CAPITOLO 33

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Mi manca il mio papà. Non doveva andarsene. È stato stupido e non ha nemmeno chiesto il mio parere. L'unica persona che vorrei ora al mio fianco a consolarmi, è lui. Le ragazze delle mie età odiano i propri genitori e io penso che se ne pentiranno. Forse perché io ho vissuto il dolore di perdere dei genitori adottativi, ma poi di ritrovargli altri genitori biologici. Se dovrei essere sincera capisco che loro sono i miei genitori biologici, siamo molto simili, abbiamo gli stessi atteggiamenti. Katherine è una donna forte, audace, furba e coraggiosa ma in fondo ha un vuoto che non riesce a colmare, è più forte di lei, alcune volte si fa prendere da quel vuoto ma altre volte lo respinge. Stefan è dolce, sincero, intelligente e amorevole, ma è così solo perché si sente in colpa con tutto il mondo, perché ha fatto male secondo lui a suo fratello, il suo stesso sangue. Il suo lato da squartatore nasce dal senso di colpa, ma con me è diverso, non so come descriverlo. Ad interrompere tutti i miei pensieri, è ovviamente Damon.
Damon:"Dobbiamo parlare."
Aurora:"Cosa succede?"
L'ansia mi inizia a salire, sto pensando al peggio.
Damon:"Stefan è qui con Klaus."
Aurora:"Oh mio Dio."
Un senso di sollievo è in me. Finalmente è qui. No, aspetta. Sono qui. C'è anche Klaus. Non voglio vedere quella specie di ibrido. È malato.
Damon:"Bonnie mi ha chiamato e ha detto che gli ha visti insieme."
Aurora:"Elena lo sa?"
Damon:"No, ancora no. Volevo prima dirtelo a te."
Aurora:"Perciò?"
Damon:"Perchè sei sua figlia, sei il suo miracolo, la sua salvezza, il suo ossigeno. Mi dispiace vederti soffrire, perchè mi ricorda di Stefan, quando l'ho fatto soffrire e ora in qualche modo voglio rimediare."
Aurora:"Oh. Non so che dire."
Damon:"Non devi dire niente."
Ha detto che io sono la sua salvezza. Sono davvero così importante per Stefan? Vorrei che lo fossi ma non so, forse non dovrei essere la persona più importante per lui.
Damon:"Vado a dirlo ad Elena, vieni con me?"
Aurora:"No. Vado a fare un giro."
Prendo la mia borsa e mette cose essenziali. Vado al grill. Prendo un tè e vedo davanti a me Selene. Non sembra Selene sinceramente. Ma riesco a riconoscerla dal suo abbigliamento, che è lei. Lei mi vede e io distoglio lo sguardo. Siamo entrambe stanche di combattere.
Selene si siede davanti a me e nessuna delle due inizia a parlare.
Selene:"Come stai?"
Aurora:"Bene."
Selene:"Senti, voglio solo il tuo bene."
Aurora:"Selene, io non mi fido di te, non ho bisogno di te. Ho Damon ora."
Selene:"Ho ritirato la denuncia. Sapevo che eri in città. Sappi che io ci sarò sempre per te. Tu sarai sempre la mia sorellina."
Aurora:"Il fatto è che Selene, tu non sei mai stata mia sorella, non è perché siamo sorelle non biologiche, ma perchè non siamo compatibili."
Selene:"Sii prudente."
Aurora:"Lo sono già."
Esco dal grill, come sempre penso, ma qualcuno è davanti a me. È qualcuno di familiare, ma non riesco a riconoscerlo, si avvicina di più, e io non riesco a muovermi. L'ansia inizia a salire, spero che sia Stefan.
Klaus:"Ciao, mia dolce Aurora."
Non è Stefan, ma Klaus.

The gift of magic [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now