il battito di cuore

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Ero davanti alla porta non mi sentivo più le mani da quando sono entrato in Germania non mi so dare ancora una risposta su come faccia così freddo qui le mie gambe tremavano e per questo ho fatto più in fretta possibile ad entrare nella magione, quando misi il mio piede dentro in tutto il corpo mi è arrivato un brivido di calore, chiusi la porta e mi incamminai verso i cordoi dove portavano al ufficio di riech.
Una volta aver messo la mia faccia davanti alla porta del suo studio ho cercato di bussare ma una voce mi fermò dal farlo...appena mi sono girato ho notato che era giappone era una ragazza davvero gentile e disponibile quando è entrata nell'asse aveva un energia incredibile che tutti l'avrebbero invidiata giappone si avvicinò a me e mi disse
"ehy fasci!"
"ehy Giap!"
"stavi cercando di bussare?"
"Si purtroppo sono arrivato solo ora.."
"meglio se non lo fai reich mi ha detto che non vuole essere disturbato"
"mmm? E perché?"
"Bhe è arrivato la nuova nazione e quindi vuole stare solo con lui così possono firmare in fretta e non perdere tempo"
"Oh..."
"Bhe che ne dici di andare a prendere qualche spuntino io ho fame"
"Come sempre ma comunque sono d'accordo visto che non abbiamo niente da fare"
"Yay! Dai andiamo oppure non troveremo posto!"
"Cos- giappone piano!"
Mi prese la mano e me la tirò verso di lei per poi iniziare a correre, era molto difficile tenere il suo passo era la più veloce dell'asse e questo era un punto di vantaggio per noi, arrivati al bar andammo ad ordinare due caffè e del cioccolato di contorno dopo che il cameriere se ne andò giappone iniziò a parlare:
"Allora ora che siamo da soli possiamo parlare tranquillamente"
"Giappone che intendi"
Mi fece uno sguardo divertita e in seguito..
"Non trattenerti con me fasci so tutto"
" ma di cosa stai parlando....?"
" sai in questi giorni anzi per meglio dire in questi anni ho notato che guardi in modo molto strano reich..."
In quel momento dopo quelle parole uscite fuori dall labiale di giappone inizio a sbancare ma comunque feci finta di niente
"Non so di cosa stai parlando Giap"
"Bhe allora significa che dirò tutto a reich~" se ne stava per andare saltellando ma io la fermai dicendo
"No! Ti prego non glielo dire! Se lo scopre la prenderà in modo non molto leggero..!"
Giappone aveva una faccia meravigliata "che stai dicendo fasci?"
"Sto solo dicendo che lui odia i froci come me lui odiava I gay! Quindi ti prego fai finta che questa storia non sia mai uscita fuori da entrambe le nostre bocce.."
Si mise accanto a me.."fasci...ti prometto che non glielo dire promessa tra migliori amci"
"Grazie Giap sei davvero una grande amica" dopo questo fino la nostra seconda colazione e andammo dritti nel nostro ufficio.
Appena sono entrato nel mio ufficio ho notato che c'erano delle nuove scartoffie  da firmare quindi senza esitare mi misi a lavoro.

●2 ore dopo●
Erano le 5 di pomeriggio e non avevo ancora finito di firmare tutti i fogli ad un certo punto senti bussare alla mia porta
"Avanti" quando uscì questa parola dalla mia bocca dalla porta usci fuori giappone "ehy fasci reich ti vuole nel suo ufficio"
"Non aveva detto che non voleva essere disturbato?"
"Si ma ha finito vuole che tutte due conoscessimo il nuovo arrivato io lo già incontrato 10 minuti fa manchi solo tu"
"Va bene vado subito" dopo questo giappone chiuse la porta alle sue spalle  e io rimasi solo nella stanza decisi di alzarmi e incamminarmi nel ufficio di reich nella mia mente mi facevo un sacco di domande si come potesse essere il nuovo arrivato appena messi l'ultimo piede davanti alla porta dopo un'attimo di ripensamenti bussai alla porta e rimasi fermo finché una voce non mi fece rabbrividire era quella di reich..."avanti." Senza una attimo di esitazione entrai nella stanza sulla solita sedia di pelle nera c'era seduto reich dove giocava con una penna forse per la troppa noia invece quella davanti a lui c'era un uomo molto alto con un cappotto invernale una benda sul occhio tutto rosso con uno stemma di colore giallo e devo dire che era molto carino...mi ero appena accorto che lui era più alto di reich ma il fatto è che tra tutti e tre io ero quello più basso mi sentivo a disaggio e molto nano dopo aver pensato tutto questo nella mia mente una voce nuova, forte e seducente iniziò a parlare..
"Tu dovresti essere l'italia fascista?"
Non sapevo cosa rispondere e in automatico inizio a diventare un pomodoro..
La voce rise "non essere timido non ti mangio all'inizio posso sembrare molto duro e di poche parole e lo sarà ma una volta che prendo confidenza con la persona vedrai molti cambiamenti positivi" dopo questo mi sentivo strano ma non ci feci molto caso non potevo restare zitto e fare un'altra figura di merda! "Ciao.... si hai detto bene io sono l'italia fascista ma puoi chiamarmi anche fasci"
"Ok piacere di conoscerti fasci io sono USSR" quando nomino il mio nome ho iniziato a sentire una stretta allo stomaco e il cuore iniziò a battermi all'impazzata dopo questo ci fu un calo di silenzio ma reich subito dopo inizio a parlare "bene se non ti dispiace USSR ora puoi andare ci possiamo vedere di nuovo qui alla stessa ora"
"Certo nessun problema notte"
Stavo per sgataiolare anche io nascondendomi quasi dietro a USSR
"fasi tu rimani devo dirti una cosa"
In quel momento mi si fermò il sangue ma comunqei ero costretto a rimanere quando rimasimo solo io e reich nella stanza iniziò a parlare
"Perché oggi sei arrivato in ritardo?."
"P-p-posso- spiegare c-capo..."
Lui si alzo dalla sua sedia e si avvicinò a me in modo minaccioso
"Spiega su sono qui ad ascoltare" disse avvicinandosi di più a me io iniziai a indietreggiare finché non mi ritrovo con le spalle contro il muro
"C-capo n-non e c-come s-sembra.."
"a no? eppure è quello che mi sembra a me. fasci quante volte sei arrivato in ritardo e io ti ho sgridato?"
" eh...a-avete r-ragione c-capo m-m-ma...."
Lui estrasse un coltello dalla tasca e si avvicinò ancora contro di me
"Sai dovrei punirli per il tuo ritardo non trovi fasci?"
"C-capo la prego no...non succederà più....."
Arrivo davanti a me e io in automatico abbasso lo sguardo dalla paura ma sento una mano sul mio mento e sento che si alza piano piano faccendomi gurdare di forza reich
"Sono stato troppo gentile con te e ti devi ritenere fortunato mio caro fasci ma ora...e il momento di darti una lezioncina"
"No....ti prego....reich ti supplico non farlo..." le lacrime iniziarono a scendere piano piano e a bagnarmi la faccia quando il coltello era ormai da un millimetro dal mio collo senti reich sospirare
"Quanto sei noioso ti lascerò andare ma asciugati quelle lacrime oppure è il giorno buono dove ti ammazzo con le mie stesse mani"
"S-si reich...."
Quando mi lasciò con le sue mani io iniziai ad asciugarmi le mie lacrime che erano sgorgate piano piano
"Domani ti voglio puntuale abbiamo una riunione tutti e quattro e ora sparisci"
Dopo quelle parole iniziò a correre fuori dallo studio prendo il mio cappotto e esco sapendo che giappone se ne era già andata dalla magione, finalmente ero arrivato di nuovo a casa mia una volta dentro vidi mio figlio che si era già addormentato bhe...ci credo è mezza notte vorrei vedere il non dorme oppure l'avrei presso a ciabatte rincorendolo per tutta la casa gli voglio troppo bene per perderlo, eri in bagno avevo appena finito di farmi una doccia mi misi il mio pigiama leggero e appena presi tra le braccia il mio cuscino mi addormentai.

dietro la gelosia (FINITO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora