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Baby_bastoni ha aggiunto qualcosa alla sua storia

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Tucucorrea ha aggiunto qualcosa alla sua storia

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Olimpia

-Riproviamo?-domanda il fisioterapista che si guadagna una bella occhiataccia omicida.
Lo so che sta facendo il suo lavoro e che cerca di aiutarmi in tutti i modi possibili, che cerca di farmi comunque sentire a mio agio, ma in tutto questo mi sento stressata e abbattuta.
Oggi è il primo giorno di fisioterapia e non sta andando come speravo, nel fare gli esercizi sento un dolore atroce, lo stesso dolore che ho sentito quando ho avuto le crisi.
-Olly lo so che fa male, va bene? Ma devi stringere i denti e provarci, piano piano vedrai che andrà sempre a migliorare e che non sentirai più niente- dice lui con fare incoraggiante.
Lo guardo e annuisco per poi aggrapparmi ad una sbarra di ferro e alzarmi.
Prima di provare ad appoggiare il peso sulla gamba prendo un forte respiro e al mio tre ci provo, ma con scarso successo perché il dolore si fa sentire.
-Non riesco, ho paura- dico scuotendo la testa.
-D'accordo, proviamo in un altro modo- dice lui mentre esce dalla stanza in cui siamo. Rimango immobile e spaesata.
So di essere un caso esasperante ma non pensavo fino a questo punto.
Lo vedo rientrare insieme ad un ragazzo  che conosco fin troppo bene.
-Tu devi superare la tua paura e visto che non me ancora non riesci ci facciamo dare una mano di lui. D'accordo?- dice Alex guardando me e Joaquìn.

Io e l'argentino ci scambiamo uno sguardo e annuiamo contemporaneamente.
-Perfetto. Adesso Joaquìn per favore da la mano ad Olly e cerca di farle fare qualche passo- dice Alex.
Jo si avvicina a me e mi guarda porgendomi una mano che io afferro.
-Andremo piano okay? Fai un respiro e quando te la senti alzati, non avere paura, ci sarò io qui a sorreggerti- annuisco piano e faccio come dice.
Poggio la gamba sana a terra e mi faccio forza per alzarmi lasciando in sospeso l'altra gamba.
-Appoggia delicatamente a terra il piede- eseguo l'istruzione di Alex e una piccola fitta mi invade tutta la gamba.
Forza Olly, non sarà una gamba malandata a rovinare tutto ciò per cui hai lavorato per anni, non sarà uno stupido incidente a mandare a puttane la tua vita e di certo non sarà il dolore a fermarti. Hai superato di peggio.
E dopo essermi spronata da sola faccio un passo e nonostante il dolore vado avanti facendo altri passi.
Joaquìn alla mia destra mi tiene la mano   ormai diventata rossa a causa mia e della mia stretta.
-Vai così Olly, stringi non mi fai male- dice l'argentino regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Arrivo fino a delle sbarre e mi fermo alzando la gamba dolorante.
-Okay, okay sei stata bravissima Olly. Per oggi possiamo anche finire qui, volevo valutare la situazione, ci vediamo giovedì va bene?-
-Si, grazie Alex- dico io appoggiandomi a Jo che mi sorregge.
-Andiamo, ti porto a prendere qualcosa-

***

-Come ti senti?- domanda Jo tenendo gli occhi sulla strada.
Appena usciti dallo studio del fisioterapista ha iniziato a nevicare ed io ero come una bambina davanti al carrello delle caramelle.
Sono sempre stata una persona da mare e sole ma la neve è qualcosa di così meraviglioso che non si può non amare. Aldilà del mio amore per la neve, Jo ed io abbiamo deciso di tornare a casa mia e così adesso sono seduta sul lato del passeggero accanto al ragazzo argentino che guarda davanti a sé.
-Se per tornare a ballare dovrò sentire ogni giorno il dolore di oggi lo farò e stavolta senza troppe lagne- rispondo io mettendo le mani fra le gambe per il freddo.
-All'inizio sarà così, poi vedrai che man mano andrà meglio e sarà meno doloroso. Io comunque ci sarò sempre, perciò quando dovrai fare le visite dimmelo. Ti accompagno- dice lui accennando un piccolo sorriso.
Ed è lì che mi incanto nel guardarlo, nell'osservare ogni piccola parte del suo volto e mi ritrovo a sorridere e a sentire il mio cuore battere. Ho negato a lungo i miei sentimenti causati dalla rabbia e dalla delusione, ma la verità è che io sono totalmente innamorata di lui e averlo accanto a me mi fa bene.
-Non...non ti ho mai ringraziato abbastanza, per tutto ciò che hai fatto per me, dal giorno dell'incidente ad oggi...a dire il vero anche prima...ma hai capito no?- dico giocando con i lacci del mio giubbotto.
Lui resta in silenzio per un po e accosta vicino ad un vialetto che riconosco essere quello di casa mia, la macchina di Ale non c'è e il giardino inizia a colorarsi di bianco. Joaquìn spegne il motore e senza girarsi comincia a parlare.
-Sai, anche se non è stata proprio colpa mia quella cosa del bacio con Selene, io avrei dovuto capirlo che era una sua trappola, tu lo avevi già capito che lei aveva interesse verso di me, ma io mi devi credere, avevo e ho occhi solo per te Olly. Quando sei sparita ho avuto una paura immensa, quando ti ho vista con Kai ero furioso perché so che avrei dovuto fare di più per te, per noi, per la nostra relazione, avrei dovuto insistere anche a costo di prendermi altri schiaffi e poi quella sera ho temuto di perderti per sempre. Eri così bianca e perdevi tanto sangue che a momenti credevo di morire anche io.
Tu...tu per me sei stata e sei ossigeno puro olly, io non riesco a pensare ad un futuro senza di te intorno e accanto a me, non riesco e non voglio. Ti amo. Ti amo immensamente ed io...- lo bacio. È questa la prima cosa che mi viene in mente di fare, lo afferro per il viso e lo bacio in modo lento ma intenso.
-Ti amo anche io Tucu-

Preparativi a salutare i nostri protagonisti, la storia sta giungendo al termine.
Un bacio Mar🖤💙

Un amore tutto argentino -Correa -Instagram Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora