IX

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finalmente erano arrivati. Era da poco passata la mezzanotte e jisung non aveva più chiuso occhio.

ripensava a quella conversazione con minho e al solo ricordo, arrossiva.
Nessuno gli aveva mai detto una cosa simile, e sentirselo dire (specialmente da minho) lo aveva scosso un po'.

come poteva ignorare i sentimenti a questo punto?

avrebbe passato due giorni interi assieme alla sua cotta e già durante il viaggio era successo di "tutto". Cos'altro lo aspettava?

dopo essere scesi dal traghetto, aspettava loro un altro piccolo viaggio in macchina per poi arrivare, per davvero, alla loro destinazione.

jisung seguì il maggiore fino ad una macchina nera, alla quale era appoggiato un ragazzo dai capelli biondi che sembrava aspettare proprio loro.

appena vide minho, si staccò dalla macchina e si avvicinò all'altro sorridendo. Emanava un'aura solare e rassicurativa, sembrava proprio il tipo di persona di cui puoi fidarti e sentirti a proprio agio.

"finalmente siete arrivati. Pensavo che steste ricreando il titanic."

successivamente, il biondo porse la mano a jisung, sempre con un sorriso in volto.

"piacere, io sono felix, il cugino di minho."

e così, dopo le presentazioni, i tre salirono in macchina. Jisung aspettava solo ciò, si era leggermente stancato di quell'aria di mare e non vedeva l'ora di stendersi su un letto comodo e dormire beatamente.

dopo qualche minuto sentì gli occhi farsi pesanti, però non riuscì a resistere e così si addormentò con la testa appoggiata al finestrino.

dopo un quarto d'ora, la macchina si fermò davanti ad una casa, ovvero la casa di felix.

non era esattamente la casa dove viveva sempre, bensì la casa delle vacanze dove solitamente passava l'estate con suo cugino.
Quella volta però, minho decise di portare anche jisung, voleva passare quelle vacanze con lui.

la casa non era né troppo grande né troppo piccola, era il giusto: aveva due camere da letto (entrambe con rispettivo balcone), un bagno, una cucina ed un salotto, mentre in giardino si poteva trovare una piscina.

possiamo definire questo posto paradiso.

il mare era visibile dal balcone poiché l'abitazione si trovava leggermente più in alto rispetto al livello del mare.

inoltre, era una zona abbastanza isolata, quindi c'era sempre il silenzio assoluto, tralasciando le macchine che raramente passavano.

minho si girò e notò jisung dormire profondamente, gli dispiaceva svegliarlo così scese dalla macchina, e dopo aver aperto la portiera, prese con delicatezza il ragazzo che automaticamente si aggrappò al maggiore.

"lo porto in camera, tu inizia a prendere le valigie."

il biondo gli fece la linguaccia dandogli le chiavi della casa e successivamente iniziò a prendere le valigie come richiesto.

minho entrò in casa, accese le luci per poi prendere un profondo respiro, sorridendo subito dopo aver sentito il buon odore della casa che era sempre uguale.

dopodiché si diresse verso la "propria" camera, trovandola in ordine come al solito.
Si chiedeva se fosse davvero felix a pulire tutto ogni volta che arrivava lì, cosa di cui dubitava conoscendo la pigrizia dell'altro.

si avvicinò al letto e posò delicatamente jisung su di esso, soffermandosi a guardare il suo viso rilassato mentre dormiva.

il suo sguardo finì sulle labbra apparentemente morbide, ma si risvegliò dai propri pensieri quando sentì felix arrivare con le valigie. Si allontanò e si ricompose, passandosi una mano nei capelli.

"hai intenzione di svegliarlo così che si cambi o lo cambi tu?"

minho si girò per guardare il cugino e roteò gli occhi come risposta. Felix sapeva già tutto, e nonostante il maggiore lo negasse, aveva capito che tra i due ci fosse qualcosa, un qualcosa che non poteva essere definito semplicemente amicizia.

non pensava questo solo per il tempo che passavano assieme coccolandosi e altro, né per suo cugino che parlava ormai quasi solo del ragazzo.

lo pensava per il modo in cui minho ogni volta elogiava jisung, sottolineando il suo essere carino a causa delle guance.
Lo pensava perché aveva notato come minho guardasse jisung, non era uno sguardo con cui si guarda solitamente un semplice amico.

felix, così come chan, si era reso conto che il maggiore provasse dei sentimenti per l'altro. Amava dimostrarlo ma non voleva ammettere a se stesso che facesse quelle cose per amore.

ma non era esattamente spaventato dell'amore come pensava, era spaventato del dolore che, spesso, causa. Si sa, più è grande l'amore, più lo sarà il dolore.

dopo essersi fatto una lunga doccia rilassante, tornò in camera e notò che il ragazzo si era steso su un lato nel sonno.

con movimenti lenti, si stese anche lui su un fianco sul letto, ritrovandosi faccia a faccia con jisung.

iniziò a tracciare delicatamente i vari lineamenti del suo volto con un dito, sorridendo alla vista di un ragazzo così carino.

aveva dei lineamenti perfetti con una pelle liscia e morbida, sembrava di toccare un dolcetto soffice.

successivamente il suo dito finì sulle labbra, assieme al suo sguardo.
Minho non aveva mai avuto così tanta voglia di baciare qualcuno, ma non voleva farlo mentre jisung dormiva.

"vorrei essere il tuo primo bacio."

sussurrò per poi avvolgere un braccio attorno al corpo del ragazzo e stringerlo a sé, addormentandosi poco dopo.

autore

ho già pensato a come possa avvenire una dichiarazione quindi non vedo l'ora

jisung, come sei imbranato.Onde histórias criam vida. Descubra agora