𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐈𝐂𝐈, Draco Malfoy

IV

Il mattino seguente si svegliò con un terribile mal di testa, spostando le calde coperte e stiracchiandosi come un gatto si alzò. Camminando sul freddo pavimento provocandole un brivido lungo la schiena, aprì il rubinetto e si lavò la faccia, si osservò allo specchio. Il suo viso era molto sciupato non mangiava molto, troppo stress e pensieri le ronzavano per la testa. Prese la divisa, i libri e uscì per andare in sala comune, vista l'ora nessuno era lì si guardò intorno. Prese un libro e iniziò a leggere nel freddo silenzio nella sala, quando qualcuno entrò.

<<Riddle che ci fai sveglia a quest'ora?>> Si guardarono.

<<Non avevo sonno te?>> Malfoy si mise a sedere accanto a lei. Il completo nero gli calzava a pennelo, risaltando il suo viso bianco.

<<Sono andato a fare un giro, andiamo insieme a fare colazione? così guardo se mangi non devi morirmi di fame prima che..>> Si guardarono e sorrisero. Quella mattina avevano pozioni con il nuovo professore Lumacorno. Una volta usciti dalla sala comune serpeverde si poteva intravedere il cortile verde smeraldo, l'aria frizzantina autunnale lasciava quel brividino che le percorreva tutto il corpo. Malfoy, sempre con il suo sguardo serio aprì la bocca per poi richiuderla di scatto. Arrivarono in sala grande, la maggior parte degli studenti era a mangiare o a parlare con i propri compagni. Si misero a sedere uno difronte a l'altro.
<<Penelope, dobbiamo parlare di quella cosa, qualche idea?>> chiese sotto voce cercando di non dare nell'occhio. Sapevano entrambi che era una cosa troppo grande per entrambi.
<<non proprio in realtà, prima di tutto dobbiamo andare a vedere se l'armadio svanitore funziona, poi dobbiamo decidere in fretta!>> Penelope inizio a sgranocchiare qualcosa anche se non aveva perniente fame. Guardarono l'ora e iniziarono a avviarsi tra i corridoi pieni di ragazzi, Malfoy le prese la mano, dovevano restare vicini prima che qualcuno si perdesse. Sentire il calore della sua mano nella mano fredda di Malfoy provocò una strana e immatura sensazione che prima d'ora non aveva mai provato. Arrivarono in tempo a lezione e si misero in un angolino a ascoltare le chiacchere dei loro compagni. Prima che iniziasse la lezione entrarono Potter e Weasley, Penelope e Malfoy si guardarono divertiti.

<<Adesso >> Proseguì il professore, mettendosi davanti a tre calderoni fumanti.<<Ho preparato delle pozioni per farvi  un esempio per ciò che dovreste saper fare a i vostri M.A.G.O. Bene Qualcuno sa dirmi che cos'è questo?>> Chiese indicando la prima pozione. Penelope era preoccupata per i suoi M.A.G.O perché visto la loro missione non sapeva se poteva portare a termine gli studi, ci teneva molto rispetto a Draco. Hermione come era solita fare alzò la mano con una velocità assurda. Rispose correttamente alla domanda e Lumacorno esclamò allegro un ''Molto bene''.

<<Bene invece questa..>> 

<<Amortentia!>> Rispose la grifondoro prima che il professore finisca la frase, Penelope alzò gli occhi al cielo.<<Il filtro d'amore più potente del mondo!>> Disse amaliata dalla mistura <<Dovrebbe cambiare odore a secondo di tutto ciò che ci attrae, per esempio io sento erba tagliata, pergamena nuova e..>> Non finì la frase ma arrossì. Guardò Malfoy che la stava già guardando le sorrise, in effetti Penelope sentiva un odore, un odore già sentito di colonia e melaverde.. Insomma non poteva essere innamorata di Malfoy, scacciò il pensiero.

<<Malfoy, lenticchia ha fatto colpo eh>> Disse guardandolo maliziosa. Sorrise dandole una pacca sulla spalla.

<<20 punti per i grifondoro>> Disse allegro il professore

<<Signore, non ci ha ancora detto che cosa c'è qui dentro>> Intervenne un tasso, indicando un piccolo paiolo nero.  Penelope guardò, sapeva cosa era

<<Felix Felicis!>> Rispose seria osservandola. La guardarono tutti quanti nella stanza.

<<Esatto! Fortuna liquida. Molto difficile da preparare e disastrosa se si sbaglia.. Lei è?>>

<<Penelope Riddle signore!>> Rispose provocando un ''oh'' dal professore

<<Bene 20 punti a Serpeverde!>> Disse poi osservandola. Lei sapeva che quella pozione poteva aiutare lei e Malfoy nella loro impresa, si morse il labbro cercando una soluzione. <<questa pozione, è ciò che darò in premio alla fine della lezione. Chiunque riesca a preparare un distillato di morte perfetto potrà vincerla!>> Ok, il distillato di morte era molto difficile da preparare! Tutti si allontanarono nelle proprie postazioni.

<< Come conoscevi la pozione?>> Chiese Malfoy appoggiando il grande calderone davanti a lui.

<<Dopo la notizia che ci ha dato mio padre ho provato e riprovato a crearla con scarsi risultati>> Disse imbarazzata Penelope <<Come ha detto il professore se si sbaglia si rischia molto, così ho lasciato che qualche elfo domestico la provasse al posto mio.. non è andata benissimo>> Continua ancora più imbarazzata di prima

<<Granger non sarà orgogliosa di te>> Rispose Draco provocandole una risatina. Segui ogni passo del distillato di morte e stava andando abbastanza bene, visto che Severus le aveva insegnato qualche trucchetto, vedeva Potter andare molto veloce, sapeva che Harry Potter non era mai stato così bravo a pozione.

<<Come hai fatto?>> Chiese Pansy guardando la pozione nel calderone <<Prova a fare un giro in senso orario>> Disse sorridente con lo sguardo impegnato. Si sentì uno scoppio. I grifoni iniziarono a ridere.

<<Professore, credo che lei abbia conosciuto mio nonno Abraxas Malfoy>> Penelope rise, Malfoy cercava in tutti i modi di entrare a far parte del Lumaclub, ma con scarsi risultati. Poco dopo sentì un forte scoppio, non guardò chi era lo sfortunato, voleva vincere!

<<Il tempo è scaduto!>> Annunciò il professore <<Cazzo!>> Disse sotto voce Penelope le mancava davvero poco a vincere. Si ricordava ogni passaggio me non fece in tempo.

<<Oh Penelope ottimo, ti mancava davvero poco>> Disse osservando il suo pentolone,  Imprecò due o tre volte per guardare Malfoy, stava ridendo. Incrociò le braccia al petto quando Malfoy gli mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli.

<<Tranquilla troveremo un altro modo>> Le disse sotto voce guardandola negli occhi. Gli occhi di Draco erano come un magnete per lei, così profondi e misteriosi..

<<Abbiamo un vincitore qui! Ottimo lavoro>> Lumacorno continuò a elogiare Potter, le mancava poco per finire, maledetto Potter. Finita la lezione però il professore la trattenne.

<<Oh Penelope vorrei invitarti a una delle mie feste!>> Disse meravigliato.

<< verrò, sicuramente! Grazie.>> Sorrise falsamente e uscì dall'aula.

<<Perchè c'hai messo così tanto?>> Chiese Malfoy nascosto nell'ombra uscendo all'scoperto, si guardarono e Penelope prese a camminare davanti a lui che la segui a ruota.

<<Lumacorno mi ha invitato a una delle sue feste>> Disse orgogliosa. Malfoy sbuffò e si mise a camminare di fianco a lei, uscirono nel grande giardino di Hogwarts. I primi studenti uscivano per ripassare qualcosa o giocare a scacchi.

<<Ho un'idea per uccidere - si guardò più volte intorno e fece uno sguardo per farle intendere-Ci serve una tua collana!>> Lo guardò male. Corsero in sala comune salutarono li altri e entrarono nella stanza.

<<Questa credo vada bene questa.>> Disse prendendo dal porta gioie una collana con delle pietre rosse. <<Dobbiamo maledirla>> Iniziarono a creare incantesimi su incantesimi, poi con cautela la presero con una carta magica e la chiusero. Si alzarono da terra e misero la scatola sotto al letto d Penelope, erano uno accanto a l'altro, Malfoy si alzò di scatto dopo aver visto l'ora. <<Domani proviamo un modo per darla a qualcuno che la porterà a Silente, devo andare da Blaise, deve farmi vedere la sua nuova scopa>>. <<Sicuro che funzionerà?>> <<Vedremo>> Disse serio, sospirarono entrambi e si guardarono. <<Sai mi piace la tua stanza>> Toccando il bordo del letto, ghignando. Penelope sorrise alzando gli occhi. <<Vattene da camera mia stupido di un pervertito>> Malfoy sorrise uscendo dalla stanza.

<<Buonanotte Penelope>>

<<Notte Malfoy>>. E ognuno andò nella propria stanza. La porta si chiuse alle sue spalle, Penelope guardò il suo gatto che si stiracchiava vicino allo specchio, sorrise buttandosi nel letto.