Chapter twenty-three

5.1K 167 281
                                    

                ⚠️ATTENZIONE⚠️
    🔞Questo capitolo contiene scene       
                        esplicite🔞

🎶Canzone consigliata: Dirty Mind di Boy Epic da quando viene nominata nel capitolo🎶

«La mia amica è una neo patentata!!» esclama Sally, agitando la mia patente in aria, mentre camminiamo per i corridoi. 

Ho un sorriso smagliante a trentadue denti e il cuore che mi batte all'impazzata. Fortunatamente il mio esame è stato anticipato di circa dieci giorni. L'ho svolto questa mattina e, seppur con un'ansia immane e le mani che sudavano come se fossi una bambina il suo primo giorno di scuola, è andato tutto bene. L'ho superato e questo significa che potrò finalmnete guidare la moto che mi ha regalato Adam. 

«Non immagini quanto io sia felice per te, davvero. Sai quante cose potremmo fare ora che tu hai la patente?» Inarco un sopracciglio, lasciandola continuare. «Potrai accompagnarmi a fare shopping, venirmi a prendere per andare a lezione, portarmi tu in qualsiasi luogo io voglia andare... Oh, soprattutto l'estetista!», «È sempre una scocciatura andarci con il taxi, fa sempre ritardo! Invece sai come sfrecceremo per le strade di Miami?!» Inizia a correre per il corridoio, fingendo di essere su una moto, e mi induce a scoppiare in una fragorosa risata. 

Tuttavia, inizio solo dopo a elaborare tutte le parole che ha appena detto e inarco un sopracciglio nel momento in cui le realizzo. 

«Sally, forse hai trascurato un piccolo particolare...» pronuncio ironicamente.  «Non ho preso la patente per farti da chauffer.» 

Aggrotta istantaneamente le sopracciglia nel momento in cui queste partole mi escono dalla bocca, e sorrido. 

«Ah, no?» posiziona il dito indice sul labbro inferiore in modo riflessivo. 

 «No.» scuoto il capo in segno di diniego, ma, notando le sue palpebre ridotte a due impercettibili fessure, increspo le labbra in un lieve sorriso.

«Quindi farai l'egoista?» domanda con una celata ironia. 

Fingo di pensarci su per qualche minuto e infine affermo: «Sì, probabilmente.»

Mi scruta attentamente, come se fosse un leone in procinto di piombarsi sulla sua gazzella. Continua a fissarmi, e così faccio anche io, per secondi che sembrano interminabili. E giuro che potremmo continuare all'infinito, ma nell'esatto momento in cui lei mette il broncio e incrocia le braccia al petto come faceva da ragazzina, scoppio a ridere. Non riesco più a trattenermi e riempio i corridoi del college con la mia risata, che risuona fra le pareti e che induce molte ragazze e ragazzi a voltarsi. 

Arrossisco e sgrano gli occhi nel momento in cui me ne rendo conto, iniziando a grattarmi la nuca. 

Cerco comunque di tralasciare questo piccolo dettaglio e torno a concedere la mia attenzione a Sally. 

«Avanti, sto scherzando! Dovevi vedere la tua faccia!» Mi avvicino a lei e la stringo fra le mie braccia, stritolandola per una manciata di minuti. Ed è proprio la sua faccia contrariata a tutta questa dimostrazione di affetto e a questo gesto di contatto forse troppo prolungato per i suoi gusti a divertirmi ancora di più. 

«Ah, ah, ah!» finge di ridere e si scosta lievemente da me.  «Per un attimo ho pensato che volessi tradirmi.» asciuga delle lacrime immaginarie in modo teatrale.

Scuoto la testa con un sorriso. «Ti farò da autista personale tutte le volte che vorrai, promesso.»

Sgrana gli occhi incredula. «Cosa hai detto?» La sua espressione estasiata e il suo sorriso smagliante non fanno che intenerirmi e divertirmi, perciò, roteando gli occhi al cielo, lo ripeto: 

(Im)possibleDonde viven las historias. Descúbrelo ahora