Chapter five

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«Aspetta, mi stai dicendo che hai iniziato a fumare?!» domanda Sally euforica, posandomi entrambe le mani sulle spalle e stordendomi con i suoi continui saltelli.

Roteo gli occhi al cielo divertita, mentre faccio un altro tiro dalla Marlboro che mi ha offerto Matt qualche giorno prima, ed espiro il fumo nell'aria, affascinata dalle nuvole che si formano ogni volta.

Dopodiché, annuisco e mi preparo psicologicamente a tutte le sue urla entusiaste.

«Oh, finalmente! Così potremmo starcene insieme la sera, a guardare le stelle, con una musica rilassante e...» Ammira il cielo estasiata mentre pronuncia queste parole, e io mi accingo subito a interromperla.

«...fumare?» lo dico con un tono atto a rovinare la sua meravigliosa allusione e subito dopo torno seria. «L'ho fatto perché mi rilassa, e in certe situazioni essere calma è l'unica cosa di cui ho bisogno.» Faccio spallucce ed espiro un'altra indefinita quantità di nicotina.

Siamo nel giardino del campus adesso, appoggiate a uno dei tavoli in legno posti sull'erba verde, sempre perfettamente curata. Stiamo aspettando che ci raggiunga anche Matt per poi dirigerci in un nuovo negozio che ha aperto da poco. L'idea di uscire non mi entusiasma molto, ma neanche quella di rimanere da sola, invasa da mille pensieri e continue paranoie.

È passata una settimana dall'ultima volta che ho parlato con Jason. Da quel pomeriggio in cui l'ho trovato con Ally in camera le ho espressamente ordinato di avvisarmi i giorni in cui sarebbe dovuto esserci anche lui. Non avrei sopportato un'altra volta di vederli insieme. Ogni volta il mio cuore si lacera sempre di più e la mia anima... beh, quella è già completamente spezzata. Ne salvaguardo solo gli ultimi pezzi restanti.

L'ho incrociato diverse volte nei corridoi del campus, ma non ho mai deciso di concedergli più di un semplice e fugace sguardo. Non potevo guardarlo, perché altrimenti mi sarei persa nell'immensità delle sue iridi scure, nella contemplazione delle sue labbra o, ancora peggio, sarei rimasta incantata dalla scia profumata che lascia ogni volta che mi passa accanto. Lui, invece, non si è comportato come me: mi guardava ogni volta che gli ero vicino, mi spogliava con un semplice sguardo e tutte le volte sembrava che volesse saltarmi addosso. Non nego che era, o meglio, che è tutto ciò che vorrei fare io. Avverto le sue mani sulla mia pelle ogni sera. Sogno le sue labbra, le sue parole, i suoi baci. Lo sento penetrare dentro di me, riempirmi con la sua essenza. Quando mi sveglio sono sempre tremendamente sudata e... eccitata. Perché la verità è che l'attrazione sessuale per lui non è svanita, e non ha minimamente intenzione di farlo.

«Ehilà, bellezze!» Vengo strappata via dai miei pensieri proprio da Matt, che si avvicina a noi con un sorriso smagliante in volto.

I capelli biondi sono più luminosi del solito e gli occhi azzurri ancora più chiari grazie alla luce del sole.

Ricambio il suo sorriso e lo saluto con un bacio sulla guancia.

Lui è l'unico ragazzo con cui non mi sento a disagio nel fare gesti affettuosi propri di un'amica. Non mi ha mai fatto intendere che avesse intenzione di trasformare la nostra amicizia in qualcos altro e questo mi ha tranquillizzata. Inizialmente pensavo che potesse provarci anche lui, a causa del suo carattere troppo espansivo, ma poi ho imparato a conoscerlo. È un ottimo amico e per questo non voglio rovinare il nostro rapporto. Inoltre, adesso che so che è interessato ad Ally avverto un peso minore all'altezza del petto.

La getterei volentieri nelle sue braccia, almeno sta lontana da Jason. Penso tra me e me.

«Hai fatto dieci minuti e trentatré secondi di ritardo, come ti dichiari?» Il tono di Sally è ironico, ma la sua espressione trasuda ben altro, date le braccia incrociate, le sopracciglia inarcate e il piede che picchetta il terreno.

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