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Olimpia

Io e Kai ci sediamo proprio dietro la panchina dell'inter, dove alcuni dei giocatori hanno già preso posto.
Tornare a San Siro dopo tanto tempo è un emozione unica, mi mancava il calore dei miei tifosi, se c'è una cosa che noi interisti sappiamo fare è dare amore alla nostra squadra nel bene e nel male.
-Avete proprio uno stadio stupendo e le coreografie sono belle- dice Kai ammirando la meravigliosa Nord che sventola in alto le proprie bandiere e che intona i cori della squadra.
- Credimi, vengo qua da anni e le sensazioni sono sempre le stesse se non più belle e forti di prima- dico io sorridendo guardando la stadio pieno.
-Lo vedo, quando siamo arrivati ti si è illuminato il viso- dice lui facendomi diventare un po rossa in viso.

Vedo gli albitri entrare in campo con il pallone in mano e subito dopo i giocatori di tutte e due le squadre.
-Ecco tuo fratello-dice Kai indicando Alessandro, io annuisco e batto le mani contenta di essere di nuovo qua.
-Pronostico?- mi domanda il tedesco ed io lo fulmino subito con lo sguardo.
-Non si fa, porta sfiga- dico io facendo corna e toccando il ferro della mia sedia.
-Sei davvero superstiziosa?- domanda il ragazzo ridendo di me. Alzo gli occhi al cielo e gli tiro un piccolo schiaffetto sul braccio.
-Smetti di ridere Kai! Lo sono solo quando giochiamo o quando ho gli spettacoli-
-Beh è buffa come cosa, ma ti rende ancor più tenera- dice lui toccandomi con l'indice la punta del naso facendomi ridere.
Il fischio dell'arbitro mi fa riportare lo sguardo verso il campo. Possesso palla per Darmian che corre verso l'area avversaria, passando la palla poi a Çalhanoğlu che prova il tiro in porta ma niente.
-Dai Çalha!- urlo battendo le mani per dargli supporto.
In molti finiscono per offendere i giocatori per queste mancate opportunità, io invece preferisco incoraggiarli, dargli il mio supporto. Anche se molte volte sono io quella che va negli spogliatoi come una furia a far loro una bella ramanzina.

***

I

l  primo tempo è finito con il nostro vantaggio, 2 a 0.
Adesso invece stiamo giocando il secondo tempo e la tensione si fa sentire  sempre di più. I minuti che scorrono e che si avvicinano alla fine sono quelli più duri, quelli più imprevedibili e sarò sincera, noi siamo la squadra che sorprende sempre di più verso la fine.
Quando vedo i giocatori della Roma avvicinarsi verso la porta dell'inter spontaneamente prendo la mano di Kai e la stringo, lui in risposta ricambia la stretta.
Pellegrini a sinistra corre con la palla, prova il tiro che finisce fuori ma quello che i miei occhi vedono è Zaniolo che entra con il piede nella gamba di Alessandro.
Scatto in piedi come una molla e Kai mi segue. I miei occhi osservano solo mio fratello che si lamenta per il dolore.
-È Rosso!- urla Kai insieme a molti dei tifosi, ma io non riesco a dire niente, osservo mio fratello e l'ansia si fa sentire. Non si alza, ha la mano posata sul viso stanco e sudato.
Senza dar il tempo a Kai di accorgersi di quello che sta per accadere, scavalco la piccola staccionata che mi separa dalla panchina dell'inter e corro in campo.
-Olly!- sento urlare Kai, ma non lo ascolto.
-Olly no!- urla Darmian provando a fermarmi ma io vado, come una furia verso Zaniolo che si sta lamentando con l'arbitro.
Questi giocatori mi faranno finire in galere un giorno di questi.
-Nico!- urla Dimarco vedendomi. Il mio amico sardo si accorge della mia presenza in campo e corre verso di me in modo veloce, ma io ormai arrivata a destinazione, spintono Zaniolo.
-Ma che cazzo fai coglione?!- dico io inviperita.
-Come ti permetti di toccarmi stupida?- dice il centrocampista della Roma guardandomi.
Il mio sguardo diventa di fuoco vado per spintonarlo ma Nico arriva e mi allontana dal giocatore.
-Come cazzo ti permetti tu di fare un fallo del genere! Gamberetto abbassa la cresta che non sei nessuno! Stronzo!- dico io cercando di liberarmi dalla presa di Nico che mi tiene ben salda.
Arrivano anche Joquin e Skriniar a tenermi calma.
Zaniolo viene verso di me per spintonarmi ma i tre ragazzi lo fermano.
-Che fai coglione vuoi mettermi le mani addosso? Vieni stronzo!-urlo io andando incontro a lui.
-Olly calmati- dice Joaquìn prendendomi per i fianchi.
-Ma hai visto cosa ha fatto?-dico al mio ex continuando a guardare però Zaniolo che litiga con Barella.
-Si ma non puoi entrare in campo come Rambo! C'è l'arbitro che segna gli sbagli- dice lui.
-Gli arbitri? Ma se non sanno distinguere una gallina da un culo!- dico io arrabbiata per poi allontanarmi da lui e andare verso Alessandro ancora a terra.
-Ale...ale come stai- chiedo in maniera dolce a mio fratello che mi guarda alzando gli occhi.
-Non l'hai picchiato vero?-domanda lui facendomi ridacchiare.
-No, solo una piccola spinta- dico io con un piccolo sorriso, lui scuote la testa.
-Riesci ad alzarti?-chiede il medico. Ale ci prova e riesce, ma come prova a fare un passo stringe I denti dal dolore.
-Ale..- mi avvicino per dargli supporto ed è così che lo aiuto ad uscire dal campo, non potendo continuare a giocare.
-Olly, la devi smettere di entrare in campo- dice mio fratello mentre ci avviciniamo alla panchina.
-Lo so Ale, mi dispiace-
-Sei bassina, ma sei una furia sorella- dice lui divertito facendomi ridere.

Torno al mio posto dopo essermi assicurata che mio fratello stesse bene.
Kai mi aiuta a scavalcare e mi guarda con una faccia strana.
-Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere alla parte pazza di me- dico mortificata.
-Credo sia stata la cosa più bella a cui io abbia mai assistito!- dice lui ridendo e regalandomi un sorriso che fa placare e scomparire la mia vergogna in una attimo.
-E sei dannatamente bella quando ti arrabbi- si avvicina a me posando le mani sui miei fianchi.
Perdo il fiato.
Il sorriso si spegne lentamente lasciando posto all'ansia e alla paura.
Che fa? Mi bacia? Qui?
-Ti prego, non fermarmi perché è troppo tempo che lo voglio fare-detto ciò posa le labbra sulle mie ed io vado nel panico più totale ma nonostante tutto ricambio il bacio.

Joaquìn

Esco dal campo cedendo il posto a Dzeko, stanco morto mi avvicino alla panchina dell'inter ma quando i miei occhi vedono Olly e Kai mi paralizzo sul posto.
Sento il cuore andare in mille pezzi, lo stomaco si stringe in una morsa dolorosa, stringo i pugni e solo quando Barella, uscito anche lui dal campo, mi passa accanto sussurrandomi una frase mi riprendo.
-Adesso sai quello che lei ha provato quando ha visto te e Selene-
Stringo I pugni e lo afferro per la maglia.
-Io non ho fatto niente, mettetevelo in testa, ho certo di spiegarle come sono andate le cose, se lei non vuole credermi allora che si fotta- dico in preda alla rabbia. Lui si libera dalla presa e mi da una spinta, facendomi barcollare all'indietro.
-Non ti azzardare minimamente a parlare di lei così, mi hai capito? La verità è che sei un povero coglione! Ti sei fatto scappare una ragazza come lei, per una che la da a chiunque!- dice lui urlando. I ragazzi della squadra insieme al mister vengono a separarci e quando mi giro verso Olly lei è lì,  che mi guarda con occhi furiosi.
Si affretta a scavalcare di nuovo e quando penso che venga verso di me svolta a destra e va da Nicolò.
Calcio una bottiglietta d'acqua e me ne vado in spogliatoio con i nervi a mille.

A presto.
Mar🖤💙

Un amore tutto argentino -Correa -Instagram Where stories live. Discover now