|Oneshot| Luce e Ombra

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Akira non avrebbe perso. Non quella volta, non quel giorno. Ma, si stava accorgendo con orrore, non sembrava che potesse fare molto a riguardo. Era a terra, disarmata, e attorno a lei c’erano solo terra, polvere e rare erbacce. Il suo opponente si stava avvicinando sempre di più, inesorabile, il sole alle sue spalle che nascondeva il suo viso nell'ombra e accecava Akira. Lei continuava a guardarsi attorno, gli occhi azzurri che correvano febbrilmente da un punto all'altro del campo. Ma per quanto ci provasse, la situazione non cambiava: terra, polvere, erba. Il suo opponente avanzava, armato di un ghigno divertito affilato quanto la spada che spendeva come un secondo sole nella mano destra. L’arma di Akira, invece, era troppo lontana lei perché potesse raggiungerla senza essere braccata. Ma, per fortuna, gli elfi non dovevano affidarsi solo alla spada.

《È finita 》disse lui, facendo passare la spada da una mano all'altra come se fosse un giocattolo. 《Ultime parole?》

Non era finita. Non finché Akira non lo decideva. •Terra. Polvere. Piante. Akira afferrò un pugno di terra e lo gettò sull'avambraccio destro del suo nemico. Lui aggrottò la fronte e la sua attenzione si spostò sul punto dove era stato colpito. Non si accorse dei rampicanti che gli stavano risalendo sulle gambe. Quando Akira scattò verso la sua spada, lui non riuscì a seguirla. Ora la situazione si era ribaltata: il ragazzo era a terra, e lei lo sovrastata con un sorriso stampato in faccia. Akira bloccò con un piede la spada dell'avversario, così che lui non potesse riprenderla, e gli puntò la sua al collo.

《•Ora è finita.》

 Taayin si mise in ginocchio e alzò le mani in segno di resa. Poi guardò Akira negli occhi e scoppiò a ridere. Akira ricambiò e aiutò suo fratello ad alzarsi mentre i rampicanti venivano di nuovo inghiottiti dal terreno.

《Ti sei superata. Stavo quasi temendo per la mia vita.》

《Devo fare di meglio, se voglio fare bella figura stasera.》

《Sono sicuro che andrai benissimo. Ora dovresti solo andare a riposarti.》

《Riposarmi? Il giorno della Cerimonia?  È poi devo allenarmi ancora, e prepararmi- e se mi chiedono di suonare? Non ho nulla di pronto!》

《Ci siamo allenati tutta la mattina, e due ore dopo pranzo. Se non vuoi riposarti per te stessa, almeno lascia in pace il tuo povero fratello.》

《Stasera è la sera più importante della mia vita》 insistette Akira. 《Deve essere perfetta, capisci? E se fossi a un solo passo dal mio massimo? E se un po' più di pratica potesse fare la differenza?》

《Allora fallirai miseramente e rimarrai legalmente minorenne per sempre.》

Akira lo colpì debolmente alla gamba con una delle spade smussate.

《Non sei divertente!》

《E non sono nemmeno la tua prova!》rise Taayin. 《Andiamo, vieni qui.》

Taayin allargò le braccia e Akira ricambiò il gesto.

《Non devi essere così perfezionista 》le disse lui nell'orecchio, poi sciolse l'abbraccio e la guardò negli occhi, le mani poggiate sulle sue spalle. 《Io non ho avuto la metà del tuo allenamento. E sono anche inciampato un paio di volte, ma sto comunque benissimo.》

《Almeno gli standard sono bassi 》

《Quanto sei simpatica. Il punto è che ci siamo allenati per •mesi. Abbiamo esplorato qualsiasi possibile scenario e ti ho insegnato tutto quello che so. Sei pronta, probabilmente molto più di quanto lo ero io. O almeno, lo sarai se non arrivi alla cerimonia sfinita.》

《Va bene 》si arrese Akira. 《Mi prenderò un tè o qualcosa del genere. Poi vedremo.》

Taayin le diede una pacca sulla spalla e la accompagnò in casa.

Diario di una giovane scrittriceWhere stories live. Discover now