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«Sto bene Hyung» Taehyung aveva appena finito il suo orario di lezione pomeridiana e, come ogni cambio di aula a partire da quella mattina, aveva attraversato i corridoi al telefono con suo cugino per rassicurarlo del fatto che stesse bene

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«Sto bene Hyung» Taehyung aveva appena finito il suo orario di lezione pomeridiana e, come ogni cambio di aula a partire da quella mattina, aveva attraversato i corridoi al telefono con suo cugino per rassicurarlo del fatto che stesse bene.

Non erano passati troppi giorni dalla cerimonia e lui, nonostante lo negasse, continuava a sentirsi frustrato. Seokjin, che lo conosceva come le sue tasche, continuava quindi a tempestarlo di chiamate per dirgli frasi motivazionali e vani erano i suoi tentativi di dirgli che stava bene. Taehyung iniziava a pensare che, se non lo avevano già licenziato, ci mancava poco.

Poggiò contro il suo armadietto, intanto che sentiva ancora i discorsi deliranti di Seokjin sui ricchi con più anelli alle dita che cervello. Doveva ricordarsi di dare uno scappellotto a quello spione di Jungkook.

«Hyung, senti, tanto adesso sto tornando a casa, ti va se ti chiamo tra un paio d'ore? Così avrò tutto il tempo di ascoltarti sclerare mentre sistemo un paio di jeans per Namjoonie»

Jin acconsentì, anche se era sicuro più tardi lo avrebbe sentito lamentarsi anche del suo comportamento poco rispettoso del suo Hyung. Alla fine, comunque, riuscì a riagganciare.

Era esausto e, ancora peggio, terribilmente eccitato.
I capezzoli si erano sensibilizzati parecchio nell'ultimo periodo, rendendogli impossibile anche il tocco delle magliette sulla pelle.
Inoltre, c'era qualcosa che iniziava a farlo seriamente preoccupare; ovvero, il modo in cui i suoi occhi ricadevano costantemente su qualsiasi essere di sesso maschile nelle vicinanze.

Taehyung iniziava anche a temere di saltare addosso persino a Jimin, dannato lui e quei maglioncini a V che gli stavano una meraviglia.
Per non parlare di-Scosse il capo, determinato a ripulirsi la mente da qualsiasi stupidaggine.

Era ancora intento a tirar fuori i suoi libri dalla tracolla, quando la vide venir tirar via. Confuso alzò il capo, soltanto per vedere Jun scaraventare a terra la sua borsa.

«Vai già via Taehyung?» ghignò.
Taehyung, guardandolo, si ritrovò per l'ennesima volta a pensare che fosse davvero un individuo patetico e disturbato.

«Lo sai che non siamo in un film adolescenziale americano, giusto?»  sbuffò esausto. Il sorriso di Jun vacillò un poco, prima di tornare prepotente sulla sua faccia mentre si portava più vicino «Sai, ho visto che alla cerimonia ti sei fatto portare a spasso da un Park...» allungò una mano, portandola al suo sedere per strizzarlo «Ti sei fatto scopare per bene, eh?»

Taehyung sentì la rabbia passargli dalla bocca dello stomaco al viso, che avvampò «Sei disgustoso, levami le mani di dosso» Provò a spingerlo via, ma l'alpha lo pressò contro gli armadietti accanto al suo, bloccandolo con il proprio corpo.

Quando provò a controbattere, però, arrivò qualcuno.
«Ehi! Che state facendo?» Taehyung trovò la voce di Hoseok simile a quella di uno dei prediletti della dea Luna.

𝕄𝕪 𝕓𝕝𝕖𝕤𝕤𝕚𝕟𝕘 𝕞𝕚𝕤𝕗𝕠𝕣𝕥𝕦𝕟𝕖 ||TkWhere stories live. Discover now