32.Conchiglie aperte e occhi serrati

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Procedettero per vari minuti senza trovare ostacoli sul loro cammino: la galleria era lunga e tortuosa, larga ed alta a sufficienza perché Hermione e Draco procedessero in piedi ed affiancati.

-Che cosa ha detto quella statua del tuo antenato? Volon Malfoy?- chiese Hermione, esitante.

-Io mi preoccuperei di più di quello che ha detto sul cucciolo che ha piazzato nella camera dei segreti trecento anni fa. Non hai visto com'era orgoglioso di quello che si aspettava facesse? Stimavo Salazar perché fu un mago estremamente potente ma ora mi rendo conto che era solo un maledetto pazzo... esattamente come il Signore Oscuro.- sibilò Malfoy con gelida rabbia.

-Come Voldemort.-

Lui trasalì.

-Concentriamoci sulla maledetta madreperla.- disse, duramente.

-Tu... tu credi che ci sia qualcosa quaggiù... oltre che a vermi e scarafaggi?- chiese Hermione in un esitante moto di paura.

-Non credo che troveremo grossi ostacoli... probabilmente il popolo del lago ha tenuto fuori le creature che cercavano di avventurarsi qui dentro per fare la guardia al tesoro e hanno costruito il loro villaggio sopra la cupola. Io eviterei di vivere sopra la tana di un mostro orribile o qualcosa del genere.- osservò Malfoy mentre un brivido gli scendeva lungo la schiena. Sperava proprio di non incontrare niente di grosso in quella galleria... se non altro perché se fossero stati messi all'angolo non sarebbe stato facile scappare.

Volon Malfoy... possibile che ci fosse stato un drago, lì sotto?

No, cosa avrebbe mangiato durante tutti quei secoli da solo sotto il lago nero? L'unica creatura gigante mai avvistata nel Lago Nero era stata la piovra... che era innocua. Un drago avrebbe cercato di uscire per sgranchirsi le ali... o anche solo per vedere la luce del sole. Non erano creature adatte ad un così lungo sonno, soprattutto in un luogo del genere. Ma allora perché Salazar aveva nominato Volon?

-Tu hai vissuto per due anni sopra la tana di un basilisco, quando eri ragazzo, proprio qui a Hogwarts.- osservò lei. -E si dà il caso che lo stesso pazzo che ha lasciato sotto il castello un mostro assassino con lo scopo di uccidere gli studenti della scuola abbia costruito questo posto puzzolente.-

Quelle parole minarono il suo nuovo senso di sicurezza.

-Ma...- disse lui, modulando il suo tono su una nota più alta del normale.

-Eccola.- disse lei improvvisamente indicando la galleria davanti a loro, che svoltava dietro l'angolo allargandosi in una piccola caverna. Le pareti di quel luogo erano coperte di limacciose ed umide conchiglie, nere e orribili all'esterno. Molte di loro erano aperte e mostravano una piccola mezzaluna bianca, argentata e bluastra: la madreperla riusciva a catturare un minimo di luminosità nell'ambiente sotterraneo, riflettendola quel tanto che bastava per illuminare fiocamente l'area agli occhi da merrow di Draco e Hermione.

La donna corse in avanti verso le conchiglie luminose ma Draco sentì un odore acre nell'aria, che gli ricordava qualcosa di terribilmente familiare, viscido e pericoloso.

L'aria che sentiva sul viso non era una brezza regolare e non era fredda e umida come si sarebbe aspettato. Sembrava di più...

Hermione ormai era già molti passi avanti a Malfoy e scavalcò una grossa radice scura per arrivare alla meta. Girò l'angolo e allungò una mano verso la conchiglia più vicina, quando si accorse con un certo disappunto che la caverna che si allargava oltre la galleria non dava su uno spazio aperto, illuminato dalla luce del lago, come aveva immaginato. Strano, visto che c'era una lieve corrente d'aria.

Ma fece appena in tempo a fare questa interessante considerazione quando Malfoy arrivò alle sue spalle e la sollevò di peso, premendole una mano sulla bocca e stringendola così forte che sentì le costole scricchiolare.

Il ritorno dell'erede di SerpeverdeWhere stories live. Discover now