Chapter twelve

4.6K 170 450
                                    

«Ragazze, muovetevi! Tra soli trenta minuti arriveranno tutti!» La voce di Sally mi rimbomba nelle orecchie, tanto da indurmi a coprirle.

Quando volto il capo nella sua direzione, però, noto che è appena entrata in camera con un accappatoio.

Ma che diavolo?!

Sgrano gli occhi a quella vista poiché è praticamente a zero, ma non dico nulla, non intenzionata a iniziare a litigare.

Sono le otto e mezza di sera e ci stiamo preparando insieme per andare a una festa. È stata organizzata proprio da Lily, a casa sua, in onore della prima partita di basket del semestre che si terrà tra pochi giorni.

Ha invitato praticamente tutto il college, quindi questa sera mi ritroverò davanti davvero di tutto: giocatori di basket ubriachi, cheerleaders in foga, matricole scioccate dinanzi a tutto quel casino, studenti dell'ultimo anno che penseranno a squadrare o accalappiare gente con qualche anno in meno e... Jason.

Deglutisco a questa consapevolezza.

Spero con tutto il mio cuore che non sia presente, eppure inconsciamente so che ci sarà al cento per cento. Non si perde una sola festa, se qui si può bere, arrivare sbronzi alla mattina seguente e fare sesso selvaggio con qualche matricola, per non contare il fatto che fa parte della squadra, il che sottolinea l'assoluta certezza della sua presenza.

Proprio per questo mi sto impegnando psicologicamente a incontrarlo. Tutto ciò che farò sarà ignorarlo, divertirmi e, perché no, anche provocarlo. Lui si diverte sempre a stuzzicarmi, perciò intendo fare la medesima cosa, godendomi lo spettacolo, come l'ultima volta, nel vederlo frustrato.

Oltre che mentalmente devo dire, però, che sto facendo di tutto per sembrare al top anche fisicamente. Infatti, nonostante non me ne renda conto, sto cercando in ogni modo di mostrarmi il più seducente possibile.

Indosso un tubino bianco che si intona perfettamente ai miei capelli scuri, privo di maniche, con diversi glitter appena visibili sparsi su tutto il tessuto. È abbastanza aderente e questo permette alle mie curve di accentuarsi visibilmente. Anzi, forse anche troppo oserei dire. Ma non me ne curo. Così come tralascio il fatto che si veda accentuato il tanga in pizzo bianco che indosso. Me lo ha prestato Sally, poiché io non dispongo minimamente di queste cose, e devo dire che mi piace come fascia i glutei e li evidenzia. Tuttavia, il fatto che si intravedi sotto il vestito mi mette a disagio.

Non voglio dare nell'occhio...

Proprio però quando sto per toglierle, l'arrivo di un messaggio calamita la mia attenzione.

Mi avvicino quindi al telefono e lo prendo il mano, notando che il mittente è Adam.

"Ci sarai anche tu questa sera, vero?"

Aggrotto leggermente le sopracciglia, incuriosita da questa sua domanda, ma lascio perdere. Semplicemente digito un semplice "sì" e increspo le labbra in un lieve sorriso.

Nonostante non abbiamo ancora chiarito, devo dire che queste domande mi mettono sempre di buon'umore. Penso tra me e me con un'espressione da ebete sul volto.

«O-Okay...» La voce strascicata di Sally mi induce a voltarmi verso di lei, e la vedo legarsi velocemente i lunghi capelli corvini in una coda alta, mentre si avvicina al letto per infilarsi le décolleté nere. Le mette alla velocità della luce, per poi darsi un'ultima occhiata allo specchio e annunciare: «Io sono pronta, scendiamo.»

Finalmente, oserei dire.

Roteo gli occhi al cielo, divertita dalla sua costante capacità di fare ritardo nonostante ci stiamo preparando proprio nel luogo in cui si terrà la festa, e mi avvicino a lei, Lily e Millie.

(Im)possibleWhere stories live. Discover now