capitolo 47

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Molte volte avevo sognato di salire a bordo di un mezzo di trasporto. Non m'importava quale, bastava che avesse un motore. Sapevo che era soltanto uno sogno ad occhi aperti ed ero più che consapevole che l'unico modo in cui mi sarei mai spostata sarebbe stato grazie alle mie gambe. Invece, contro ogni mia aspettativa, in poco più di un mese avevo attraversato l'Asia e l'Europa a bordo di un treno, raggiunto l'Australia su un elicottero, viaggiato su un autobus progettato per viaggiare all'esterno, insieme a un simpatico gruppo di soldati nemici e preso un passaggio su un camion per contrabbando. Ma mai avrei pensato di trovarmi in quella situazione, a cavallo di una moto che avrei dovuto guidare io stessa.

Il mezzo era più grande di quanto pensassi ma una volta salita mi sorpresi della sua leggerezza. Come l'autobus anch'essa era stata modificata, sui lati del manubrio pendevano due maschere da cui partiva un tubo che andava a collegarsi sotto la sella dove dedussi la presenza di una bombola d'ossigeno. Il nero lucido del mezzo rifletteva il mio sguardo terrorizzato.

<Ehm, che dovrei fare?> la ragazza mi guardò come se avessi appena parlato in una lingua sconosciuta.

<Sta scherzando?> Iman si voltò verso Kim.

<Temo di no.> sussurrò quest'ultima seduta dietro di lei con occhi annebbiati, impegnata in una battaglia contro l'incoscienza.

<Fino a dieci minuti fa neanche sapevo come fosse fatta una moto!> gridai presa dal panico.

Un frastuono di grida e passi riempì la stanza.

<Sta arrivando qualcuno, non abbiamo tempo!> vedendo il mio sguardo smarrito si calmò decidendo per una volta di non inveirmi contro <Okay è facile, va bene?> non le credetti sulla parola.

<Vedi? sul manubrio hai l'acceleratore.> iniziò a spiegare mostrandomi cosa fare dalla sua moto, il tutto con Kim semi-cosciente appoggiata a lei, la maglia che le avevo legato al busto si stava rapidamente impregnando di sangue.

<Questo è il freno e la manopola  dall'altro lato identica al freno è la frizione.> indicò i vari pezzi dalla sua moto

<La cosa?>

<La frizione, serve quando cambi le marce, la schiacci e alzi la leva vicino al piede destro quando aumenti la velocità o l'abbassi quando devi rallentare.> continuò a esporre come se fosse un insegnate e quello l'argomento più semplice del programma.

<Le marce sono cinque cerca di ricordarti a che numero sei.>

<Come faccio a capire quando cambiare marcia?>

<Te lo dice il motore.>

<Il motore parla?>

<No!> si fregò la fronte esasperata <Lo capisci e basta.> disse.

<Puoi rispiegarmelo?> abbassò la testa con uno sbuffo riprendendo dall'inizio.

<Capito?> chiese una volta finito nuovamente di spiegare.

<Acceleratore, freno, frizione e marce.> ripetei cercando di mostrarmi sicura quando in realtà non avevo capito nulla.

<Perfetto ora se Leonardo è davvero il grande hacker che dice di essere le porte si dovrebbero aprire presto.> un rumore meccanico riempì la stanza.

<Sai che adesso glielo dovrai dire.>

<Se sopravvivo glielo ripeterò anche per tutta la vita.> Iman infilò la maschera a Kim per poi mettersi l'altra.

<Stammi dietro e imita i miei movimenti se hai dei dubbi.>

<Stanno scappando!> ci urlò contro qualcuno.

SECONDA CHANCE - treasure hunt-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora