Capitolo 35 -Alessia-

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Mi ero appena svegliata e sul comodino accanto al letto c'era un pacco,no, non era un pacco, era incartato...era un regalo.

E per chi? Per chi era? Non era per me, questa cosa sarebbe stata impossibile.

Mi preparai e scesi al piano di sotto senza dimenticare il regalo, era ancora chiuso e sigillato, non potevo aprire una cosa non mia.

<<Buongiorno tesoro, come ti senti stamattina?>> disse mia madre, stanotte avevano dormito tutti qui,
<<Buongiorno mamma, sto bene grazie>>.

<<Buongiorno sorellona!>> Jennifer mi corse addosso
<<Buongiorno panda>> dissi scostandomi dall'abbraccio.

<<Uh e quello cos'è?>> Chiese Ester
<<È un regalo, non so per chi sia, l'ho trovato sul comodino vicino al letto>> dissi con nonchalance, stamattina avevo particolarmente fame quindi mi sarei divorata tutta la colazione.

<<Non hai pensato che fosse per te?>> Entrò Dylan in cucina
<<No, non è per me>> dissi fredda
<<Da qua>> disse lui e poi allungò una mano,
<<E sicuramente non è per te>> dissi e sentì Ester trattenere una risata mentre lui gli lanciava un'occhiata truce.

<<Buongiorno, oh Ariel, hai trovato il tuo regalo, perché ancora non lo hai aperto?>> Cos-, rimasi a bocca aperta, il regalo era per...me, avevo ricevuto un regalo.

<<Vedi? Che cazzo ti ho detto smidollata>> mi voltai verso Dylan pronta a tirargli un calcio nei coglioni ma Logan si mise in mezzo
<<A a, credo che dovresti aprirlo, parlare con lui non ne vale la pena>> disse e mi fece dirigere verso la tavola tenendomi le mani sulle spalle.

<<Sei sicuro che sia mio?>> Chiesi ancora incredula ad Alexander
<<Si certo, è tuo>> disse lui, aveva una voce calda e soffice.

Amo la sua voce cazzo

No, non è vero.

<<Suuuu, aprilo che aspetti>> mi incitò Caym e io mi misi a fissare il regalo, slacciai piano il nastro e mi soffermai sulla carta.

Era bianca e c'erano delle perle disegnate sopra, c'erano anche molte navi.

Liberai la scatola dalla carta e l'aprii.

Rimasi spiazzata dal contenuto, dopo averlo guardato per un po' la tirai fuori
<<Allora? Ti piace?>> Mi chiese Alexander ed io alzai lo sguardo su di lui.

<<Come...come fai a sapere che mi piace...>>
<<Pallavolo? Oh, sono i segreti del mestiere, ah e c'è un'altra cosa nella scatola guarda>> si avvicinò a me ed estrasse un foglio.

<<È l'iscrizione al corso di pallavolo, ti ho regalato la palla così che tu ti possa allenare anche qui, non...non so se tu ci voglia andare però se nel caso, si ecco, se nel caso tu ci volessi andare ecco qui>>.

Io amavo la pallavolo, da piccola mi mettevo sempre a vedere tutte le gare con mia madre, sfortunatamente non avevo mai praticato questo sport ma a casa giocavo sempre di nascosto e mi allenavo da sola, se mi avesse scoperto mio padre avrei passato i guai miei.

Adesso invece... adesso avevo l'opportunità di poter praticare questo sport liberamente, senza nascondermi e soprattutto potevo farlo come si deve.

Avrei voluto saltargli addosso, abbracciarlo e ringraziarlo, era il mio primo regalo in 20 anni della mia vita ed era il più bello che mi potesse capitare.

<<Grazie>> dissi, alla fine lui mi abbracciò, io non ricambiai l'abbraccio però, nonostante volessi stritolarlo.

Ora però dovevo dargli il mio di regalo, ma non glielo avrei dato adesso.

Good Boy Where stories live. Discover now