XI

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dopo aver fatto il giro turistico della zona, felix decise di passare quel pomeriggio in spiaggia.

tutti erano d'accordo, tranne jisung.

amava il mare, la spiaggia, ma non il suo corpo. Il solo pensiero di stare in costume davanti a tante altre persone, e specialmente davanti al ragazzo che gli piaceva, gli metteva parecchia ansia.

con i vari pensieri in testa, si ritrovò a camminare lentamente rispetto agli altri e quindi si ritrovò un po' indietro.

però ciò non passò inosservato a minho, che si avvicinò al ragazzo e gli sorrise.

"ehi hannie, che succede? Ti vedo sovrappensiero."

il ragazzo sobbalzò nel sentire la voce dall'altro ed alzò la testa per guardarlo. Sorrise lievemente e scosse la testa.

"nulla è solo che... sono molto insicuro sul mio corpo quindi sarà difficile stare in costume."

jisung riusciva ad essere sempre onesto con il maggiore, non doveva nascondergli nulla perché sapeva che non lo avrebbe mai giudicato o altro. Dopotutto, erano migliori amici.

"se non ti senti a tuo agio non toglierti i vestiti, non preoccuparti. Felix e changbin non ti giudicheranno, anzi, comprenderanno la situazione."

le parole rassicuranti e il sorriso tranquillizzarono il minore che annuì semplicemente, tirando un piccolo sospiro di sollievo.

"e comunque
dovresti cercare di apprezzare questo bel corpicino, ho varie volte intravisto un po' di addominali ed è molto attraente da parte tua averli."

sussurrò, facendo arrossire jisung che rimase a bocca aperta. Quando aveva visto quei addominali?

il rumore delle onde era accompagnato dalle voci delle persone presenti sulla spiaggia e dalle risate dei bambini che giocavano spensierati, rincorrendosi e buttandosi in acqua. La musica proveniente dal bar poco lontano rimbombava, creando un'atmosfera rilassante.

felix aveva invitato anche changbin a venire con loro ed egli non poté rifiutare, dopotutto amava il mare.

purtroppo il nostro caro felix rischiò di svenire quando la sua cotta si tolse la maglia, rimanendo solo coi pantaloncini e la sua reazione fece ridacchiare gli altri.

si poteva notare subito quanto gli piacesse changbin, eppure quest'ultimo sembrava non notarlo, o forse faceva finta di non farlo.

ma il successivo che rischiò quasi un infarto era jisung.

anche se provava a tenere lo sguardo lontano dalla figura di minho, automaticamente finiva per guardare i suoi addominali ben scolpiti.

non inmaginava che avesse tempo per fare palestra.

a felix, ovviamente, non passò innoservata la reazione del ragazzo e così una "brillante" idea gli venne in mente.

una delle cose che amava? Creare tensione, o come preferiva dirlo, aiutare i suoi amici.

dopo aver posato le borse, spinse minho che si stava tranquillamente spalmando la crema solare, facendolo finire su jisung che era ormai steso sul proprio telo.

"È L'ORA DEL BAGNO!"

urlò, per poi prendere per mano changbin e scappare verso il mare, lasciando i due da soli, in quella posizione.

minho era letteralmente su jisung, i loro petti si toccavano e l'unica preoccupazione del minore era il suo battito cardiaco fin troppo veloce, aveva paura che l'altro potesse sentirlo.

anche se era una posizione abbastanza scomoda, nessuno dei due riusciva a muovere un muscolo. Era come se fossero finiti in uno stato di trance, incantandosi a guardare il viso dell'altro.

ma dopo un minuto minho si risvegliò, schiarendosi la voce ed alzandosi dal ragazzo.

voleva andare a farsi il bagno, ma non voleva né andarci da solo né lasciare jisung lì. Quindi cosa poteva fare se non prendere il povero ragazzo e buttarlo in mare?

prese in braccio, a modo di sposa, il ragazzo (ancora un po' rimbambito da quello che era appena successo) e corse verso il mare.

solo quando notò di essere quasi in acqua, jisung si risvegliò e quasi urlò, dando dei colpetti sulla schiena del maggiore.

"minho ma che fai? Non ho il costume! Mettimi giù! Anzi no, riportami sul telo!."

senza ascoltare nessuna parola, minho buttò il minore in acqua, come se fosse un sacco di patate, e scoppiò a ridere appena il ragazzo tirò fuori la testa dall'acqua.

aveva tutti i capelli bagnati appiccicati sugli occhi e sembrava quasi una noce di cocco blu.

"non è per nulla divertente stronzo."

e dopo aver detto ciò, prese per un braccio il maggiore e lo trascinò a sé, facendolo finire sott'acqua assieme a lui.

i due continuarono a giocare come due bambini, schizzandosi acqua a vicenda, facendo alcune piccole gare di nuoto e avendo ogni tanto qualche gay panic.

[sì, il minho di questa storia sa nuotare.]

ben presto era arrivato il tramonto, la gente iniziava ad andarsene e ormai le uniche cose udibili alla spiaggia erano le onde del mare e la musica del bar.

i due sedevano sulla riva, mentre felix e changbin erano andati a prendere il gelato.

la luce del sole che tramontava si rifletteva nell'acqua cristallina, creando uno scenario a dir poco magnifico.

jisung sospirò, era un lieve sospiro che si fa quando si prova un profondo senso di pace, ed appoggiò la propria testa sulla spalla del maggiore affianco a lui.

"ti senti meno stressato?"

"direi di essere rilassato al cento percento."

minho sorrise ed accarezzò i capelli bagnati del minore, guardando il tramonto. Si creò un silenzio tra i due, non era un silenzio imbarazzante o altro, era tranquillo e confortevole allo stesso momento.

dopo poco jisung parlò nuovamente, socchiudendo gli occhi alle carezze dell'altro.

"grazie mille minho, da quando ci conosciamo ti sei sempre preso cura di me, più di quanto abbiano fatto tante altre persone."

"non devi ringraziarmi jisungie, dopotutto siamo migliori amici ed è compito dei migliori amici prendersi cura l'uno dell'altro, no?"

migliori amici.

quella definizione suonava sbagliata per entrambi, era aspra, amara, antipatica, dolorosa.

ma nessuno dei due volle dirlo, ognuno se lo tenne per sé, rimanendo in silenzio.

dopo un po' tutti tornarono a casa, jisung si rinchiuse nel bagno con la scusa di farsi la doccia e scoppiò in un pianto silenzioso.

sentiva tante emozioni in una volta sola e non riusciva più a contenerle.

quel nodo alla gola che aveva iniziò a fargli male e il suo respiro divenne affannoso.

lui non voleva essere suo migliore amico.
lui non voleva essere illuso.
perché alcune volte minho si comportava in modo così dolce, lo faceva sentire così inportante ma poi lo definiva solo migliore amico?

perché jisung ha iniziato a provare sentimenti romantici nei suoi confronti se magari l'altro non aveva altre intenzioni?
perché doveva cadere per ogni persona che gli dimostrasse un po' di attenzioni speciali?

perché doveva essere così stupito?
così imbranato?

perché esisteva l'amore?
perché?

autore

piccolo mental breakdown di jisung e onestamente potrei anche capirlo in una situazione simile

jisung, come sei imbranato.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum