mai e poi mai pensato..."

Leona si sentì stringere il cuore al pensiero di Jude, bambino, che divideva i soldi guadagnati lavorando con un altro bambino più bisognoso di lui. Venne presa dall'impellente necessità di difenderlo.

"Se devo essere sincera, ragazze... Da quando Jude ed io viviamo sotto lo stesso tetto, non ho mai notato questo lato di lui. Si è descritto così, ma io non ci ho creduto per un solo secondo. L'altro giorno, ha comprato un pianoforte per la mia Faith... L'ha fatto solo due giorni dopo che io avevo casualmente accennato al fatto che la bambina voleva prendere delle lezioni. E il progetto di doposcuola al quale sto lavorando ha appena ricevuto una donazione anonima che ho pensato sin dal primo momento, venisse da lui."

Samaire fece un cenno con la testa in direzione di suo marito.

"È accaduta la stessa cosa per la casa per giovani ragazze madri dove faccio la volontaria. Quando ho chiesto delle spiegazioni a Riv, è stato molto evasivo. Questi tre stanno sempre complottando qualcosa insieme, ma ogni volta che comincio a fare domande a mio marito... diciamo che trova mille modi per distrarmi e farmi cambiare argomento," disse Samaire sorridendo.

Maxine ridacchiò.

"E non è forse una delle qualità di un buon marito? La capacità di distrarre la propria moglie usando ogni mezzo possibile?"

"Direi proprio di sì..." rispose Samaire. "E tu, Max? Hai trovato qualcuno capace di distrarti, ultimamente?"

Il sorriso di Maxine si spense.

"Non proprio..."

"Samie, amore!" chiamò River. "C'è mamma Kaylee al telefono."

"Ah, ma c'è anche Neo... Avevo capito che non ci sarebbe stato... Be'... Scusatemi un secondo," disse Samaire, poi si diresse verso il marito che teneva in mano il cordless.

"Credevo che Neo non sarebbe venuto," sussurrò Maxine chiaramente a disagio quando Samaire se ne fu andata.

"Come hai detto, scusa?"

Maxine fece un cenno vago con la mano.

"No, niente... Non mi aspettavo di vedere Neo... Lui ed io eravamo molto amici da ragazzi, ma ora non è più così."

"Jude mi ha detto che vi eravate presi una bella cotta e che Neo vorrebbe riallacciare con te, ma tu non ne vuoi più sapere."

Un sorriso triste apparve sulle labbra di Maxine.

IL PREZZO DELLA PASSIONE (2 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Where stories live. Discover now