Capitolo IX

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Mi accorgo di essere arrivata alle Canary Wharf dall'odore di bruciato e polvere. Non è la solita puzza che si aggira per le strade di Nuova Londra. Qui l'aria sa di fuoco, erba e cemento. Sono incappucciata, e accanto a me ci sono altre persone. Una donna sta piangendo a intermittenza e la cosa mi disturba alquanto. Qualcuno le intima di stare zitta, ma sembra non avere la minima intenzione di smettere. Ho mani e piedi legati, sono seduta scomodamente su un camioncino dell'esercito, proprio sopra la ruota. Dopo l'interrogatorio ho avuto alcune settimane per prepararmi a quanto mi aspetta. Nessuno mi ha più picchiata. Il labbro è ancora spaccato, ma il gonfiore intorno all'occhio è passato. Questa mattina ci hanno riuniti nel cortile del carcere e ci hanno costretti a infilare le divise colorate. O'Brian ha spiegato a tutti noi condannati che l'unica speranza che abbiamo è sopravvivere per tre giorni alla Caccia nella zona C per poi passare il resto dei nostri giorni in un carcere di massima sicurezza. Quindi ha riso di gusto.

Non è vero. Esiste un altro modo. Ed è quello che ho intenzione di mostrare a Martin Speed e a tutta Nuova Alba. Conosco il territorio di Caccia, so dove si nascondono i condannati e dove li cercano le reclute. Ho visto dalle immagini della propaganda, riconosco i metodi di ogni recluta. Ricordo i loro nomi.

Siamo diciassette criminali contro venti reclute: quattro con le casacche rosse, le prede preferite di Fletcher, otto che hanno punteggio due e saranno ammazzati con ogni probabilità dal gruppetto di Willer. Noi cinque con la casacca azzurra faremo bene a correre in fretta. Blender è il più veloce di tutti a prendere i punteggi uno.

Il camioncino frena all'improvviso. Ci fanno scendere a forza, prendendoci anche a calci. Non ci tolgono i cappucci, per ora. Come se non sapessi cosa c'è di fronte a noi: un lunghissimo recinto elettrificato. Sprecano una quantità mostruosa di energia per questi tre giorni di caccia. Mi puntano una canna di un fucile alla schiena.

«Avanti! Camminate!» ci ordinano i soldati.

Arranco in avanti, cerco sostegno contro le spalle di qualcuno che mi precede.

«Muovetevi!» urlano, sparando un colpo in aria. Vorrei vedere loro nelle nostre condizioni.
Una spinta ancora, poi qualcuno mi slega i polsi e mi libera del cappuccio. Un ultimo colpetto e mi ritrovo nella gabbia dei condannati. La terra sotto di me è rossa e morbida. Mi slaccio da sola i nodi alle caviglie. Uno alla volta entrano tutti gli altri detenuti.

Quando ero una recluta ricordo che l'inizio della Caccia era avvolto in un silenzio assordante. Ora sento un vociare concitato alle mie spalle. Mi giro e scopro che hanno costruito degli spalti appena fuori il recinto. Le bandiere con il Valknut sventolano e il motto della Guardia Segreta è stato impresso nel ferro e sovrasta l'ingresso alla Zona C: la Verità è la migliore forma di Sicurezza.

Martin Speed troneggia in piedi, intrattiene la gente che lo circonda. Ridono tutti. C'è persino il Rex seduto lì accanto, che tossisce ripetutamente dentro un fazzoletto bianco.

Foster Cook non è alto, ma ha un fisico imponente nonostante gli anni. Vicino a lui la seconda moglie, Adele Rose. Ha vent'anni in meno e una chioma ancora bionda e lucente. La madre di Lana somiglia talmente alla figlia, che è accanto a Speed ed esibisce il suo più falso e smagliante sorriso, da sembrare sua sorella.

Poco distante dal Ministro Richardson e dal Generale Stevenson, scorgo William Moyer. Cerco di annichilirmi nella gabbia. Sento il suo sguardo accusatorio su di me.
Ti ho liberato da molte grane, vorrei dirgli. Dovresti essermi solo riconoscente.
Forse lo sa, ma continua la recita. Accanto a lui siedono Lucy e suo marito. Quella maledetta ha il coraggio di indicarmi.

Mi viene da vomitare, ma devo tenermi tutto nello stomaco, non mangerò per molte ore. Se mai mangerò. Allontano lo sguardo. In fondo agli spalti compaiono le reclute della Guardia Segreta che stanno preparando le armi, mentre un tecnico della propaganda li riprende. Sopra di loro un uomo distribuisce le ultime indicazioni.

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