35. La visita

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JASMINE


<<Emozionata?>> le sussurro piano fra i capelli e l'orecchio mentre le faccio dei grattini pigri sul braccio in questa sala d'attesa asettica.

<<Tanto>> mormora Beatrice prendendosi le mie coccole <<mi chiedo sempre se sarà maschio e se  prenderà il mio colore...non so, secondo te i rossi maschi rimorchiano?>> corruga la fronte aspettando da me una vera risposta.

So che in realtà lei ha detto così per sdrammatizzare una sua preoccupazione, ovvero: se erediterà i capelli rossi come lei verrà preso in giro come lo facevano con noi due? Non credo, oramai non si sentono più determinate discriminazioni.

Inizio a ridere però per ciò che mi ha chiesto e con quanta convinzione lei aspetti che io apra bocca <<non so, credo di sì, hanno sempre fascino le lentiggini!>>

<<E se fosse femmina?
Cavolo, dovrebbe prendere gli occhi azzurri del padre, le lentiggini e i capelli da me così assomoglierebbe a te!>> batte le mani elettrizzata come se potesse davvero scegliere i connotati del piccolo che nascerà.

Prima che potessi risponderle sento la vibrazione del telefono nella borsa, lo cerco tra le mille cianfrusaglie... è un pozzo senza fondo.

Una lametta?

Corrugo la fronte afferrandola <<posso sapere perché una lametta, palesemente usata, si trovi dentro la mia borsa?>> le chiedo con occhi socchiusi.

Lei sistemandosi una ciocca rossa dei capelli alza le spalle <<non so di cosa stai parlando>> Svaga prendendo il cellulare. 

Oddio, ora collego i venti minuti passati nel bagno della clinica.... <<Oddio, te la sei depilata prima in bagno!>> quasi urlo incredula, a cosa dovrebbe servirgli?

<<Umh...ok sì, dai mi vergognavo! È un bell'uomo, non posso farmi trovare in certe condizioni!>> mi spiega, riferendosi al suo ginecologo.

Mi mordo la lingua per non polemizzare ma vorrei dirgli tante cose,  come: Non dovresti provarci con altri, Kevin ti sta aspettando, non buttare il tuo cuore, so che sei innamorata di lui ma sei così testarda che preferisci essere superficiale.

<<Bell'uomo eh...>> mormoro poco prima di trovare finalmente il telefono.

Scopro con un sorriso che sono tre messaggi di Liam, sorrido appena li leggo, sa che oggi con la scusa mi informerò per smettere di prendere la pillola.

LIAM: Maschio o femmina?
L

IAM: Tu come va... cioè, già fatto?

LIAM: Scusa non voglio metterti ansia. È che ce l'ho io. Dai, chiamami tu dopo.

Non vedo l'ora di tornare a casa e spupazzarti, sei un'orsacchiotto in un corpo da Dio greco!

Non faccio in tempo a rispondergli che un'infermiera ci chiama, Bea mi stringe la mano ed entriamo nello studio del suo dottore.

<<Buongiorno Bea... Beatrice, spero vada tutto bene>> le si rivolge allungandole la mano che lei gli afferra molto volentieri.

Bea...già hanno tutta questa confidenza?

Lei arrossisce come una gatta morta.
Lui si morde il labbro imbarazzato.
                          No, no,no!

Prenditi cura di me.Where stories live. Discover now