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La neve era scesa su Hogwarts, il gigantesco giardino era diventato di un bianco candido e i raggi del sole riflettevano su di essa. Si alzò di buonumore <<Odore di neve!>> Disse in un sospiro aprendo la finestra. Prese la sua roba e uscì contenta dalla stanza.  La neve era come Penelope fredda ma bella.

<<Ma hey, come mai così contenta?>> Disse Daphne accanto a lei in sala grande. 

<<C'è la neve! lo sai quanto la adori>> Rispose Penelope spalmando della marmellata sul pane. Entrò Draco seguito da i suoi amici, sembrava anche lui di buonumore. Si salutarono con un accenno di testa. Poco dopo insieme a Daphne uscirono dalla sala e iniziarono a parlare insieme di cosa faranno per le feste. L'amica andava a casa dei suoi nonni per natale, come ogni anno si raccoglievano tutti intorno al l'albero e si scambiavano i regali. Le aveva anche detto che sicuramente non sarà un natale come gli altri, visto la situazione con il Signore Oscuro.  Penelope si sentì improvvisamente stanca, le girava la testa, si accasciò a terra dal dolore. Dietro al collo le bruciava, come qualcuno le puntava un'accendino sul collo.

<<Penelope! Tutto bene!?>> Chiese impaurita l'amica sedendosi vicino a lei. Penelope urlava dal dolore, cosa le stava succedendo. <<Chiedo aiuto aspetta qui, va bè dove mai potresti andare in queste condizione- Disse sarcastica- O vero vado a chiedere aiuto>> Scappò. Una nube color nero apparve davanti al corpo di Penelope. Nella stanza c'era un freddo cane si congelava.

<<Oh ragazza mia, finalmente ti rivedo.. Devi portare a termine il tuo lavoro lo sai? ti devi muovere>> La nube nera parlò, era la voce di suo padre, Lord Voldemort. Penelope ancora rannicchiata a terra si toccava dietro al collo urlando dal dolore. <<Sennò te e il tuo amichetto farete una brutta fine, e tu non vuoi questo vero?>> Le disse il padre. <<No basta, vi prego.>> Urlò Penelope. <<Crucio!>> Urlò la voce del padre. Sentì dei passi, la nube scomparì, le fredde mani di Draco la toccarono dolcemente la pelle infreddolita e poi buio, svenne. Quando si risvegliò era nel letto dell'infermeria, si sentiva spaesata.

<<Finalmente, cara ti sei svegliata!>> Disse madame pomfrey osservandola come se fosse sua figlia. Quello sguardo scaldò il suo gelido cuore, nella sua vita nessuno l'aveva guardata in quel modo sorrise. 

<<Sto bene, quanto è che sono qui?>> Madame Pomfrey le porse un bicchiere di acqua.

<<Due giorni abbondanti>> Si alzò e andò da un'altra ragazza, non vedeva bene chi era per via della tendina. Qualcuno apri la porta dell'infermeria, Malfoy corse da lei sorridente.

<<Finalmente, mi hai fatto preoccupare Riddle>> Disse toccandole la mano lentamente. Malfoy preoccupato per qualcuno? da quando?. <<E' successo un casino>> Continuò sussurrando <<Ho dovuto mandare avanti il piano, Katie Bell ha toccato la collana, la nostra collana.- Si guardarono- Missione fallita, io sono un fallito. >> Disse sconvolto. <<No, non sei un fallito Draco>> Si illuminarono gli occhi del biondo, Penelope non lo chiamava mai per nome. <<Poteva succedere anche a me>>. Si abbracciarono, dentro di lei qualcosa stava nascendo piano piano. Continuarono parlare, Serpeverde aveva vinto la partita contro i tassi, Blaise era contentissimo, visto che per la prima volta era capitano della squadra.

Uscirono insieme qualche minuto dopo. Nei corridoi nessuno fiatava, Malfoy apriva la bocca e subito dopo la chiudeva voleva parlare ma non ci riuscì.  Entrarono in sala grande insieme, Daphne e Pansy corsero da lei sorridenti. Nell'aria si sentiva il calore di casa, anche se lei non sapeva che cosa fosse davvero casa. Iniziarono a cantare con voci stonate a scherzare su come Blaise non sapesse per niente azzeccare delle semplici note. Poi quest'Ultimo iniziò a parlare di come avevano vinto la partita entusiasto. 

A una certa andarono ognuno per la loro stanza. Nonostante lei sia una ragazza di ghiaccio, che si apre poco a gli altri, quasi anaffettiva,  le poche volte dove anche il suo cuore sorrideva si sentiva libera dai suoi demoni. Non aveva sonno, troppi pensieri aveva per la testa. Prese una felpa uscì dalla sala comune e si nascose nel suo rifugio. La torre di astronomia. Si mise a sedere sul ciglio della terrazzina, i suoi piedi erano sospesi nel vuoto come i suoi pensieri e le sue emozioni, osservò le prime stelle della notte apparire. La neve scendeva silenziosa sul castello, la guardò incantata. Qualcuno alle sue spalle cammina lentamente verso di lei. Malfoy si mi se a sedere accanto a lei.

<<Eccoti>> Disse il ragazzo

<<Eccomi>> non si girò si stavano guardando col cuore.

<<Hai mai pensato a cadere nel vuoto>> Chiese Penelope guardando i piccoli fiocchi di neve che a causa della forza di gravità cadevano dolcemente nel suolo. Si riguardavano questa volta con i loro freddi occhi, sospirarono insieme. 

<<Chi è che ti ha fatto del male>> Chiese continuando a guardarla. Lei distolse lo sguardo quasi con le lacrime.

<<Mio padre, mi ha cruciato due o tre volte, non ricordo. Ormai i Crucio non mi fanno più l'effetto di una volta.>> Voleva piangere, voleva urlare ma non usciva niente, doveva continuare a sopportare tutto il peso che aveva alle spalla, erano solo ragazzi. Come potevano portare al termine una cosa più grande di loro, più grande di tutti.

<<Un uomo disse. Per apprezzare la bellezza di un fiocco di neve è necessario saper resistere al freddo. Draco dobbiamo resistere ancora un pò>> Disse tristemente.

<<Chi è l'uomo?>> Chiese il biondo al suo fianco.

<< Un babbano di nome Aristotele>> Sorrisero, nonostante entrambi siano nati con l'odio verso i babbani Penelope adorava come esseri umani diversi da loro si comportavano e avevano le stesse emozioni che hanno i maghi, che avevano loro.

si abbracciarono senza toccarsi. L'atmosfera fredda rendeva tutto più magico. Avevano bisogno uno dell'altro, più di ogni altra cosa. 

<<Ti ricordi quando ti aveva trasformato in furetto il Professor Moody?>> Disse Penelope trattenendo le risate.

<<Certo che me lo ricordo. Mi aveva infilato nelle mutande di quello stupido. Eww>> Rispose schifato e ridendo. Ricordava ancora la scena, lei seduta su una delle panchine dell'esterno in pietra, mentre Malfoy e la sua combriccola stavano, come al solito, offendendo Potter. Penelope nemmeno il tempo di chiudere il libro che teneva in mano che il professore lo aveva trasformato. Moody gli e lo volò in mano dopo che era infilato nelle mutande del suo amico. Uscirono dalla torre di astronomia. Penelope con gli occhi lucidi dalla felicità corse verso il giardino innevato.

<<Smettila, sembri una bambina.>>Disse Malfoy seduto nei loggiati cercando do non toccare terra. <> Penelope lo prese per mano, cercando di tirarlo verso di se. Malfoy scese, sorrise appena. <> Disse prendendo un manciata di neve, la tirò verso di lei arrabbiato. <<Oh questa è guerra>> Iniziarono a lanciarsi palle di neve, Draco la prese per i fianchi e le mise una grossa manciata di neve in testa, si girò guardandolo divertita. Si avvicinarono sempre di più quando Blaise lanciò una palla di neve addosso.

-Spazio autrice-
Credo sia uno dei miei capitoli preferiti <3 In onore della neve che e3scesa dove abito io!

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𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐈𝐂𝐈, Draco MalfoyWhere stories live. Discover now