|Immagini e Oneshot| Dall'alto in basso

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Skadia amava sedersi sul tetto della sua stanza per osservare il panorama. La lingua di terra del porto che ritagliava un fiume nel mare splendente, le case che spiccavano sugli scuri scogli con le loro facciate di crema e i tetti rossi, le persone che le abitavano e andavano avanti e indietro come piccole, frenetiche bamboline. Le barche a vela, che galleggiavano placide come fazzoletti colorati abbandonati sull'acqua.

Di certo, però, Skadia non sarebbe rimasta tutto il pomeriggio a fissare solo e unicamente suddette barche. Ma purtroppo era esattamente ciò che doveva fare. Non aveva neanche avuto il tempo di riposarsi un attimo dopo la scuola: aveva rifilato un paio di scuse a sua madre ed era salita, senza nemmeno togliersi la divisa o disfarsi lo zaino. Beh, nel peggiore dei casi avrebbe avuto una scusa per portarsi avanti con lo studio. Ma prima doveva aspettare che arrivasse Zalman, pensò. Così almeno avrebbe avuto qualcuno per fare la parte noiosa del lavoro.

Come se lo avesse evocato, un gatto nero corse in direzione di Skadia e si piazzò accanto a lei, la schiena dritta come un obelisco e lo sguardo severo inchiodato sulla ragazza.

《Posso accarezzarti?》chiese Skadia, trattenendo a malapena una risata.

《Posso buttarti giù da qui anche in questa forma》ringhiò lui.

《E affrontare l'ira di mia madre? Non sei così potente. Sai, dovresti rimanere così tutti i giorni. Lavorare con te sarebbe molto più piacevole.》

《Era il travestimento più adatto per la situazione. Siamo qui per una missione, ricordi? Non per bisticciarci e fare commenti sarcastici.》

《Era solo un suggerimento》disse Skadia facendo spallucce.

Zalman la ignorò.
《È successo qualcosa mentre non c'ero?》

《Solo gente che cammina avanti e indietro e porta scatole. Non che si possa vedere nulla di rilevante da qui sopra.》

Quella era decisamente la missione più inutile e noiosa che le fosse mai stata affibiata. Lei e Zalman appartenevano all'associazione di maghi di Lyngodd Alta, che non andava molto d'accordo con la sua controparte marittima. Essendo l'unica della sua associazione che viveva a Lyngodd Bassa, Skadia era la scelta migliore per spiare il "gran colpo" (non le era stato detto quasi nulla a riguardo) che l'Associazione Bassa aveva intenzione di portare a termine proprio quel giorno al porto. Chi avrebbe notato una ragazzina che sedeva placidamente su un tetto insieme al suo gatto? Zalmar era stato mandato a controllarla, come al solito.
Come se Skadia non avesse dimostrato milioni di volte di valere quanto lui.

Skadia scrollò le spalle e tirò fuori due tramezzini dal suo zaino giallo.

《Tieni》disse. 《Sarà una lunga giornata.》

Zalman non sembrò affatto riconoscente. 《E io con quali mani dovrei mangiarlo?》

Skadia prese un fazzoletto e vi poggiò sopra il panino a mo' di piatto. Ignorò i soffi e le imprecazioni di Zalman e si mise a mangiare.

Per ore ed ore non successe nulla di interessante. E anche fosse, loro probabilmente non avrebbero notato. Il sole stava quasi tramontando. Skadia sfogliava distrattamente il suo libro di storia, piluccando qualche patatina ogni tanto. Zalman non aveva più le forze di rimproverarla, e si era ormai arreso al suo pasto poco dignitoso.

《Secondo me ci hanno fatti venire qui in anticipo》sbuffò Skadia.

《Probabilmente per impedirti di arrivare di nuovo in ritardo.》

《È successo solo una volta. E comunque ci potevano almeno mettere più vicini, invece di farci perdere tempo.》

《Non è una decisione che spetta a te. Se tu fossi il capo dell'Associazione, saremmo tutti morti da tempo.》

《Ma non di noia. E poi non pretendo chissà che cosa, solo qualcosa.》

Poi qualcosa accadde.
Un'improvvisa cacofonia di botti e grida in lontananza. Quando Zalman e Skadia guardarono di nuovo il porto, lo trovarono avvolto da uno strano fumo roseo. Skadia saltò dal tetto.

《Cosa hai intenzione di fare?》urlò Zalman senza muoversi dal posto.

《Ci deve essere stato un incidente, o un attentato... devo andare a vedere.》

《Ci è stato dato ordine di non interferire! Non dobbiamo fare altro che comunicarlo all'Associazione.》

《Ma qualcuno potrebbe essere ferito!》

《Sono i nemici, Skadia. E non c'è scusa per disobbedire a un ordine diretto!》

《Lì ci sono dei cittadini, i cittadini della mia città, della mia casa. Lacerai delle persone innocenti in pericolo?》

《Non è compito nostro-》

《Rimani là, allora》lo interruppe Skadia, scura in volto.
La ragazza iniziò a correre più veloce che poteva. Non le importava se Zalman la stesse seguendo o no. Codardo. Con l'aiuto di un po' di magia, fu al porto in meno di un minuto.

Si aspettava di essere circondata da macerie e fiamme ma il porto, eccetto per il fumo, appariva identico. Prima che potesse formare qualsiasi ipotesi, qualcuno la afferrò alle spalle. Skadia perse i sensi.

Si risvegliò nella stiva di una nave. Era accasciata su una sedia, ma non era stata legata. Si alzò di scatto e guardò subito fuori da un oblò. Era ancora al porto, per fortuna. Ma ciò non bastò a rassicurarla: la stiva era tappezzata dagli stendardi gialli e rossi dell'Associazione Bassa. Riusciva già a immaginare l'espressione delusa sul volto umano di Zalman, le sopracciglia corrucciate e la bocca stretta tra i baffetti neri e quello stupidissimo pizzetto appuntito. Skadia decise di guardare il lato positivo: se l'avessero uccisa, almeno non avrebbe dovuto affrontare la sua sfilza infinita di "te l'avevo detto".
La porta si aprì, facendo venire un colpo a Skadia. Entrò un uomo sulla trentina, con i capelli rossi e un sorriso gioviale stampato in faccia, una maglietta a righe bianche e rosse tesa sul petto largo. Era decisamente molto più giovane e attraente di Zalman e qualunque altro membro dell'Associazione Alta (eccetto lei, ovviamente), ma ciò non cambiava il fatto che era appena stata rapita.

《Sono molto dispiaciuto per i modi bruschi dei miei uomini》 disse l'uomo. 《Avevo detto loro di portarti qui, ma dovevo essere più specifico.》

《Modi bruschi? Mi avete rapita. Avete rapito una ragazzina indifesa e tutto ciò che riesci a dire è "mi dispiace"?》

L'uomo rise.
《Sappiamo benissimo che sei tutt'altro che indifesa, Skadia.》

Skadia realizzò che urlare contro il suo rapitore era una pessima idea.

《Prima che tu lo chieda, non sappiamo dove sia il tuo collega》disse l'uomo buttandosi su una poltrona come se nulla fosse. 《E non ci importa. Tu sei il nostro "colpo".》

Il cuore di Skadia iniziò a battere all'impazzata, come se volesse fuggire da quella barca per conto suo.
《Tutto questo... era per catturare me?》

Il sorriso dell'uomo si allargò.
《Non vogliamo catturati. Vogliamo offrirti un lavoro.》

Questa una delle oneshot preferite, che vorrei continuare e revisionare.
Character design ufficiali dei personaggi:

 Character design ufficiali dei personaggi:

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I numeri tra parentesi sono le età. Sì, il tipo si chiama David. I rombi rossi e verdi sono i loghi delle Associazioni. Mi spiace di non aver fatto Zalman in versione gatto 😔

Diario di una giovane scrittriceWhere stories live. Discover now