Capitolo 2 [Kim Seokjin]

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Kim Seokjin si stiracchiò e aprì i suoi occhi lentamente, mentre la luce del sole gli invadeva il viso.

il mio sguardo iniziò a farsi più nitido e la prima così che vidi fu un soffitto bianco. lasciai che i miei occhi si abbituassero alla luce splendente e mi sedetti sul letto.

mi guardai in torno e mi resi conto che non ero sul mio letto e quella non era la mia stanza.

spostai il lenzuolo scoprendomi, e notai che non avevo gli stessi vestiti che indossavo ieri, avevo indosso dei pantaloni grigi molto larghi e una felpa nera.

"dove sono...?" mi chiesi e cercai di ricordarmi cosa era successo il giorno precedente. le uniche cose che mi ricordavo erano che mi era stata rubata la bici, ero andato da Starbucks e aveva iniziato a piovere... e poi... non me lo ricordavo.

rimasi scioccato nel realizzare che ero nel letto di qualcun altro. "potrebbe essere...?" pensai e nel mentre uscì dalla stanza chiudendo la zip della felpa.

rabbrividì quando i miei piedi toccarono la superficie del pavimento al quanto freddo. mi guardai attorno e il mio sguardo si posò su delle foto attaccate al muro. "sono così carine...".

ma una foto attirò la mia attenzione. c'era un ragazzo con dei capelli neri che aveva il braccio intorno al busto di un altro ragazzo dai capelli marroncini che stava sorridendo.

in qualche modo mi fece sorridere, poi spostai la mia attenzione su altre foto. sobbalzai quando sentì un rumore provenire da un'altra stanza così uscì e mi diressi giù per le scale.

scesi e dei rumori provenienti dalla cucina mi convinsero ad avvicinarmi, così mi affacciai oltre la porta.

c'era un ragazzo... lo stesso di ieri! urtai il muro provocando un rumore, e quel ragazzo se ne accorse.

giro la testa verso la mia direzione e mi donò un dolce sorriso che mi provoco vertigini. scossi la mia testa come per fare scomparire quella sensazione e intanto sentì le mie guance andare a fuoco, stavo arrossendo.

"sei già sveglio, a quando vedo" disse guardandomi e impugnando due tazze di caffè fumanti. "ho fatto del caffè" continuò andandosi a sedere al tavolo, posando le due tazze.

esitante presi posto di fronte a lui. guardai la tazza e dissi "io... io non bevo caffè", mentendo.

"...sei sicuro?" mi chiese e io annuì, mentre tra noi scendeva il silenzio più totale. per un po' si sentì solo il rumore della sua tazza. ad un certo punto lo sentì tossire così alzai lo sguardo, mi stava guardando.

"chi... chi sei?" chiesi alla fine per spezzare il silenzio, facendo incrociare i nostri occhi. ha esitato spostando lo sguardo, ma poi la sua attenzione tornò su di me. "non ti ricordi davvero chi sono?" chiese e io lo guardai confuso rispondendo con un "no", mentre come risposta lui sospirò guardando la sua tazza mezza vuota.

"mi chiamo Kim Namjoon, ma puoi chiamarmi Rap Monster" disse rispondendo alla mia domanda, così io annuì. all'improvviso mi ricordai il motivo per il quale ieri ero fermo sotto la pioggia. "aspetta... dov'è la mia bici?" alzai la voce e gli lanciai un'occhiataccia, aveva lui la mia bici e la volevo indietro.

COFFEE [Namjin]Where stories live. Discover now