Red Ink (traduzione)

12 - Hemlock and Shrivelfigs

Il brunch si rivelò estenuante.

Hermione sedette accanto a Malfoy, a sinistra, aspettando di vedere quali posate utilizzasse e come, prima di toccare qualcosa anche lei. Ciò rese il pasto imbarazzante e lento, mentre cercava disperatamente di mantenersi calma, cortese, rilassata, ma anche la forte, sicura senza risultare troppo antipatica, e composta.

Aveva l'impressione di essere stata gettata in mare durante una tempesta e poi costretta a nuotare. Stava cercando di fare mille cose contemporaneamente, tutto cercando di tenere alta la testa, le mani e i gomiti fuori dal tavolo e la schiena dritta con le spalle alzate.

Poteva vedere Malfoy fare tutto ciò con la sua vista periferica, in modo perfetto.

Si muoveva in un modo che il suo cervello sembrava non riuscire a capire. Era così elegante che era sia bello che doloroso da guardare, e in qualche modo, mentre faceva tutto perfettamente, riusciva comunque a darle un leggero spintone con il piede sotto il tavolo per fermarla prima che commettesse un errore. Ogni volta che lo faceva, il contatto le faceva battere il cuore, e faceva del suo meglio per combattere la nervosismo che cresceva nel suo stomaco. Saeva che Malfoy si comportava in modo educato e cordiale perché erano entrambi in pubblico, ma non poteva fare a meno di sentire che i suoi spintoni con il piede erano gentili. Sembrava quasi più calmo, e non le lanciava sguardi arrabbiati o sussurrava commenti maleducati durante tutto il pasto.

Era strano, e le faceva provare sensazioni strane.

Era così che si comportava quando non odiava qualcuno?

Era quasi piacevole, tranne che non poteva fare a meno di sentire che c'era una tristezza sottostante nel suo comportamento. Eppure sapeva che non poteva chiederglielo, o almeno sentiva di non doverlo fare.

Era riuscita a mantenere una conversazione piuttosto piacevole con la donna più anziana a sinistra, di nome Agatha. La donna aveva chiesto del lavoro di Hermione e se era ancora amica di Harry Potter. Hermione notò che non appena la conversazione si spostò su quel tema, diverse persone intorno a loro sembrarono improvvisamente interessate a lei, come se avessero realizzato chi fosse soltanto in quel momento. Quindi fece del suo meglio per dare le risposte fluide e cortesi, ma anche brevi.

Non era interessata a diffondere informazioni su Harry che potessero diventare pettegolezzi.

Quando finalmente finì il brunch, dovette trattenere un sospiro di sollievo. Si alzò per poi sentire le dita di Malfoy sfiorarle la gamba, e si bloccò - gli occhi si spostarono verso di lui. Il suo sopracciglio si alzò quasi impercettibilmente e poi notò che le altre donne al tavolo stavano permettendo agli uomini con cui erano di spostare le loro sedie. Quindi rimase seduta e attese che facesse lo stesso, lottando contro l'impulso di alzare gli occhi dal fastidio.

Era perfettamente in grado di alzarsi dalla sua sedia da sola - che ricchi sciocchi.

Dopo il brunch, lei e Malfoy si diressero verso la Stanza C per partecipare al primo di molti dibattiti di piccoli gruppi che si sarebbero svolti durante la giornata mentre ruotavano tra diverse sale conferenza. Ignorò il formicolio che le corse lungo la schiena quando la sua mano si appoggiò sulla parte bassa e la guidò per il corridoio. Poteva sentire il suo braccio sfiorare il suo fianco e fece del suo meglio per mantenere la concentrazione quando presero posto al tavolo grande.

Il primo dibattito della giornata ruotava intorno all'uso dell'elicriso per il controllo dei parassiti ed era risultato essere un argomento piuttosto difficile da affrontare senza offendere nessuno.

"Per favore, scusatemi se sono così diretta, ma proprio non capisco perché il Ministero abbia vietato la sostanza per intero. L'elicriso è stato utilizzato per decenni senza alcun impatto negativo", disse a lei un uomo corpulento di nome Wilson, dopo che le era stato chiesto di commentare dal punto di vista del Ministero.