CAPITOLO 4

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Mi sono appena svegliata, subito noto che mia sorella non c'è nel letto, vado in cucina e la trovo a preparare la colazione.
Selene:"Buongiorno fiorellino."
Aurora:"Perfavore, tutti soppranomi ma questo no."
Selene:"Ok pasticcino."
Aurora:"Vaffanculo."
Selene:"Il linguaggio."
Aurora:"Scusa cucciola."
Mi fa una smorfia e poi mette sul tavolo, i pancake che ha preparato.
Selene:"Oggi lavoro tutto il giorno."
Aurora:"Ok, scusa ma devo iniziarmi a preparare."
Lei annuisce e io vado in camera mia, indosso un maglia nera, dei jeans strappati, il giubbotto di pelle e i miei amati anfibi. Metto un pò di mascara e un rossetto color carne, preparo lo zaino e vado in cucina a salutare mia sorella.
Selene:"Ci vediamo stasera."
Aurora:"A stasera."
Esco di casa e faccio il tragitto per arrivare a scuola a piedi. Quando arrivo vado a prendere i libri dal mio armiadietto e poi mi dirigo da Elena e Matt che stanno parlando.
Aurora:"Ciao ragazzi."
Elena:"Ehi."
Matt:"Ciao."
Aurora:"Di cosa parlavate?"
Elena:"Mio zio John è tornato qui per affari."
Aurora:"Lo odio da quando era bambina."
Dico facendo un smorfia di odio e disgusto.
Elena:"E a chi piace."
Matt:"Anche io, se ti puoi servire hai il mio appoggio morale."
Elena:"Grazie ma credo che c'è la farò da sola, tu ne hai passate fin troppe."
Matt:"Grazie Elena, sai per tutto quello che hai fatto al funerale di Vicky, non c'è l'avrei fatta senza di te, grazie anche a te Aurora."
Aurora:"Di niente."
Elena:"Figurati, Matt. E Caroline continua a cucinare per voi tutto il giorno?"
Matt:"Finalmente è andata da suo padre, ed è una fortuna perchè, la mamma l'avrebbe strangolata, se avesse scodelato un'altra lasagna."
Elena:"Oh."
Aurora:"Ragazzi, io vado in classe, ci vediamo."
Loro mi salutano e io vado in classe. Nella mia classe non ho fatto amicizia con nessuno, tranne con una ragazza di nome Ellen, che fra 1 mese si deve trasferire, si sono una schiappa a fare le amicizie. Dopo scuola torno a casa e pranzo. Dopo pranzo prendo il mio diaro e penso a cosa potrei scrivere, ma mi perdo tra i ricordi. Mia mamma mi ha sempre detto che ero troppo matura per la mia età, infatti dopo un pò che ho imparato a scrivere, iniziai a scrivere sul mio diaro, può sembrare una cosa banale ma, le bambine alla mia età non pensono a scrivere ma soltanto a giocare, come giusto che sia. Ho sempre amato scrivere non so da dove sia nata questa mia passione, ma lo conserverò, finchè non morirò. Vedo l'orario e noto che sono le 11 di sera, poso il diario e subito mi addormento. La mattina, mi alzo e vado a far colazione, e vedo che sul frigorifero c'è un bigliettino di mia sorella che dice che torna verso l'orario di pranzo. Dopo colazione, mi preparo e indosso un top nero e dei jeans celesti, i miei anfibi e infine il giubboto di pelle. Mi dirigo verso la porta e quando apro mi trovo Damon davanti a me.
Aurora:"Che ci fai qui?"
Damon:"Ciao Damon, come stai?Io sto bene, come mai-"
Aurora:"Che c'e?"
Damon:"Dobbiamo andare a casa di Elena."
Aurora:"Perchè?"
Damon:"Vuole parlarci."
Annuisco e andiamo nella sua macchina. Arrivati a casa di Elena, Damon bussa e subito dopo Elena apre.
Elena:"Oh siete qui."
Damon:"Tu chiami, io arrivo, sono fatto così."
Aurora:"Idiota."
Damon:"Come, scusa?"
Elena ci fa il segno di stare in silenzio per Jeremy.
Damon:"No Elena non voglio venire in camera da letto insieme a te e ad Aurora."
Damon:"Ah è proprio come la ricordavo."
Elena:"Smettila di fare il cattivo."
Damon si sdraia sul letto e prende un peluche e io invece mi siedo.
Damon:"Lo sapevi che tuo zio se la fa con il Consiglio Dei Fondatori?"
Elena:"Cosa?"
Damon:"È vero."
Aurora:"Zio John mi stupisce."
Elena:"Perfetto, possiamo aggiungerlo alla lista di cose che vanno male."
Damon:"Che è successo qui dentro?"
Dice Damon guardando un specchio rotto.
Elena:"Niente. Senti Damon sono preoccupata per Stefan, lui dice che va tutto bene ma è ovvio che sta soffrendo, quanto ci vorrà prima che torni normale."
Damon:"Qualche giorno piò meno."
Elena:"È passato qualche giorno."
Damon:"Qualcuno in più non lo so, non è importante."
Elena:"Non è più lui Damon."
Dice Elena dopo che Damon si alza.
Damon:"Bhe forse il suo problema è che per troppo tempo non è stato se stesso."
Aurora:"Davvero gli stai prendendo i reggiseni?"
Elena:"Ti prego non mi far pentire di averti chiesto aiuto."
Damon:"Lui è quello che è."
Elena:"Ehi."
Damon è davvero irritante.
Damon:"Lo Stefan che conosci, è lo Stefan che si comporta bene, lo Stefan che si controlla, che lotta contro la sua natura, in modo noiosiamente ossessivo, Stefan. Ma se credi che non ci sia un altro aspetto di lui, allora tu non sei stata abbastanza attenta."
Elena:"Lui non è te, neanche lontanamente."
Aurora:"Non lo conosco bene, ma non ti assomiglia per niente."
Damon:"Lui non vuole essere me. Non significa che nel suo profondo non lo sia. Mmh."
Dopo quella sorta di discussione con Damon, torno a casa e mi inizio a preparare per la festa dei fondatori, insieme a mia sorella. Indosso un vestito corto rosa, metto i tacchi rosa, come borsa prendo un pochette rosa. Anche se il rosa non mi piace molto, oggi lo voglio mettere. Metto un pò di mascara e un rossetto color carne. Invece mia sorella indossa un vestito blu lungo, dei tacchi argento e una borsa argento.
Selene:"Sei pronta?"
Aurora:"Si, possiamo andare."
Anche se non abbiamo nessun tipo di legame con le famiglie fondatrici, ma la nostra famiglia ha dato un grande mano alla comunità e quindi anche se non siamo una famiglia fondatrice, vieniamo considerate come esse.
Arrivate all'entrata, vedo che ci sono entrambi i fratelli Salvatore e Damon subito mi nota.
Damon:"Ciao dolcezze."
Selene:"Ci conosciamo?"
Aurora:"Non ci provare con mia sorella."
Selene rimane in silenzio.
Stefan:"Ciao ragazze."
Stefan sembra stanco, triste e un pò ubriaco, non so se di sangue e di alcool, chi lo sa.
Stefan:"Io vado a cercare Elena."
Io annuisco.
Selene:"Vado a cercare qualcosa da bere."
Damon:"Rimaniamo solo noi."
Aurora:"No solo tu, vado a cercare Elena."
Quando arrivo nella sala principale e vedo Elena la saluto e lei ricambia e mi avvicino a lei.
Aurora:"Che fa?"
Dico indicando Stefan.
Elena:"Sta soggiogando il dj per della musica pop."
Dopo che lo dice, la musica cambia subito.
Damon si avvicina a me ed a Elena.
Damon:"Sono entrato in un universo parallelo dove Stefan è divertente."
Elena:"Ma poi starà bene?"
Damon:"Alla fine si, in un modo o dell'altro."
Poi Stefan si avvicina a me.
Stefan:"Posso avere l'onoro di ballare con Aurora?"
Aurora:"Mhm, fammi pensare forse sì."
Stefan:"Quindi sì?"
Annuisco e iniziamo ballare.
Aurora:"Non ti credevo un tipo che ama  ballare."
Stefan:"Non lo sono, ma lo Stefan ubriaco sì."
Aurora:"Quindi sei come me, più personalità insieme."
Stefan:"Siamo identici, allora."
Dice ridendo e poi finiamo il ballo e io vado fuori per prendere un pò d'aria. Qualcuno mi saluta, mi giro e mi trovo John Gilbert davanti.
John:"Scusa se ti ho spaventato."
Aurora:"Oh no, comunque ciao John."
John:"Sei cresciuta molto dall'ultima volta che ti ho vista e comunque condoglianze per i tuoi genitori."
Aurora:"Grazie John."
John:"Sei propria uguali a loro identica e precisa non solo fisicamente ma so per certezza che sei anche uguale di carattere ai tuoi genitori non quelli che ti hanno cresciuti ma quegl'altri. Sei loro."
Aurora:"Cosa vuol dire?"
John:"Sei stata adottata."
Subito dopo esce Damon e io subito corro e mi chiudo in bagno. Dopo un pò metabolizzo quello che è successo, ha detto che sono stata adottata. Senza nemmeno accorgenerme, fiumi di lacrime escono dal mio viso, le persone che chiamavo mamma e papà non sono realmente loro e neanche mia sorella lo è. O forse stava mentendo? John Gilbert sa i segreti più oscuri di tutti, sapeva che ero stata adottata e me la detto senza alcuna pietà. Mi do una sistemata ed esco dal bagno, vedo Damon e lo raggiungo.
Damon:"Perchè stavi piangendo? Che ti ha detto quel bastardo? Non preoccuparti me ne sono occupato io per entrambi."
Aurora:"Damon ma che dici è vivo."
Vedo Damon scioccato con una faccia pallida e chiara
Damon:"Mi stai predendo in giro?"
Dice guardando John.
Dopo un pò torno a casa e mia sorella mi parla ma io la ignoro.
Selene:"Che ti prende?"
Dice sdraiandosi sul letto affianco a me.
Aurora:"Sono stata adottata?"
Dico piangendo.
Selene:"Aurora... mi dispiace."
Aurora:"Perchè non me lo hai detto?"
Selene:"Mamma e papà."
Dopo un pò mia sorella si addormenta, ma io non chiudo occhio per tutta la notte.

Spazio autrice
Ciao ragazzi, vi sta piacendo la storia?

The gift of magic [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now