Ho pensato di fare una piccola raccolta di storielle autoconclusive, molto brevi e da un solo capitolo l'una, tutte di vari generi, a seconda dell'ispirazione che avrò quando le scriverò.
Perchè questa idea? Per non lasciarvi soli durante la settima...
Ehy, gente! Avete presente quando eravamo bambini e ci veniva chiesto che cosa volessimo fare da grandi? Ricordate tutte le risposte assurde che davamo? Il calciatore, l'attore, l'astronauta ecc...
Ebbene, purtroppo, crescendo spesso ci si rende conto che sogni del genere sono molto difficili da realizzare. Non impossibili, ma di certo, obiettivamente complicati.
A tal proposito, oggi vorrei invece raccontarvi la mia storia, ovvero, quella di un bambino che veniva deriso da tutti, per via della banalità del proprio sogno, per niente in sintonia con quelli degli altri: fare il barman.
Okay, lo ammetto, è una risposta insolita per un bambino, ma all'epoca, quando avevo circa dieci anni, ero rimasto affascinato nel vedere, un semplice barista, fare mille acrobazie con dei drink.
Ricordo ancora il giorno in cui accadde...
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Ero con la mia famiglia in una spiaggia isolata, in quanto non fossimo ancora in piena stagione estiva.
Infatti, ricordo bene che c'era abbastanza vento per permettere a me e ai miei fratelli più piccoli di far volare il nostro aquilone, mentre i nostri genitori si dedicavano a farci qualche fotografia, leggere qualche libro e stuzzicare degli snecks al formaggio, di cui io stesso ero golosissimo!
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Quel giorno, mentre i miei erano sdraiati all'ombra sotto un albero, io e i miei fratelli avevamo deciso di avvicinarci al piccolo chiosco che c'era lì vicino, per dare un'occhiata ai gusti dei gelati in esposizione, con l'intenzione poi di tornare dai nostri genitori per chiedere loro dei soldi per poterne comprare uno.
Ecco, in quel momento, dopo essere entrato in quel piccolo bar, dietro al bancone vidi ciò che all'epoca reputai un trucco di magia!
Il barista stava facendo roteare dei bicchieri, per poi riempirli con tante bevande colorate, il tutto ad una velocità tale da lasciarmi a bocca aperta!
Di quell'esperienza, ricordo che mentre i miei fratelli erano semplicemente andati da nostra madre per chiederle i soldi per il gelato, io invece ero corso da nostro padre per chiedergli di venire con me per vedere "il barista magico".
Successivamente, mio padre mi spiegò che quello fosse un barman.
Ebbene, ecco che da lì in poi iniziò il mio interesse per quella professione.
***
Per capire meglio questa mia passione, dovete sapere che mi sono sempre piaciuti i trucchi di magia.
Infatti, fin dall'età di soli cinque anni, ero solito ad organizzare dei piccoli spettacoli per i miei genitori. Avevo imparato i trucchi più basilari, come ad esempio quello dei "fazzoletti infiniti" da far uscire da una manica.
Dunque, tutte quelle movenze con i bicchieri, ai miei occhi erano apparse proprio come uno spettacolo di magia!
***
Spero di essere riuscito, in qualche modo, a farvi comprendere il perché di questa mia scelta, un po' insolita, per un lavoro dei sogni.
Ad oggi, ho vent'anni e mi sono accorto di non essermi ancora presentato!
Il mio nome è...
«Dylan, ci pensi tu a preparare il Moscow Mule con l'aggiunta di zucchero di canna?».
Ops, devo andare, il lavoro mi chiama!
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Eccomi qui finalmente!🤗
Dopo aver conosciuto un uomo insoddisfatto del proprio lavoro, nel capitolo 9 (per cui se lo fosse perso, correte a recuperarlo!☺️), oggi invece abbiamo fatto la conoscenza di un ragazzo che ha realizzato il suo sogno!🤩
Ammetto che questo capitolo è stato abbastanza tosto da scrivere😅
Infatti, esce un po' in ritardo, ma spero che possiate apprezzare ugualmente la buona volontà di zia Meg nel scriverlo utilizzando TUTTE le vostre PAROLINE!😄
A tal proposito, ringrazio tutti/e coloro che hanno PARTECIPATO alla realizzazione di questo capitolo, in ordine di come ho utilizzato le loro rispettive idee:
