Hanma

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Hanma x reader
•Fluff
richiesta da: LaMaddyna7
scritta da: Rachi-chan0506

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*T/n's pov*

Sono in ritardo, come al solito direi e sono anche riuscita a perdere l'unico autobus che prendo ogni giorno dovendo fare tutto il tragitto dalla fermata del bus fino a scuola, stavo pensando di iscrivermi in palestra ma le corse mattutine ritardatarie con 10 kg di zaino sulle spalle non sono niente in confronto.

Arrivo a scuola con il fiatone e i capelli tutti spettinati ma almeno sono in orario infatti dopo pochi minuti suona la campanella, accendo il telefono per mettere la modalità non disturbare ma specchiandomi sullo schermo mi accorgo che la situazione nella mia testa è peggiore di quanto pensassi: senza pensarci due volte mi fiondo in bagno davanti allo specchio cercando di rimediare al nido d'uccello che mi si era formato in testa ma con scarsi risultati dato che non avevo una spazzola così decisi di legarli in uno chignon disordinato, in fondo sono a scuola mica alla notte degli Oscar.

Entro in classe e mi siedo al mio posto, il mio amato ultimo banco vicino alla finestra, tiro fuori il libro e il quaderno per far credere alla prof che stia prendendo appunti quando invece sto disegnando sul banco totalmente distratta, non soddisfatta della mia opera d'arte sbuffo e prendo la gomma per cancellare il tutto e sento qualcuno ridere silenziosamente, presa dal panico alzo subito la testa pensando che sia la professoressa che ora mi farà il culo dato che ero completamente su un altro pianeta ma quando mi giro vedo qualcun'altro al posto della prof.

Hanma Shuji. Mi guardava con la testa sorretta dalla mano mentre mi sorrideva in modo beffardo, l'ho sempre considerato "inquietante" si insomma ha letteralmente "peccato e castigo" tatuati sulle mani ma anche per la nomea che si era guadagnato, tutti lo chiamavano "il Dio della morte". Lo guardo a mia volta e gli sorrido titubante e non so perché ma in qualche modo mi sentivo agitata mentre lo guardavo, era la prima volta che lo guardavo davvero in viso, il colore dei suoi occhi, il suo orecchino, i suoi capelli, prima non ci avevo mai fatto molto caso.

La professoressa mi richiama chiedendomi di ripeterle cosa aveva spiegato fino a qualche secondo prima ma il suono della campanella mi salva e sguizzo fuori dalla classe per arrivare alle macchinette prima che si riempano, inserisco i soldi e seleziono quello che voglio ma proprio mentre stava per scendere si incastra: sono questi i segnali che mi fanno capire quanto l'universo mi odi.

Inizio a prendere a spallate la dannata macchinetta che mi ha appena fottuto i soldi ma la mia merenda non vuole saperne di scendere, sto per arrendermi ma vedo una figura alta che viene verso di me.

"Serve una mano? Ti vedo in difficoltà"

Riconosco la voce e mi giro verso di lui accettando la sua generosa offerta.

"Beh ne sarei felice"

Senza aspettare troppo da un colpo secco alla macchinetta facendo cadere non solo quello che volevo ma anche un'altra cosa, se il colpo fosse stato più forte l'avrebbe sicuramente
ammaccata, ora capisco perché lo chiamano così.

"Oggi deve essere il mio giorno fortunato, cibo gratis" dice facendo quel solito sorrisino

"Grazie per l'aiuto, ci vediamo"

"Aspetta"

"Cosa c'è?"

"Sai ora che ci penso non ricordo il tuo nome" rimango senza parole davanti alla sua affermazione, andiamo nella stessa classe da 3 anni e non si ricorda il mio nome??

"Ma-"

"No non me lo dire devo indovinare da solo" ci pensa qualche secondo ma si arrende subito dopo

~𝗧𝗼𝗸𝘆𝗼 𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝗴𝗲𝗿𝘀 𝙊𝙣𝙚-𝙨𝙝𝙤𝙩𝙨~حيث تعيش القصص. اكتشف الآن